
Cari proprietari, oggi vi parlo di una delle razze cinesi più particolari: lo Shar-Pei.
E’ un animale non molto diffuso in Italia a causa di un carattere non semplicissimo, tanto che nel 2012 il numero di iscrizioni, pari a 436, si presentava piuttosto esiguo. I dati ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) mostrano che l’anno in cui vi sono state più iscrizioni è stato il 2013 con 601 esemplari, in seguito pressoché costantemente scesi fino ad una minima risalita nel 2021 con 342 Shar-Pei iscritti, rispetto ai 305 del 2020.
Qual è lo standard di razza dello Shar-Pei?
La carta d’identità dello Shar-Pei per quanto riguarda l’aspetto fisico si può riassumere così:
- Peso: 25 – 30 kg (maschio) e 18 – 25 kg (femmina);
- Altezza: 44 – 51 cm (maschio e femmina);
- Standard ENCI/FCI: Gruppo 2 – Cani di Tipo Pinscher e Schnauzer- Molossoidi e Cani Bovari Svizzeri;
- Vita media: 9 – 11 anni.
Com’è il pelo dello Shar-Pei?
Il pelo dello Shar-Pei è la caratteristica principale di questa razza, è infatti dritto, forte, molte duro e folto. La pelle forma molteplici pieghe su quasi tutto il corpo, soprattutto nella parte anteriore fino a circa metà dorso e sulle zampe. Le pieghe sono molto abbondanti nei cuccioli per poi ridursi sul tronco in età adulta. Questa particolarità come vedremo gli causa non pochi problemi. Lunghezza del pelo, che va da 1 cm a circa 2,5 cm, non presenta sottopelo e questo rende l’impegno per l’igiene quotidiana un po’ più semplice.
Perchè la pelle dello shar-pei è così abbondante?
Una mutazione causa l’esclusiva pelle ispessita e le rughe dei cani Shar-Pei. Questa mutazione sembra essere purtroppo legata al loro disturbo della febbre periodica e all’infiammazione cronica. Un gruppo di ricerca internazionale guidato da scienziati dell’Università di Uppsala, Svezia e del Broad Institute del MIT e di Harvard in collaborazione con la veterinaria Linda Tintle, Wurtsboro, New York, ha scoperto il gene responsabile della pelle rugosa del cane Shar-Pei e ha collegato questa mutazione a un disturbo della febbre periodica. I dettagli appaiono il 17 marzo sulla rivista ad accesso aperto PLoS Genetics.
Collegamento tra pelle e febbre periodica dello Shar-pei:
La pelle ispessita dello Shar-Pei cinese è probabilmente dovuta all’aumentata attivazione della ialuronano sintasi 2 (HAS2) che causa un’eccessiva deposizione di ialuronano. Shar-Pei ha anche un’alta prevalenza di un disturbo della febbre periodica simile alle sindromi della febbre periodica autoinfiammatoria ereditaria umana come la febbre mediterranea familiare. A causa delle implicazioni sulla salute, i club di razza Shar-Pei hanno fortemente sostenuto la ricerca sulla causa della febbre familiare Shar-Pei da quando la sua associazione con l’amiloidosi renale familiare è stata descritta per la prima volta nel 1990.
La pelle dello Shar-pei è predisposta a un’altra patologia: la mucinosi.
La mucinosi idiopatica generalizzata dello Shar-pei deriva da una produzione eccessiva ed incontrollata di glicosaminoglicani che si accumulano nel derma. Se in molti Shar-pei questa mutazione resta sotto controllo conferendogli il tipico aspetto a pieghe, nei casi più gravi, l’accumulo di mucine può esitare in deformità del muso e nella formazione bolle mucinotiche (vesciche vere e proprie), che tendono ad ulcerarsi e infettarsi. Secondo una recente pubblicazione, la mucinosi idiopatica nello Shar Pei è associata ad un’alterazione del metabolismo dell’acido ialuronico. È stata infatti dimostrata una correlazione positiva tra la gravità delle lesioni e la concentrazione di acido ialuronico nel siero dei cani malati.
Di che colore è?
Secondo quanto stabilito dallo standard FCI, il mantello dello Shar-Pei può essere di tutte le colorazioni, anche con sfumature, escluso il bianco. Addirittura possono esistere Shar-Pei di colore blu. Di qualunque colore sia, alcune parti come la coda e la parte posteriore possono apparire più chiare, mentre sulle orecchie e sul dorso la colorazione può essere più intensa. Importante rimane il fatto che il colore sia unico e ben identificabile.
Di quali taglie esiste?
Lo Shar-Pei è considerato in genere un cane di taglia media, anche se alcuni esemplari possono arrivare ad una taglia medio-grande avvicinandosi ai massimi di altezza e peso. Sicuramente i maschi, come spesso accade nelle razza canine, sono più grandi e pesanti delle femmine.
Di che colore è il tartufo?
Il tartufo (naso del cane) dello Shar-Pei è largo e piuttosto grande, generalmente di colore nero o, se diverso, deve comunque essere in scala con il colore del mantello. Le narici sono molto ampie. La canna nasale ha un tipico aspetto “gonfio” come se lo avesse punto un’ape.
