
Cari proprietari oggi parliamo di un protozoo intestinale poco conosciuto: Neospora caninum.
Cos’è neospora caninum?
Neospora caninum è un protozoo (quindi un parassita formato da una sola cellula) che causa una malattia chiamata neosporosi. Si tratta di un coccidio che ha molti aspetti comuni con Toxoplasma Gondii, tanto che per molti anni si è pensato si trattasse dello stesso parassita.
Il cane come prende la neosporosi?
Il cane si infetta in due modi:
- per via orizzontale: tramite ingestione di oocisti sporulate, (eliminate da un altro cane) presenti in ambiente che possono contaminare terreni, piante, alimenti e acqua, mangiando i feti abortiti o gli invogli fetali di bovini infetti, mangiando carni crude o poco cotte, che presentano nervi, di animali infetti,
- per via verticale: da mamma a cuccioli durante la gravidanza. Bisogna ricordare però che non viene sempre trasmessa a tutti i cuccioli della stessa cucciolata, e nemmeno ad ogni gravidanza.
Ciclo biologico di Neospora Caninum:
Il ciclo biologico di Neospora caninum è molto simile a quello di Toxoplasma Gondii nel gatto. Viene definito indiretto perché prevede l’intervento di due diversi animali (detti ospiti).
- ospite definitivo: è l’ospite in cui avviene la fase intestinale ed è rappresentato dal cane,
- ospite intermedio è l’ospite nel quale avviene la fase extra-intestinale, e rappresentato dal cane stesso, dal suino, dal cavallo, dalle pecore e dalle capre, ma quello che manifesta i segni clinici più gravi è il bovino.
Fase intestinale: cosa succede nell’intestino del cane?
La fase intestinale avviene solo nel cane (ospite definitivo), ed è sovrapponibile a ciò che accade nei coccidi. Negli enterociti (cellule intestinali) il parassita replica e produce le oocisti immature che vengono eliminate per 1-2 settimane con le feci. Le oocisti sono una forma di Neospora in grado di sopravvivere nell’ambiente esterno; appena eliminate non sono in grado di infettare un altro animale, necessitano di 24 ore per sporulare (maturare) e poter quindi diventare infettanti.

Fase extraintestinale di Neospora caninum:
Quando un ospite intermedio ingerisce le oocisti sporulate, cioè mature, si infetta. Questa fase può avvenire anche nel cane, sia quando ingerisce le oocisti sporulante in ambiente, ma anche in seguito alla fase intestinale, e succede quando il parassita passa dall’intestino al sangue. La fase extra intestinale si divide a sua volta in due fasi che si susseguono:
- fase acuta: in questa fase, che dura circa 4 settimane, il parassita si trova nel sangue, dove infetta alcuni globuli bianchi. In questa fase, se l’ospite intermedio è una femmina in stato di gravidanza, il protozoo può anche attraversare la barriera transplacentare. Ora che sappiamo che in questo periodo il protozoo si trova nel sangue possiamo capire perché anche il sangue crudo di un ospite intermedio che si trova in fase acuta può essere infettante per il cane,
- fase cronica: dopo circa 4 settimane dall’infezione (quando si formano gli anticorpi IgG) il parassita “scappa” dagli anticorpi e si nasconde in aree del corpo dove è più difficile che venga attaccato. Si localizza quindi a livello di sistema nervoso centrale, nervi periferici e retina dell’occhio, dove si formano delle cisti che permettono al protozoo di sopravvivere indisturbato.
Quindi un cane si infetta quando mangia l’occhio di un ospite intermedio infetto in fase cronica, oppure la carne nella quale sono presenti i nervi periferici, perché non si localizza a livello di muscolo (al contrario di Toxoplasma gondii).
Perché il bovino è importante?
I bovini sono gli ospiti intermedi cardine di questa malattia, ed è importante capire il loro ruolo al fine di interrompere il ciclo biologico. Questi animali di infettano per ingestione di oocisti sporulate in ambiente, oppure per via verticale (il feto si infetta dalla mamma durante la gravidanza). Una volta che il bovino si infetta sarà infetto a vita. La malattia non ha conseguenze immediate; ma se si tratta di una vacca questa andrà in contro ad aborto per 3-4 gravidanze, dopo di che darà alla luce dei bovini “congenitamente infetti” che saranno quindi infetti a vita.
