Cari proprietari oggi voglio parlarvi di un’argomento forse sconosciuto alla maggior parte di voi: la tracheostomia nel cane.
Che cos’è la tracheostomia?
Molto semplicemente quando si verifica un’ostruzione delle prime vie aeree tale per cui il passaggio dell’aria è impedito si accede chirugicamente alla trachea dal collo per consentire al paziente di salvarsi! Esistono anche alcuni pazienti in condizioni critiche che richiedono il sostegno a lungo termine della ventilazione o persino il bypass permanente delle vie aeree superiori. In queste situazioni, si rendono necessari l’accesso chirurgico alla trachea (tracheostomia) e l’inserimento appropriato di un tracheotubo. Tuttavia, è possibile che dopo la risoluzione del disturbo si sviluppino complicazioni che mettono in pericolo la vita del paziente.
Quali sono le decisioni che portano a una tracheostomia nel cane?
Ci sono due tipologie di tracheostomie:
- d’urgenza per: corpi estranei occludenti, edema laringeo, BAOS (sindrome brachicefalica scompensata), trauma a livello di gola con ferite penetranti o meno!
- programmata: tumori occludenti le vie aeree superiori, interventi chirurgici alte vie respiratorie (BAOS) programmati e con difficile risveglio!
Ovviamente in caso di corpi estranei, traumi, o BAOS in via di risoluzione la tracheostomia è temporanea, invece in pazienti oncologici terminali è permanente.
Quanto tempo può durare la tracheostomia nel cane?
Temporanea:
La tracheostomia temporanea può essere di durata breve (pari o inferiore a 6 ore) o intermedia (da giorni a settimane). La prima solitamente si impiega in corso di anestesia negli interventi sull’orofaringe, soprattutto se la riparazione della frattura richiede il ripristino della corretta occlusione dentale. La tracheostomia di durata intermedia generalmente si utilizza per trattare processi ostruttivi delle vie aeree superiori, traumi o danni tracheali.
Tracheostomia permanente:
per pazienti oncologici terminali.
Alcuni studi hanno visto che:
i cani sottoposti a tracheostomia permanente dovuta a ostruzione delle vie aeree superiori presentavano complicazioni maggiori nel 50% dei pazienti, il 20% dei quali doveva essere sottoposto a revisione chirurgica. Le complicazioni più frequenti erano la polmonite ab ingestis e la necessità di revisione chirurgica. Il tempo di sopravvivenza era mediamente di 328 giorni e il 25% dei pazienti sopravviveva 1321 giorni o più. Alcuni soggetti (26%) morivano all’improvviso a casa in tempi diversi dopo l’intervento. La tracheostomia permanente è una procedura valida per i soggetti con ostruzione delle vie aeree superiori in stadio terminale, anche se una sottopopolazione di pazienti può morire improvvisamente in tempi diversi dopo l’intervento probabilmente per ostruzione delle vie aeree. Questo per farvi capire che è una decisione che deve essere ben ponderata e che rischia di scivolare nell’accanimento terapeutico.
Quali sono le complicanze della tracheostomia nel cane?
Purtroppo nel gatto la tracheostomia è mal tollerata e la maggior parte muoiono comunque anche in terapia intensiva in quanto il muco che si viene a creare è molto colloso e va ad otturare il tracheotubo (tanto che nel gatto è una procedura che raramente si fa). Nel cane è meglio tollerata ma presenta comunque una difficile gestione e diverse complicanze.
Innanzitutto la tracheostomia necessita di una gestione in terapia intensiva con un medico sempre presente che accudisce il vostro cane e controlla che non si occluda il tubo!
L’ostruzione infatti resta un rischio a causa di:
- avete presente il collo di un bulldog? Le pliche cutanee della giogaia rischiano di occludere il tubo;
- Il muco che viene prodotto in risposta alla tracheite che andiamo a causare chirurgicamente può otturare il tubo;
- Spostamento del tubo tracheostomico;
Ulteriori complicazioni sono date da:
- Polmonite ab ingestis.
- Infezione e necrosi tracheale
- Enfisema sottocutaneo;
- Stenosi tracheali.
Come evitare tutto ciò?
Voi purtroppo non avete nessun potere se non affidarvi al reparto di terapia intensiva
Le sonde per tracheostomia richiedono assistenza e monitoraggio intensivi per mantenere la pervietà e impedire lo sviluppo di complicazioni che mettono in pericolo la vita del soggetto. In alcuni soggetti, la sonda deve essere aspirata a intervalli di 15 minuti durante l’immediato periodo post-operatorio, mentre in altri casi è sufficiente eseguire controlli a intervalli di 4 – 6 ore. Le operazioni di manutenzione comprendono rimozione e pulizia della sonda o della cannula interna, aspira zione della trachea, mantenimento di un grado adeguato di umidità delle vie respiratorie e pulizia della stomia. Nel gatto, la sonda deve essere controllata con maggiore frequenza poiché in questa specie sembra più probabile la formazione di muco spesso.
Rimozione e guarigione della tracheostomia nel cane.
La sonda per tracheostomia deve essere rimossa non appena sia stata ripristinata la normalità delle vie respiratorie oppure quando non sia più necessaria la ventilazione assisistita. La sede di tracheostomia deve essere lasciata chiudere per seconda intenzione (da sola), asportando l’essudato prodotto localmente nel corso del processo di guarigione.
Cari proprietari se vi è piaciuto l’articolo lasciate un mi piace e condividetelo!
Ricordate che mi trovate sempre sulla pagina Facebook Amica Veterinaria e sul mio profilo Instagram amica_veterinaria dove potrete essere sempre aggiornati sui nuovi articoli che pubblico e casi clinici particolari! Sulla pagina mi trovate anche per rispondere quasi istantaneamente alle vostre domande!
Oltre la tracheostomia ti potrebbe interessare anche: