Cari proprietari oggi vi parlo del test FIV FeLV che viene effettuato nei gatti come screening per due malattie infettive molto temute: la leucemia felina (FeLV) e l’immunodeficienza felina (FIV). Su questi 2 test (che viaggiano sempre in coppia in quanto il dispositivo per testarle è unico) ci sono sempre molti dubbi interpretativi. Ho deciso quindi di raccogliere in un articolo le vostre principali domande sul test FIV FeLV. Delle due malattie ne ho già parlato in due articoli precedenti, se volete approfondire prima di parlare dei test diagnostici che le riguardano ve li linko qui.

 

 

Come si fa il test FIV FeLV nel gatto?

Il test rapido Fiv Felv che utilizza il vostro veterinario in ambulatorio viene chiamato anche snap test. E’un kit già pronto in cui il vostro veterinario deve depositare una goccia di sangue del vostro gatto e dei reagenti appositi per ottenere il risultato in una decina di minuti. Assomiglia molto al test di gravidanza per le donne ma si esegue sul sangue invece che sulle urine. L’ideale è centrifugare subito il sangue prelevato e utilizzare il siero. E’ meglio fare il test immediatamente ma se non è possibile si può conservare il sangue in frigo per alcuni giorni.

Test FIV FeLV nel gatto

 

Quanto costa il test FIV/FeLV?

Come sapete ogni clinica fa il proprio prezzo quindi è impossibile indicare un costo del test uguale per tutti. Se dovessi fare una media probabilmente sarebbe attorno ai 50 euro. Un costo irrisorio se si pensa all’importanza delle informazioni che ci dà. Io consiglio di fare il test come screening a tutti i gatti in concomitanza della sterilizzazione approfittando della sedazione per fare il prelievo.

 

Quanto è attendibile il test rapido FIV/FeLV nel gatto?

Questi test hanno una buona attendibilità, che cambia un po’ da marca a marca ma che si aggira dal 98 al 100% di sensibilità e specificità. Nonostante tutto i risultati falsi-positivi e falsi-negativi sono possibili. Visto che i falsi positivi sono possibili ogni risultato positivo al test FIV/ FeLV nel gatto andrebbe confermato, ripetendo l’esame con un test rapido FIV/FeLV differente per marca o effettuando un altro test di laboratorio più affidabile. I falsi negativi invece sono così rari da essere trascurabili.

Se un gatto è positivo al Test FIV che esami si possono fare per avere la conferma?

Per il FIV il test gold standard è il Western blot (è un esame attraverso cui vengono individuati gli anticorpi contro le singole proteine che costituiscono il virus): in caso di positività al test rapido, si consiglia l’esecuzione di un test Western blot di conferma, soprattutto nei gatti considerati a basso rischio di infezione.
Esiste anche la possibilità di eseguire una PCR (è un esame che permette l’individuazione del materiale genetico appartenente al virus) per FIV, solitamente si utilizza nei gattini sotto i 6 mesi positivi al test rapido in cui si vuole subito la conferma.

test Fiv Felv

Se un gatto è positivo al test FeLV che esami si possono fare per avere la conferma?

Per il FeLV, il test gold standard è la cultura virale che, però, non è eseguibile nei normali laboratori di analisi veterinarie. Per cui in caso di positività ad un test rapido è più pratico eseguire un secondo test rapido (meglio se di una casa produttrice diversa dal primo test). E’ anche possibile l’esecuzione di test differenti quali il test IFA (è un test che individua l’antigene del virus all’interno delle cellule) o la PCR. Questi due ultimi test vanno comunque interpretati con attenzione.
L’indicazione principale per l’esecuzione di una PCR per FeLV rimane il sospetto di un’infezione latente, cioè localizzata a livello di midollo osseo.

Dopo quanto tempo dall’esposizione al virus (graffio o morso ad esempio) ha senso fare il test FIV/FeLV nel gatto?