Quali sono le caratteristiche dello Shar-Pei?
Lo Shar-Pei è una razza canina non troppo grande, in cui è evidente la struttura compatta la cui fisicità lo standard definisce “inscrivibile in un quadrato”. Caratteristica principale sono le rughe sul cranio che proseguono in forma di pieghe sul dorso, il muso di forma quadrata, i piccoli occhi quasi sempre scuri da cui traspare una certa serietà, le orecchie piuttosto piccole, di forma triangolare attaccate alte, ma rivolte verso il basso, nonché il colore tra il nero e il blu sulle labbra e all’interno della bocca. Ulteriore particolarità è la coda, anch’essa attaccata alta, è piuttosto spessa, ma va affinandosi verso la fine e può essere portata arrotolata o soltanto incurvata sul dorso. Le caratteristiche fisiche dello Shar-Pei gli consentono di muoversi con agilità, energia, ma anche equilibrio e prontezza.
La storia:
La razza Shar-Pei ha origine in Cina ed è vissuta per moltissimi anni nelle Province confinanti con il Mar della Cina del Sud. Già nel 2000 a.C. molossoidi di questo tipo erano utilizzati come cani da guardia e da caccia. In seguito purtroppo per questi animali si aggiunse il loro impiego come cani da combattimento. Si pensa che le caratteristiche pieghe li favorissero in combattimento perchè restavano liberi di muoversi anche se l’avversario restava in presa su una plica cutanea. Nei periodi storici di carestie lo Shar-pei divenne anche fonte di cibo. Queste situazioni portarono la razze quasi ad estinguersi. Soltanto l’attenzione fattiva di alcuni allevatori di Hong Kong permisero di sollevare il problema, la cui notizia arrivata in America spinse cinofili statunitensi ad intervenire per salvare la razza, che attualmente è allevata sia in America che in Europa. Lo Standard riconosciuto dall’FCI è stato registrato in data 9 agosto 1999 al n. 309.
Com’è il carattere?
Lo Shar-Pei, si può definire come un cane serio, mantiene una certa atavica indipendenza e fermezza soprattutto quando decide di mostrare le sue qualità di cane da guardia verso gli estranei con i quali si mostra piuttosto diffidente. Non è sicuramente un cane che si scioglie in coccole o smancerie. Generalmente lo Shar-Pei sceglie un unica persona come punto di riferimento dalla quale mantiene comunque sempre una certa indipendenza emotiva. Essendo un cane indipendente e forte, non è consigliabile a chi è alla prima esperienza di gestione di un amico a quattrozampe, in quanto potrebbe risultare troppo indipendente e poco socievole fino a diventare mordace se importunato. Da bravo molosso non è sicuramente un cane che abbia voglia di dedicarsi a corse o giochi sfrenati. Cane statuario e dignitoso non ama scendere a compromessi. La sua mimica facciale a causa delle pieghe è ridotta, i tempi di reazione minimi e anche la sua pazienza. Bisogna essere molto bravi a leggere i suoi segnali.
Lo Shar-Pei è un cane adatto ai bambini?
Non lo consiglierei a una famiglia con bambini. Un pò per il suo carattere che vi ho descritto sopra, un pò perchè i piccoli potrebbero scambiare le sue pieghe per un divertimento da tirare e stropicciare. Ovviamente con la supervisione di un adulto esperto tutt è possibile.
Lo Shar-Pei soffre di malattie particolari?
Lo Shar-Pei è un cane che ha il suo tallone d’achille nella cute. Se scegliete questa razza fate un abbonamento da un veterinario specializzato in dermatologia, datemi retta:
- Predisposizione a molte patologie cutane come: Rogna, Dermatite atopica, allergie alimentari, Mucinosi idiopatica, Intertrigine; Fascite necrotizzante Malassezia
- Amiloidosi renale,
- Patologie Gastrointestinali (Megaesofago totale congenito idiopatico, Ernia iatale, Enterite plasmatica linfocitaria, Torsione gastrica);
- Patologie Muscolo-scheletriche (Displasia dell’anca, Displasia del gomito, Febbre mediterranea familiare, Lussazione della rotula);
- Patologie Oculari (Entropion, Ectropion, Glaucoma, Cataratta, Prolasso della ghiandola lacrimale della terza palpebra, Lussazione della lente);
- Patologie Neoplastiche (Istiocitoma, Mastocitoma, Melanoma);
- Deficit selettivo di IgA;
- Ipotiroidismo;
- Baos
- Malattia Autoinfiammatoria dello Shar Pei.
Curiosità:
- Il nome Shar-Pei sembrerebbe derivare da due ideogrammi cinesi che uniti significano “pelle di sabbia”, in effetti accarezzando il pelo del nostro amico a quattro zampe in senso contrario sembra di toccare la sabbia.
- Da quando allevatori americani hanno salvato lo Shar-Pei dall’estinzione, questa è divenuta una delle razze più costose da acquistare.
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