Carissimi proprietari sapete qual è l’evento più bello nella vita di un veterinario? Il parto nella cagna! Per quanto una giornata possa essere storta, per quanto possiamo essere stanchi appena trapela nei corridoi della clinica che sta arrivando un parto l’umore sale alle stelle. Soprattutto a noi veterinarie donne partono gli ormoni per la tangente e incominciamo trafelate a preparare tutto il necessario sperando con tutte le forze di riuscire a salvare i cuccioli. Aiutare qualcuno a venire al mondo è un’esperienza esaltante e penso che racchiuda l’essenza pura del nostro desiderio giovanile di voler diventare veterinari. Mettendo da parte i sentimentalismi cercherò di affrontare l’argomento in maniera un po’ più tecnica!

Ha senso fare una cucciolata?

Ho trattato in nell’articolo allevatori Vs cucciolate low cost tutto il discorso etico sul fare una cucciolata. Lo sappiamo tutti che il mondo è pieno di cani e gatti abbandonati e prevedo già lo scontro tra le opposte fazioni di volontari che cercano di trovare a tutti una casa e allevatori che amano la razza e la selezione zootecnica. Indipendentemente da come vi siete ritrovati ad avere una cagna gravida sarete sicuramente in attesa del parto e i proprietari più ansiosi saranno anche molto preoccupati.

 

Cose da sapere sul parto nella cagna:

Il parto è un evento naturale e la cagna solitamente se la cava da sola. L’unica cosa che potete fare è allestire uno spazio tranquillo caldo e riservato dove farla partorire. Ideale sarebbe dotarsi di una cassa parto. La cassa parto è studiata apposta per contenere la cagna e la cucciolata per tutto il periodo dopo il parto fino ai primi passi ed evitare lo schiacciamento dei cuccioli. La cosa più importante però è la tranquillità. La presenza del padrone che di solito è il punto di riferimento può andare bene ma non ci deve essere una folla. Quindi scegliete il componente della famiglia che svolgerà questo compito. Non fate partorire la cagna in trasferta dal vostro allevatore. Per lei equivale ad un abbandono. In un momento così delicato ha bisogno della sua famiglia. Dopo le 9 settimane di gravidanza, dopo esattamente 63 giorni, il parto arriva di solito abbastanza puntuale, entro 12-24 ore di attesa fino alla rottura delle acque.

 

Scegliere il luogo per il parto:

Meglio che la stanza sia piccola e che la cassa parto sia già parte dell’arredamento da un po’. Evitate ambienti troppo ampi e dispersivi. Allo stesso modo evitate ambienti di passaggio. Dovete sapere che lei cercherà di partorire nel luogo a lei più congeniale che potrebbe anche essere sotto il letto o sopra un divano. Sta a voi evitare questi inconvenienti con un’adeguata preparazione dell’ambiente nelle settimane precedenti al parto. Alcuni luoghi come poltrone e divani sono molto pericolosi perché i cuccioli possono essere schiacciati o rotolare giù. Importante è che il giaciglio non sia sopraelevato. Detto questo sta molto al vostro e al suo buon senso. Le primipare agitate possono incominciare a girare per la stanza con il cucciolo a penzoloni, sta a voi in questo caso trasmetterle calma e tranquillità cercando di farla spostare il meno possibile.

parto nella cagna

 

 

Le fasi del parto nella cagna sono:

  • La futura mamma poco prima del lieto evento potrebbe mostrare inappetenza o agitazione, spesso tende anche a sistemare la cuccia, raccogliendo le pezze e strappandole in modo che il giaciglio diventi più confortevole.
  • Temperatura : un sintomo più specifico è quello che riguarda la temperatura. La temperatura della cagna  potrebbe scendere anche di un grado, fino a 37-37,5°C, a questo punto ci siamo e non manca più molto.
  • Rottura acque e fase espulsiva: Il parto del cane in sé per sé non è così lungo, se si calcola il tempo che passa dalla rottura delle acque alla nascita del primo cucciolo: si parla di circa mezz’ora, massimo un’ora.
  • Durata del parto: dipende dal numero di cuccioli ma non si parla certo di un parto che dura un’ intera giornata. Il numero dei cuccioli dipende dalla razza e dalla mole, cani toy e di piccolissima taglia possono farne anche solo uno o due, quelli di media taglia possono farne da quattro a sei per poi aumentare via via di numero ed arrivare nei cani di grandi dimensioni anche a dieci o undici. A livello di ritmo di nascita, di espulsione dei cuccioli, si può calcolare che ciascun cucciolo nasce a distanza di massimo un’ora dal precedente (di solito mezz’ora). E’ raro ma può accadere che tra due figli la mamma cagna lasci passare due ore che trascorre accudendo i già nati, dobbiamo essere elastici da questo punto di vista, se però questa “pausa” dura oltre 4 ore, meglio chiamare il veterinario. Lo stesso vale se, passata un’ora dalla rottura delle acque, il primo cucciolo non è ancora venuto alla luce.
  • Consiglio: è comunque sempre il caso di mettersi d’accordo prima con il proprio veterinario di fiducia in modo che sia reperibile e pronto a venire a casa durante il parto nel caso qualcosa non vi quadri o vi facciate prendere dall’ansia.
  • Travaglio: per espellere i cuccioli la futura mamma si sistema sdraiata oppure accovacciata,le primipare possono essere spaventate e camminare in lungo e in largo. I cuccioli nascono di testa ma come per le persone, anche per i cani, esiste il caso di cuccioli che nascono podalici, ciò a cui è necessario fare attenzione è che assieme alla testa escano anche le zampette anteriori, nel primo caso, nel secondo, che assieme alla coda, si vedano sbucare anche le zampette posteriori, altrimenti è necessario chiamare il veterinario.
  • Ciascun cucciolo è avvolto nel sacco amnioticocon tanto di placenta, la sua mamma lo libera mordendo il tessuto placentare e lo pulisce. Sempre la madre si occupa anche di rompere ed ingerire il cordone, mangiandolo, a fine parto, passando poi a leccare e pulire i cuccioli che, appena girano la testa, danno segnale di volersi attaccare alla mammella.