Come si infetta il cane con Neospora caninum?
Quello che capita molto spesso è che i cani da pastore o i canidi selvatici (lupi, volpi) mangino i feti abortiti o gli invogli fetali, e questo rappresenta un rischio.
- Il rischio diretto è legato al fatto che spesso è il pastore stesso a dare questi resti al cane perché “non si butta via niente”, per questo è importante che pastori e allevatori siano a conoscenza di questa problematica.
- Il rischio indiretto è invece legato al fatto che i feti o gli invogli fetali possono essere ingeriti da canidi selvatici, i quali, successivamente, possono defecare e contaminare ambienti in cui il nostro cane ha accesso.

Quali sono i sintomi della neosporosi nel cane?
Il cane si infetta per via orizzontale (ingerendo le oocisti infettanti nell’ambiente o tessuti di animali infetti) o per via verticale, che è anche quella che causa quadri clinici più importanti. L’aborto nella cagna è raro, ma è probabile che i cuccioli nascano e muoiano subito dopo o sviluppino la sintomatologia nei primi 6 mesi. Nei due diversi casi la sintomatologia è diversa.
Quali sono i sintomi di Neospora Caninum nel cucciolo?
Nel cucciolo si ha poliradicoloneurite associata a miosite. È una sindrome dovuta alla replicazione del parassita nei nervi, e si manifesta con:
- paralisi ascendente progressiva: si ha una paralisi che parte dagli arti posteriori e poi prosegue anteriormente
- iperestensione degli arti irriducibile: le zampe posteriori rimangono estese mentre muove la parte superiore, tanto che il cucciolo rimane seduto in quella che viene detta “posizione della foca”
- dispnea o morte improvvisa per insufficienza respiratoria: come già visto il protozoo si localizza nei nervi, se dovesse infettare il nervo frenico, che innerva il diaframma si potrebbero avere difficoltà respiratorie.
- incontinenza fecale e urinaria.
Quali sono i sintomi di Neospora Caninum nel cane adulto?
Nei cani giovani o adulti che si infettano per la prima volta, oppure in casi in cui si “riattivano” le cisti terminali, si ha encefalomielite multifocale, ovvero una infiammazione del cervello in diversi punti. I sintomi dipendono dalla zona che si infiamma, si possono avere:
- paresi: diminuzione parziale della motilità,
- paralisi: perdita o grave compromissione della forza muscolare volontaria,
- mancanza di appetito,
- talvolta dermatiti.

Come si fa diagnosi di neosporosi nel cane?
Le oocisti di neospora vengono eliminate con le feci, quindi possono essere visualizzate ad un esame copromicroscopico; tuttavia, bisogna ricordare che il cane elimina le oocisti per un periodo di circa 2 settimane una sola volta nella vita, inoltre, durante l’eliminazione generalmente non ci sono sintomi; quindi, è molto difficile trovare le oocisti nelle feci in termini tempistici. La sierologia è uno degli strumenti più utili in questa malattia.
Il protocollo ideale prevede:
- Titolazione anticorpale tramite sierologico quantitativo,
- Talvolta può essere necessario accompagnare la sierologia con una biopsia del nervo tibiale,
- Se è presente la dermatite si può effettuare un esame citologico delle lesioni.
Dal ciclo biologico sappiamo che è un protozoo che si può trasmettere dalla mamma ai cuccioli; quindi, sarebbe importante eseguire questo test prima di una possibile gravidanza, le femmine positive non devono essere fatte accoppiare.
Neospora caninum si trasmette all’uomo?
Nì, è stata rilevata una positività sierologica nell’uomo nei confronti di Neospora, ma ad oggi non esistono quadri di malattia associati a questa positività. Quindi se al vostro cane viene diagnosticata la Neosporosi non dovete preoccuparvi per la vostra salute.
Esiste una cura per il Neospora Caninum del cane?
La mortalità per questa malattia protozoaria è altissima; il successo della terapia è maggiore se la diagnosi è precoce. Attualmente non esiste un farmaco registrato; vengono utilizzati degli antibiotici che devono essere scelti dal veterinario, e possono richiedere tempi di somministrazione variabili, i quali possono arrivare a 6 mesi. La terapia è multifattoriale, oltre all’antibiotico è necessario che, soprattutto nel caso di cuccioli, venga attivato un percorso riabilitativo.
