Cari proprietari oggi vi parlo di un problema che affligge spesso i nostri amici animali e cioè la micosi cutanea nel cane e nel gatto o dermatofitosi, più volgarmente i funghi. La micosi cutanea nel cane e nel gatto è una malattia fungina. I dermatofiti più comuni nei nostri animali sono rappresentati dal Microsporum e dal Tricophiton.
Come potete riconoscere la micosi cutanea nel cane?
L’aspetto della dermatofitosi è a macchie circolari che si sviluppano sulla superficie della pelle. Durante le prime fasi dell’infezione, non si riesce a vedere molto, tranne alcune aree di alopecia. Questo perché il fungo cresce sul fusto del pelo che viene riconosciuto come “danneggiato” dall’organismo e quindi eliminato. L’irritazione cutanea può causare prurito, ma la malattia provoca l’alopecia anche se l’animale non si gratta in maniera evidente.

Ispezionate scrupolosamente la pelle del cane in cerca di lesioni che potrebbero essere da micosi.
Separate le ciocche di pelliccia per vedere chiaramente la pelle. Concentratevi sulle aree che vi sembrano pruriginose, oltre a quelle che sono comunemente soggette alle infezioni, come la testa, le orecchie e le zampe anteriori. Per ridurre il rischio di diffondere la possibile micosi ricordatevi di lavarvi le mani. In genere, questo fenomeno colpisce la testa, le orecchie, le zampe. Se le aree sono circolari e se presentano un cerchio esterno di colore rosso accesso. In questo caso, le probabilità che il vostro amico abbia la dermatofitosi aumentano.
Se avete un sospetto di micosi cutanea nel cane o nel gatto prestate attenzione:
Controllate lo sviluppo di ogni area infiammata e alopecica nei giorni successivi. Intanto il consiglio è quello di non prenderlo a letto con voi e se possibile separarlo dagli altri animali per ridurre il contagio (che potrebbe essere già avvenuto purtroppo) . Se le lesioni diventano via via sempre più grandi, pur mantenendo una forma circolare, è probabile che sia proprio un fungo. Di recente sono uscite le nuove linee guida riguardanti la diagnosi ed il trattamento delle dermatofitosi nel cane e nel gatto le quali offrono nuovi spunti di riflessione riguardanti questa malattia che se non viene correttamente diagnosticata e trattata può diventare un complesso problema per i nostri animali. Vediamo cosa dicono le linee guida…
Esiste una predisposizione alla micosi cutanea nel cane e nel gatto?
L’infezione è stata riportata di frequente in gatti di razza Persiana oppure in cani di razza Yorkshire Terrier mentre le attività di lavoro e le abitudini del cane possono esporlo a maggiori fattori di rischio di esposizione a spore funginee. Nei gatti FIV e/o FELV positivi è stato rilevato un’aumento del rischio di micosi.
Come si fa diagnosi di micosi cutanea nel cane?
Non esiste un test che risulta essere un GOLD STANDARD per la diagnosi. Le micosi sono diagnosticate utilizzando dei test tra loro complementari :
La lampada di Wood per la micosi cutanea nel cane e nel gatto è indispensabile:
Si tratta di uno strumento dotato di lampadina a ultravioletti e di una lente di ingrandimento. Il medico accende la lampada e lascia che la lampadina si scaldi per 10 minuti. In seguito, in una stanza buia, esamina le aree cutanee potenzialmente infette del cane illuminandole con lo strumento e osservando la reazione attraverso la lente di ingrandimento.
- Alcune specie di miceti diventano di colore verde fluorescente quando vengono illuminante con la luce ultravioletta. Se questo fenomeno accade, il cane ha la micosi.
- Il veterinario potrebbe voler verificare i risultati ottenuti inviando un campione cutaneo dell’animale a un laboratorio per identificare la varietà di fungo.
- Sii consapevole del fatto che solo il 50% circa delle specie di miceti che causano la tigna è fluorescente. In altri termini, un test negativo alla lampada di Wood non significa che il cane sia sano. Si tratta di un metodo rapido per ottenere un responso positivo, ma non fornisce la certezza di un risultato negativo.

