
Cari proprietari, oggi parliamo di una malattia di particolare interesse per gli allevatori, la tosse dei canili provocata dall’Herpesvirus canino.
Cos’è la tosse dei canili?
La tosse dei canili è una malattia respiratoria e riproduttiva provocata dall’herpesvirus canino tipo 1 (questa malttia viene chiamata anche CIRD). È di particolare interesse per gli allevatori di razza poiché, essendo causa di aborto e natimortalità, rappresenta una delle principali cause di perdita economica.
Come è fatto l’Herpesvirus canino?
CHV-1 o canine herpesvirus 1, appartiene alla famiglia Herpesviridae; si tratta di un virus che replica nelle cellule epiteliali e che latentizza (resta nascosto per un periodo più o meno lungo) a livello di cellule del sistema nervoso. Si tratta di un virus a DNA che presenta un envelope, cioè un rivestimento lipidico accessorio (come una sorta di cera che ricopre il virus) il quale, essendo di natura lipidica, si “scioglie” con i detergenti; motivo per cui è un virus facilmente eliminabile dall’ambiente.
Cosa si intende con latenza?
La latenza è una “strategia” che mette in atto il virus per sopravvivere nel corpo dell’animale. Quando un animale si infetta per la prima volta, dopo circa 7-14 giorni l’organismo inizia a produrre anticorpi nei confronti del virus. Nel momento in cui vengono prodotti tali anticorpi il virus, per “sfuggire” alle difese immunitarie dell’organismo, si nasconde in alcune cellule del sistema nervoso dove rimane silente in attesa che calino i livelli anticorpali.
CHV-1 si nasconde principalmente a livello di:
- ganglio del trigemino
- ganglio lombosacrale
Perchè si chiama tosse dei “canili”?
Questa malattia è tipica di allevamenti e canili e cioè quando c’è sovraffollamento e stress proprio a causa del meccanismo di latenza. Lo spiego meglio. Alcune condizioni che possono predisporre ad una slatentizzazione del virus sono: utilizzo di farmaci cortisonici, malattie concomitanti e stress (come in caso di sovraffollamento, competizione, gravidanza e parto).Quando l’animale va incontro ad un calo della risposta immunitaria, il virus può slatentizzare, ovvero “risvegliarsi” e replicare nuovamente nelle cellule epiteliali (le cellule dell’apparato respiratorio).

Come si prende la tosse dei canili?
L’herpes virus canino tipo 1 è diffuso in tutto il mondo. La malattia si presenta più frequentemente in ambienti sovraffollati come canili o allevamenti.
Gli adulti possono infettarsi:
- per via aerea (più frequente): tramite starnuti, colpi di tosse, aereosol;
- per via venerea: durante l’accoppiamento.
I cuccioli si possono infettare:
- durante la gravidanza: la mamma infetta trasmette il virus attraverso la placenta;
- durante il parto: nel passaggio attraverso il canale del parto, poiché viene a contatto con la mucosa infetta della mamma;
- dopo la nascita: per ingestione o inalazione; il cucciolo si può infettare venendo a contatto con le secrezioni vaginali infette della mamma, oppure tramite aereosol e leccamenti che possono avvenire tra madre e cuccioli o tra fratelli. I cuccioli, a differenza degli adulti, possono veicolare il virus anche tramite saliva, lacrime, urine e feci.
Cosa succede nell’animale?
Il CHV1 è un virus “freddo” perchè replica solo a temperature di 34-35°C, cioè al di sotto della temperatura fisiologica di un cane adulto; per questo motivo normalmente replica solo sulle superfici cutanee non dando viremia (presenza di virus nel sangue), poiché il sangue ha una temperatura di circa 38°C. Nel cucciolo abbiamo una ipotermia fisiologica alla nascita (ha una temperatura di 35°C) che permette a CHV-1 di “sopravvivere” e di causare viremia; per questo motivo può raggiungere e replicare in altri tessuti per via ematica.
Cosa succede nei cani adulti?
Nei maschi e nelle femmine adulte, possiamo avere due principali situazioni:
- Quando il virus penetra per via respiratoria: si può avere sintomatologia respiratoria, dopo la quale il virus si localizza nel ganglio del trigemino.
- Quando il virus penetra per via genitale: si può avere una sintomatologia genitale, poi si localizza nei gangli lombosacrali dove latentizza.

Cosa succede nelle cagne gravide?
Nelle femmine gravide il virus rappresenta una minaccia soprattutto per i cuccioli e la gravità della malattia dipende dalla fase della gestazione in cui la mamma si infetta, o in cui il virus slatentizza:
- Se si infetta per la prima volta/slatentizza durante l’accoppiamento o nel primo periodo della gravidanza, la mamma può trasmettere il virus per via transplacentare, causando aborto o riassorbimento fetale;
- Se si infetta o slatentizza alla fine della gravidanza, può trasmettere il virus ai cuccioli durante il parto, causando natimortalità;
- Se il virus slatentizza dopo il parto può comunque infettare i cuccioli per via oronasale. I cuccioli che si infettano entro le 3 settimane di vita potranno avere sintomi gravi.
Quali sono i sintomi della tosse dei canili nei cani adulti?
Negli adulti l’infezione può decorrere in forma asintomatica, passando quindi inosservata, oppure possono verificarsi diverse situazioni più gravi. A livello respiratorio causa invece la malattia denominata CIRD o Tosse dei canili, i cui sintomi sono:
- Tosse secca;
- Scolo nasale;
- Congiuntivite con scolo oculare trasparente. L’infezione da CHV-1 può predisporre all’insorgenza di infezioni batteriche secondarie, che possono colonizzare l’occhio dando uno scolo muco-purulento;
- Cheratocongiuntivite ulcerativa.
A livello genitale:
- Nella femmina: infiammazione della vulva, vescicole, petecchie emorragiche (piccole macchioline rosse), infertilità, aborto, riassorbimento fetale; inoltre l’animale ha un forte dolore genitale che la rende restia ed aggressiva nei confronti dell’accoppiamento;
- Nel maschio: infiammazione del pene, vescicole, scolo prepuziale.
Quali sono i sintomi della tosse dei canili nei cuccioli?
La gravità dei sintomi è strettamente correlata all’età; più piccoli sono i cuccioli e più grave è la malattia, mentre con il progredire dell’età la gravità decresce. Appena nati i cuccioli hanno una ipotermia fisiologica, ovvero hanno una temperatura normale di circa 35° (temperatura perfetta per la replicazione virale), questo permette al virus di potersi muovere attraverso il sangue, e raggiungere i vari organi.
I sintomi che si possono avere sono:
- Depressione;
- Nascita di cuccioli poco vitali che muoiono in poche ore- giorni;
- Difficoltà nella suzione del latte;
- Dolore addominale;
- Diarrea con feci verdi o con sangue;
- Scolo nasale;
- Difficoltà respiratorie;
- In rarissimi casi si possono avere sintomi neurologici;
- Morte in 5-14 giorni .
Come si fa diagnosi di tosse dei canili?
Per la diagnosi di herpesvirosi, così come per le altre malattie, è molto importante l’anamnesi; motivo per cui il proprietario deve essere molto bravo nella descrizione della storia clinica del proprio cane, facendo particolare attenzione alla segnalazione di episodi pregressi di aborti o morti neonatali.
Le cause di aborto nel cane:
Sono molte e sono divise in cause infettive e non infettive:
- non infettive: traumi, intossicazioni, farmaci, malattie ormonali o genetiche;
- infettive: CHV-1, Brucella canis, Toxoplasma gondii, Neospora caninum.
Nel caso in cui vi siano cuccioli morti può essere utile effettuare una necroscopia (autopsia) per la ricerca delle tipiche lesioni. Uno dei metodi più efficaci per effettuare la diagnosi è la PCR, da applicare sui cuccioli morti, sugli invogli fetali o su tamponi della mucosa genitale. Altro esame importante è il sierologico, che serve per la ricerca di anticorpi.
L’herpesvirus del cane si trasmette all’uomo?
No. L’herpesvirus è specie-specifico, ciò significa che ogni specie animale possiede il proprio herpesvirus. Il virus del cane può essere trasmesso solo al cane, mentre l’uomo presenta il suo herpesvirus specifico. Nel gatto abbiamo FHV-1 virus della Rinotracheite virale infettiva felina. Una eccezione è la Malattia di Aujezky causata da Suid Herpesvirus-1 (SHV-1), virus dei suini che può infettare anche il cane.
Esiste una cura per la tosse dei canili?
Non esiste una cura specifica. Vengono applicate delle terapie sintomatiche, che hanno lo scopo di limitare i danni collaterali, sostenere il paziente ed evitare infezioni batteriche secondarie.
Esiste un vaccino?
Il vaccino contro CHV-1 esiste ma è inserito tra i vaccini non core nelle linee guida vaccinali WSAWA , ovvero è uno di quei vaccini che non è consigliato a tutti i cani. Si tratta di un vaccino monovalente che, a differenza dei polivalenti, attua una copertura unicamente nei confronti di questa malattia. Il vaccino non evita l’infezione ma serve per evitare la morte del cucciolo: viene fatto alle cagne in gravidanza poiché lo scopo principale è quello di indurre una immunità nel cucciolo tramite placenta (in primis) e tramite l’ingestione del colostro (primo latte); in questo modo, se il cucciolo si infetta nel canale del parto, presenta già anticorpi.
Il protocollo vaccinale, generalmente, prevede:
- Prima vaccinazione: durante il calore o 7-10 giorni dopo accoppiamento
- Richiamo 1-2 settimane prima della data prevista per il parto
- Richiami successivi: durante ogni gravidanza, ripetendo i 2 passaggi precedenti
Come si previene la tosse dei canili?
Come sempre la miglior cura è la prevenzione. Per evitare i casi di malattia è importante:
- Individuare i cani infetti: Se si pensa di far accoppiare il proprio cane, è molto importante effettuare una visita preventiva con il proprio veterinario di fiducia e raccontare eventuali problematiche trascorse, tra cui problemi respiratori, aborti o cuccioli morti in seguito ad un precedente parto. Si possono effettuare screening sierologici.
- Negli allevamenti (anche in quelli amatoriali) è necessario stabilire un ambiente dedicato al parto che sia adeguatamente igienizzato, ma, soprattutto, che sia dedicato alla singola cagna. Pulire e disinfettare gli ambienti frequentemente è essenziale, anche se l’ideale sarebbe l’isolamento della cagna gestante nel periodo più vulnerabile della gravidanza.
- Nella sala parto sarebbe ideale avere una temperatura compresa tra i 28 e i 30 °C per la prima settimana, per poi scendere a 24-26 °C durante la seconda settimana e intorno ai 21 °C durante la terza settimana.
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