
Cari proprietari, oggi vi parlo di una razza molto particolare ed antichissima, di origine orientale: il Saluki o Levriero Persiano.
Questa razza non è particolarmente diffusa in Italia tanto che, sulla base dei dati ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), nel 2013 si contavano soltanto 89 iscrizioni, seguite da una situazione altalenante che ha visto i due picchi massimi nel 2014 con 101 e nel 2018 con 109 iscrizioni.
Inserito dal FCI (Fédération Cynologique Internationale) nel Gruppo 10 riservato ai Levrieri, ha la struttura tipica del cane da caccia, ma anche da corsa dotato com’è di lunghe e veloci zampe. Particolarità della razza, come vedremo sulla base dello standard, sono i due tipi di pelo: liscio, lungo e frangiato e corto senza frange.
Qual è lo standard di razza del Saluki?
La carta d’identità del Saluki per quanto riguarda l’aspetto fisico si può riassumere così:
- Peso: 18 – 27 kg (maschio) e 15 – 24 cm (femmina);
- Altezza: 58 – 71 cm (maschio) e 56 – 68 cm (femmina);
- Standard ENCI/FCI: Gruppo 10 – Sezione 1 – Levrieri a pelo lungo o frangiati.
- Vita media: 12 – 14 anni.
Com’è il pelo?
I Saluki sono contraddistinti da due diversi tipi di pelo che ne caratterizzano la diversità, mentre hanno la stessa struttura e le medesime caratteristiche fisiche. La varietà più ampia tra i Saluki è quella a pelo liscio nei quali il mantello si presenta lungo e soffice, ben aderente al corpo, dotato di frange che generalmente si possono ritrovare nella gola e nelle zampe soprattutto posteriori. La tipologia di Saluki a pelo corto non è dotato di frange, ma il mantello è comunque è morbido e ben attaccato. Nonostante abbia un mantello che lo protegge e una corporatura sottile, il Saluki non ama il freddo.

La neve non fa parte sicuramente del suo habitat naturale ma in una giornata calda di sole anche lui se la può godere.
Di che colore è?
Secondo quanto stabilito dallo standard FCI, il mantello del Saluki può essere di svariati colori ed eventuali combinazioni degli stessi fino ad arrivare ad esemplari di tre colori. Le principali colorazioni sono il bianco, il rosso nonché il rosso fulvo intenso, il color oro, il marrone chiaro ed il grigio fino al nero, uniti in tutte le possibili varietà.
Di quali taglie esiste il Saluki?
Il Saluki si può definire di taglia media o medio-grande, come si evince dall’altezza rapportata però a un peso leggero,la sua struttura longilinea gli conferisce velocità, scatti e un’andatura leggera.
Di che colore è il tartufo?
Il tartufo (naso del cane) è nero in tutte le colorazioni del mantello o marrone tendente al color fegato nei colori più chiari.
Quali sono le caratteristiche del Saluki?
Le caratteristiche principali di questa elegante razza sono certamente la velocità nella corsa e l’agilità. Oltre a essere un dolicomorfo è anche un dolicocefalo con un cranio allungato e stretto e canna nasale lunghissima. Gli occhi sono di colore scuro, grandi e di forma ovale, dolci ed espressivi con uno sguardo che mostra tutta la nobiltà dell’animale. Le orecchie si presentano di forma allungata, dalla testa scendono ai lati del muso ed in genere sono ricoperte da un fitto pelo lungo e morbido, anche in esemplari a pelo corto.
La coda è posizionata leggermente più in basso rispetto al dorso, è lunga, sottile e ricoperta da morbide frange. Viene portatat bassa con una curvatura verso l’alto nella parte finale, quasi a formare un ricciolo. Negli esemplari a pelo corto la coda può essere del tutto priva di frange.
La storia:
La storia dei cani chiamati Saluki ha un’origine antichissima di cui si trovano tracce intorno al 5000 a.C., soprattutto in Medio Oriente. Il nome “Levriero Persiano” ne indica di per sé la provenienza, le tribù nomadi arabe che li allevavano li consideravano come parte integrante del loro ambiente e della famiglia, vivevano in simbiosi con questi splendidi esemplari sia nelle attività di caccia alla selvaggina presente nei loro territori, sia per riscaldarsi nelle fredde notti sotto le tende. Erano talmente apprezzati e considerati un dono di “Allah” che non potevano essere venduti o comprati, ma dovevano costituire un apprezzato regalo.
Ogni tribù nomade allevava i propri Saluki ed essendo così numerose e territorialmente lontane avevano impresso nei propri cani alcuni elementi diversi. E’ noto però come le caratteristiche di base siano sempre state rispettate e dunque si sono mantenute inalterate nel tempo e, nonostante lievi differenze, sono tuttora immutate le proporzioni fisiche e le attitudini caratteriali di questi eleganti animali, tanto da essere ricercati ed apprezzati come cani da compagnia oltre che per la caccia a vista.
A metà ‘800 alcuni esemplari di Saluki furono regalati a viaggiatori europei ed importati in Inghilterra dove la razza fu in seguito apprezzata soprattutto per la caccia e se ne iniziò l’allevamento. Il primo standard fu definito nel 1923 comprendendo i vari tipi di Saluki soprattutto rispetto al mantello.
Com’è il carattere?
Il Saluki è un cane per la caccia a vista. La sua intera esistenza si basa sul vigilare l’orizzonte per scattare a tutta velocità all’inidividuazione della preda. La caccia viene portatta a termine da lui, non dal cacciatore. La sua azione di caccia termina quindi con l’uccisione della preda. Questa sua caratteristica gli conferisce anche la capacità di essere un immobile e fidato compagno per il proprietario. Non sarà un problema per lui passargli ore al fianco. Sensibile ed intelligente, manca totalmente di territorialità e di aggressività verso gli estranei.
Ha una scarsa addestrabilità, sicuramente non è amante di giochini, comandi e premietti annessi, lo annoiano mortalmente. Da cane indipendente qual è lui vive per correre e cacciare in autonomia per poi essere premiato dal proprietario al suo ritorno.
Viste le sue caratteristiche fisiche, appare evidente come preferisca il movimento e la vita all’esterno che gli consentono di sfogare al meglio tutta la sua energia, ma in appartamento sarà immobile, calmo e tranquillo, elegante ed educato. Non essendo un rosicchiatore seriale non farà danni al mobilio e sceglierà una posizione a fianco del proprietario per passare le sue giornate.
Il Saluki è un cane adatto ai bambini?
Il Saluki non è propriamente un cane da bambini, certo sarà educato, aggraziato e difficilmente li urterà facendoli cadere ma di contro non amerà partecipare a vari giochi scalmanati. Potrebbe decidere di partecipare ai loro giochi quando si tratta di correre all’aria aperta. Esendo comunque un cane paziente e per nulla aggressivo sopporterà di buon grado le attenzioni dei bambini, a patto che siano educate e rispettose. Sarà sempre necessaria la presenza di un adulto che si accorga dei suoi segnali di stress se le attenzioni dei bambini dovessero farsi troppo pressanti.
Il Saluki soffre di malattie particolari?
Il Saluki è un cane tendenzialmente sano, inoltre c’è pochissima bibliografia sulle sue patologie. Ha qualche predisposizione a malattie molto particolari che però non si riscontrano frequentemente:
- Displasia follicolare dei peli neri;
- Ceroidolipofuscinosi neuronali;
- Anomalie cardiache congenite complesse (stenosi polmonare + pda + insufficienza tricuspidale)
- Abiotrofia del motoneurone
- Carenza dell’enzima succinico semialdeide deidrogenasi (SSADH) (che porta a gravi alterazioni cerebrali spesso mortali
Curiosità:
- Il nome originario del Saluki è Sloughi.
- A differenza della maggior parte dei cani considerati dagli arabi impuri, il Saluki veniva chiamato in Medio Oriente “El Hov” ovvero un animale da considerare nobile perché inviato direttamente da Allah.
- Nell’Antico Egitto il Saluki era considerato il cane dei Faraoni tanto che se ne ritrovano immagini in affreschi e dipinti.
- I Saluki quando dormono spesso si acciambellano come gatti.
1 Comment
Contentissima di vedere un articolo della dottoressa sui Saluki! Da proprietaria e sempre interessata a scoprirne le varie sfaccettature, posso confermare la maggior parte dell’articolo.
Anche se avevo letto che il Saluki viene addestrato a non uccidere completamente la preda ma aspettare che il padrone venga ad ammazzarla con il “metodo” halal.
Il Sloughi è tutt’oggi un’altra razza: presente nel nord Africa e senza frange (ma potrei sbagliare sul pelo).
Aggiungerei anche la difficoltà di addestrare il Saluki al richiamo e quindi la difficoltà a poterlo liberare in campo aperti. Giusto per sensibilizzare sul soggetto.
Molto interessante la parte sulle malattie comuni.