Per questo motivo vanno combinati altri test come l’esame tricoscopico (cioè del pelo):
Si prelevano dei peli lungo il bordo della zona colpita e controllarli al microscopio. Grazie a un elevato potere di ingrandimento, è possibile vedere le spore del fungo attorcigliate intorno al fusto del pelo, ottenendo così la conferma della diagnosi.
Se anche questo test non ha portato a risultati il veterinario dovrà fare una coltura fungina.
In questo modo è possibile ottenere una diagnosi definitiva. Il veterinario usa uno spazzolino sterile (molto simile a quello da denti) per strofinare la pelle infetta del cane. La parte superiore dello spazzolino viene premuta su un mezzo di coltura fungina, che viene poi sigillato in un contenitore e messo da parte per verificare se il fungo cresce.
- Molti veterinari usano un kit “ambulatoriale” per la coltura micotica, in cui il mezzo di crescita cambia colore man mano che l’agente patogeno si sviluppa. Così facendo si ottiene un’indicazione chiara della presenza dell’infezione.
- In media sono necessari 4-5 giorni affinché il fungo cresca e porti alla variazione di colore; l’esame non è però considerato completamente negativo finché non sono passate due settimane piene senza alcun segno della presenza del micete.
Tutti questi test non devono essere necessariamente eseguiti in questa sequenza, sarà il vostro veterinario a decidere il percorso da seguire.
Una volta fatta diagnosi di micosi cutanea nel cane o nel gatto in cosa consiste la terapia?
Le micosi di cane e gatto sono considerate patologie autolimitanti, dato che gli animali in buono stato di salute possono presentare guarigione spontanea.
Onde evitare però quadri clinici complicati si pattua una terapia che può essere sia locale che sistemica. I principi attivi di maggior utilizzo sono griseofulvina e derivati azolici (itraconazolo, enilconazolo, econazolo, miconazolo). La terbinafina è stata recentemente proposta come farmaco ad utilizzo sistemico (per os) in alternativa all’itraconazolo. L’approccio ottimale condiviso da molti autori si basa sulla rasatura del pelo, sull’utilizzo di terapie topiche con applicazioni bisettimanali, concomitante terapia sistemica e decontaminazione ambientale. Tuttavia, per ognuno di questi punti, le opinioni possono essere diverse. Lo scopo delle linee guida è quello di riassumere le principali opzioni terapeutiche e gli aspetti controversi della gestione delle micosi nel gatto e nel cane.
Trattamento locale della micosi cutanea nel cane e nel gatto:
- Due applicazioni settimanali di lime sulfur, enilconazolo o miconazolo/clorexidina shampoo sono raccomandati nel trattamento di micosi generalizzate nel cane e nel gatto.
- Il climbazolo e la terbinafina shampo mostrano buone possibilità d’efficacia, ma non sono ancora definitivamente raccomandati in quanto gli studi in vivo mostrano un’efficacia variabile.
- Il miconazolo shampoo è efficace ma in vivo è più efficace se combinato con la clorexidina.
- La clorexidina shampoo in monoterapia è poco efficace e non raccomandata.
- Per trattamento localizzati, il clotrimazolo, il miconazolo e l’eniconazolo sono raccomandati, anche se non come sola terapia.
Trattamento sistemico della micosi cutanea nel cane e nel gatto:
- L’itraconazolo e la terbinafina sono i farmaci più efficaci per il trattamento delle micosi.
- La Griseofulvina è efficace ma meno dell’itraconazolo o alla terbinafina.
- Ketoconazolo e fluconazolo sono tra le opzioni i meno efficaci ed il ketoconazolo ha molti effetti collaterali.
- Lufenuron non ha in vitro efficacia contro i dermatofiti, non previene o altera il decorso dell’infezione da dermatofiti, non è efficace nella terapia sistemica nè topica .
- Il vaccino antifungineo non protegge verso le successive esposizioni ma può essere utilizzato in aggiunta alla terapia.
Importante contro la micosi cutanea nel cane e nel gatto è anche la disinfezione ambientale:
Se i vostri animali sono contaminati da funghi la decontaminazione ambientale è l’obiettivo primario al fine di prevenire recidive e risultati di colture false positive.
- L’infezione solo dall’ambiente è rara – Per minimizzare la contaminazione si ritiene utile tosare il pelo dell’animale, effettuare una terapia topica e dei lavaggi di routine.
- Il confinamento dovrebbe essere usato con cura a per periodi brevi, in quanto la micosi è una malattia curabile, ma i problemi comportamentali e di socializzazione possono poi diventare importanti soprattutto nel caso di soggetti giovani e animali adottati non socializzati adeguatamente. Il Medico Veterinario deve quindi considerare il benessere animale e la sua qualità di vita, fornendo le giuste raccomandazioni.
- Il materiale infettivo può essere facilmente eliminato dall’ambiente tramite una buona disfinfezione e lavaggio.

Nella micosi cutanea nel cane e nel gatto come avviene il contagio?
Uno dei fattori principali che contribuisce all’infezione è un sistema immunitario debole. Questo vale sia per noi uomini che per gli animali. Fra noi veterinari ad esempio ci sono colleghi che prendono i funghi continuamente e chi non li prende mai anche se ugualmente esposti. Probabilmente proprio per un sistema immunitario differente. La micosi dei cani è più frequente nei cuccioli e negli esemplari anziani, anche se può colpire gli adulti immunodepressi. Gli animali stressati o che prendono determinati farmaci sono particolarmente vulnerabili. Tutto ciò è dovuto al fatto che il sistema immunitario mantiene sotto controllo le popolazioni di microrganismi che vivono sull’epidermide; se le difese immunitarie non sono in perfetta forma, il micete può proliferare senza controllo e scatenare un’infezione.
La micosi è una malattia molto contagiosa e i peli infetti caduti rappresentano il maggior veicolo di trasmissione verso gli esseri umani e gli altri animali. Una pulizia quindi accurata è quindi l’unico sistema per ridurre la carica di spore ambientali.
Prevenzione della micosi cutanea nel cane e nel gatto:
La micosi è contagiosa per gli esseri umani e gli altri animali domestici. Se sospettate che il tuo amico a quattro zampe abbia questa infezione, lava le mani con acqua e sapone dopo averlo toccato, tienilo in isolamento in modo che non entri in contatto con i bambini e gli altri animali.
Per gli adulti sani la micosi è una malattia sgradevole ma facile da curare; tuttavia, può rivelarsi molto grave per gli individui immunodepressi, come i bimbi piccoli, gli anziani, i pazienti in chemioterapia o le persone con malattie che alterano il sistema immunitario.
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