Se tutto va liscio è fatta.

 

parto nella cagna

 

Ma se il parto nella cagna dovesse avere delle complicanze?

Durante il parto a volte possono esserci delle complicanze. Quasi tutti i problemi sono dovuti a:

  • Cucciolo troppo grosso rispetto al bacino della madre: capita spessissimo soprattutto negli accoppiamenti tra meticci in cui può accadere che la madre sia molto piccola e esile e il padre grosso e massiccio. A questo punto alcuni cuccioli potrebbero essere grossi e non passare.
  • Cucciolo malformato: i cosidetti “mostri”. Soprattutto le malformità della testa possono andare a bloccare il canale del parto.
  • Contrazioni troppo deboli: può capitare in cagne anziane o troppo defedate dalla gravidanza oppure in cucciolate numerosissime dove l’utero è sovradisteso.
  • Brachicefali: Le razze brachicefaliche spesso sono impossibilitate a partorire per via del bacino stretto delle madri e della testa grossa dei cuccioli. Quasi sempre si programma il cesareo.

Cose da sapere sul parto nella cagna per poterla aiutare:

Voi proprietari che assistete al parto della vostra cagnolina cosa potete fare?

  • Nel caso di brachicefali ovviamente programmare un cesareo. In questo caso vi scongiuro di scegliere una clinica con anestesista e chirurgo d’esperienza. I brachicefali hanno già un’anestesia di difficile gestione, a maggior ragione in questo caso. Ve lo dico non per fare il solito terrorismo ma spesso arrivano telefonate di colleghi che chiedono consigli su come fare un cesareo a una bulldog nel loro ambulatorio e non hanno farmaci, strumenti, esperienza. Il mio consiglio sarebbe quello di non effettuare una procedura così rischiosa senza nessuna esperienza e farmaci adeguati. A volte mi stupisco di come gli vada fatta bene per pura fortuna.

 

 

  • Quando diventa un’urgenza? Come vi ho spiegato prima se passa troppo tempo tra un cucciolo e l’altro o avete l’impressione che un cucciolo sia bloccato dovete chiamare il veterinario. Se non riesce a risolvere il problema a casa dovrete per forza trasferirla in clinica. Importante: prima di somministrare farmaci per le contrazioni (come l’ossitocina) è necessario fare diagnosi. Potrebbe risultare inutile se non addirittura dannoso aumentare le contrazioni se c’è un cucciolo incastrato.
  • Dal momento che siete in clinica e avete fatto diagnosi il cesareo sarà quasi inevitabile. Il cucciolo incastrato quasi sempre muore ma gli altri rimasti all’interno possono essere facilmente salvati se siete stati celeri nelle decisioni.

 

 

Il parto cesareo nella cagna:

Usare farmaci anestetici a rapidissimo metabolismo e che non vadano a deprimere il respiratorio e il cardiocircolatorio dei cuccioli. Scelta ideale sarebbe l’epidurale, tecnica ormai usata routinariamente. Con l’epidurale infatti la cagna non sente alcun dolore ne durante la procedura ne durante il risveglio e ciò le consente di allattare subito i cuccioli e accudirli. Inoltre non c’è nessun impatto farmacologico sui cuccioli che è fondamentale per renderli vispi e subito pronti ad attaccarsi alle mammelle. Se l’epidurale non fosse disponibile esistono comunque farmaci a basso impatto come sevofluorano e remifentanil.

Durante il cesareo è meglio sterilizzare e togliere o meno l’utero?

E’ preferibile lasciare l’utero e posticipare la sterilizzazione a un’altra volta per ridurre al minimo il dolore per per la mamma che si dovrà occupare dei cuccioli. Alla mamma non si devono somministrare antinfiammatori ma si possono dare oppioidi, quindi, vietato lasciare la mamma con il dolore perché influisce negativamente sulla lattazione. La decisione durante la chirurgia se sterilizzarla nel frattempo con asportazione ovaie o utero oppure se continuare la carriera riproduttiva suturando tutto l’utero (sarà ovviamente un po’ più lungo l’intervento) spetta a voi e  all’anestesista che potrebbe consigliarvi di optare per la soluzione più rapida in base alle condizioni della madre. Se la chirurgia è stata fatta con la massima sterilità ambientale non è necessario l’antibiotico che potrebbe dare problemi ai cuccioli. L’ideale è riportare tutti a casa il prima possibile. In sala chirurgica ci vorrano almeno due colleghi aggiuntivi per la rianimazione dei cuccioli!

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parto nella cagna

 

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