Per quanto riguarda il FIV si può effettuare il test dopo 2 mesi dal sospetto contagio.
Per il FeLV invece viene raccomandata l’esecuzione di un test dopo 3 mesi. Visto che il test si fa insieme si può effettuare dopo un minimo di 3 mesi. Se l’anamnesi è muta, il gatto è stato trovato e viene testato con un primo test negativo è consigliabile ripeterlo dopo 3 mesi.

 

Ha senso fare un test FIV/FeLV ai gattini? Ci sono dei limiti di età?

Su questo punto c’è sempre molta confusione e esiste la credenza che fare il test FIV/FeLV prima dei 6 mesi di età del gattino non abbia senso. In realtà non è proprio così! Vediamo perché:

Gattino sotto i 6 mesi positivo al test FIV:

In un gattino al di sotto dei 6 mesi di età gli anticorpi del FIV presenti nel suo sangue e rilevati dai test rapidi potrebbero essere di origine materna, cioè trasmessi dalla mamma gatta che era positiva al virus. In questo caso la positività al test non vuol dire necessariamente che il gattino abbia contratto il virus. Potrebbe solamente avere gli anticorpi trasmessi dalla madre e, in questo caso, scompariranno dal sangue del gattino tra i 4 ed i 6 mesi di età.
Questo significa che tutti i gattini di età inferiore ai 6 mesi che risultano positivi a FIV vanno testati nuovamente dopo i 6 mesi di età per confermare oppure escludere la presenza del virus.

 

Gattino sotto i 6 mesi negativo al test FIV:

Un risultato negativo sotto i 6 mesi di età del gattino è considerato affidabile, quindi i gattini dovrebbero essere analizzati precocemente, soprattutto prima di essere inseriti in famiglia con altri gatti. Questa pratica evita che gattini infetti costituiscano una fonte di infezione per altri gatti. In base alla vita che ha condotto il gattino fino a quel momento però (soprattutto se viveva in colonia con molti altri gatti) potrebbe aver incontrato il virus ma non avere ancora sviluppato una risposta anticorpale determinabile. E’ meglio quindi ritestarlo dopo 8 – 12 settimane.

Il test FeLV in un gattino sotto i 6 mesi ha senso farlo?

Gli anticorpi materni nel caso della FeLV non interferiscono col test poiché viene ricercato l’antigene, cioe’ parte del virus e non gli anticorpi (alcuni test rapidi ricercano però anche gli anticorpi oltre l’antigene e quindi possono dare ulteriori informazioni). Se il primo test viene effettuato sotto i 6 mesi è sempre necessario eseguire un secondo test a distanza di tempo perchè:

  • i gattini che risultano FeLV-positivi possono eliminare il virus dall’organismo e negativizzarsi, vanno ritestati dopo 2-4 mesi
  • se negativi prima di 12 settimane possono comunque risultare positivi dopo un po’ di tempo se lo hanno contratto dalla madre quindi è meglio eseguire un secondo test a distanza di 4-6 settimane.

 

Un gatto può risultare positivo al test FeLV perché è stato vaccinato contro FeLV?

Normalmente la vaccinazione non interferisce con il risultato di questi test perché il vaccino provoca la formazione di anticorpi mentre i test rapidi per il FeLV ricercano l’antigene, cioè la presenza di una parte del virus nel sangue del gatto. Però se il sangue utilizzato per questi test viene prelevato immediatamente dopo la vaccinazione, è possibile che ci sia un’interferenza tra il vaccino ed il test (in questo caso è possibile avere un risultato falso-positivo).

Se il prelievo di sangue è stato molto difficoltoso l’emolisi può influenzare il risultato?

Una blanda emolisi da prelievo non interferisce in modo significativo con il test, mentre campioni fortemente emolitici (a causa di una patologia concomitante) possono in parte mascherare una debole striscia positiva.

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fiv nel gatto

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