Cosa succede se non viene curata?
Se non curata tempestivamente, la neosporosi nel cane può peggiorare tanto comportare la morte o portarlo ad una condizione tale da richiedere l’eutanasia.
Quali sono i cani più a rischio?
Nesospora caninum è presente in quasi tutto il mondo. I casi di positività aumentano dove ci sono le situazioni che aumentano i casi di contagio, quindi ambienti frequentati da molti cani, oppure in presenza di allevamenti rurali di bovini nelle vicinanze, nei quali potrebbero svolgere un ruolo di “trasportatori” i canidi selvatici (lupi e volpi). La percentuale di infezioni verticali è maggiore in cucciolate casalinghe poiché spesso questi animali non vengono sottoposti ai controlli del caso.
Come limitare il contagio e la diffusione di Neospora Caninum?
- Non somministrare invogli fetali, feti, carni crude di bovino al cane,
- raccogliere le feci del proprio cane,
- sottoporre le cagne al test sierologico prima di farle accoppiare, cagne sieropositive non vanno fatte riprodurre.
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Buonasera dottoressa, la ringrazio per aver dedicato un articolo a questa malattia….a detta del mio veterinario molto rara…purtroppo la mia cagnolina di 8 anni l’ha contratta questa estate e dopo tante analisi ed esami si è arrivati alla sua diagnosi. Le prime avvisaglie sono state la perdita di forza nelle zampe posteriori, non riusciva a saltare sul divano, in macchina….per questo si è pensato ad una problematica articolare…ha cominciato a peggiorare e ad avere problemi di coordinazione pertanto si è passati a pensare ad un problema neurologico. Dopo tutti gli esami del caso (risonanza, elettromiografia ed esame del liquor cerebrale) le è stata diagnosticata un’encefalite dovuta a Neospora. Ha iniziato subito una cura di cortisone che è durata un paio si settimane associata all’antibiotico (clindamicina) per circa tre/ quattro settimane. Nel primo periodo di cura è peggiorata tantissimo: non riusciva più a camminare e a stare sulle zampe senza cadere, aveva difficoltà nel masticare e non emetteva più suoni (abbaio, mugolii). Succesivamente ha incominciato a migliorare facendo piccoli progressi ogni giorno ed ora riesce a camminare autonomamente (anche se con andatura incerta e un po’ storta) e il suo umore è tornato quello di prima…ma ancora non abbaia e penso abbia problemi di vista, quando le lancio una pallina non riesce a seguire la sua traiettoria.
Ho letto che la terapia antibiotica di solito dura dai 3 ai 6 mesi…ma a lei le hanno fatto fare circa 4 settimane…a tale proposito volevo chiederle un parere, è sufficiente secondo lei? Leggendo la storia della mia cagnolina, ha qualche consiglio da darmi?
La ringrazio infinitamente
Non posso esprimere un parere medico su una terapia prescritta da un collega senza avere dati oggettivi e regerti. Mi dispiace.
Buongiorno Dottoressa, intanto grazie per la sua risposta e comprendo il motivo per il quale non ha potuto esprimere un parere. La aggiorno sulla situazione della mia cagnolina Nina per farle ulteriori domande.
Nina, al termine della terapia, ha trascorso un periodo in buona salute e si è stabilizzata da un punto di vista motorio, camminando e correndo sempre in modo incerto e stortignaccolo ma accettabile per condurre una vita felice.
Due settimane fa, quasi da un giorno all’altro, ha ricominciato ad avere gli stessi sintomi manifestati all’inizio della malattia; abbiamo rifatto analisi del sangue e sierologico neospora ed i valori erano schizzati alle stelle. Il medico gli ha prescritto nuovamente terapia antibiotica e cortisone, ipotizzando la possibilità che la malattia non fosse stata debellata in toto.
Ed ecco le mie domande: questa malattia può essere curata definitivamente o è difficile che se ne esca? Ma soprattutto, ho letto nel suo articolo che le cisti si ” riattivano”….perché questo succede? C’è una causa scatenante?
E infine…secondo lei qual è il tempo minimo necessario di durata della cura e c’è un esame che fa capire quando è il momento di interromperla e che la neospora è debellata?
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità.