
Cari proprietari oggi abbiamo con noi la Dott.ssa Angela Ghiraldelli che ci parlerà dell’ insulinoma nel cane. La collega si occupa di medicina interna e collabora cona Amica Veterinaria per le consulenze nutrizionali e le diete casalinghe.

Cos’è l’insulinoma nel cane?
L’insulinoma è un tumore endocrino che origina dalle cellule ß del pancreas (le più numerose in questo organo) le quali secernono insulina. L’eccessiva produzione di insulina da parte di cellule ß tumorali provoca ipoglicemia (come già discusso nel precedente articolo sull’ipoglicemia nel cane). Questo tipo di tumore è poco comune nel cane; ha solitamente un comportamento maligno con presenza di metastasi (es. linfonodi regionali, fegato e omento peripancreatico) già al momento della diagnosi in quasi la metà dei soggetti.
Dove si localizza l’insulinoma?
La localizzazione più frequente è a carico dei lobi pancreatici (destro o sinistro in ugual misura) rispetto al corpo del pancreas e consiste in un tumore solitario di qualche millimetro di diametro con metastasi (qualora presenti) più voluminose. Vedremo in seguito come la localizzazione della massa può condizionare la scelta terapeutica.
Quali cani sono più colpiti?
I tumori insulino-secernenti colpiscono solitamente cani di taglia medio-grande di età adulta (9-10 anni) ma si può manifestare anche in cani più giovani o più anziani. Ad’oggi non è stata documentata una predisposizione né di razza né di sesso.

Quali sono i sintomi dell’insulinoma nel cane?
I segni clinici in cani con insulinoma sono dovuti a due meccanismi principali:
- Effetto dell’ipoglicemia sul sistema nervoso centrale = neuroglicopenia;
- Rilascio di catecolamine indotto dalla condizione di ipoglicemia.
Sintomi quali crisi convulsive, debolezza, collasso, atassia e disorientamento sono dovuti alla neuroglicopenia mentre l’eccessivo rilascio di catecolamine comporta tremori, fame e nervosismo. Solitamente i sintomi sono intermittenti grazie all’attivazione di meccanismi contro-regolatori che risolvono transitoriamente l’ipoglicemia. Esistono, anche se raramente, cani con insulinoma che al momento della diagnosi sono asintomatici.
Come si fa la diagnosi di insulinoma nel cane?
Assieme alle altre cause di ipoglicemia nel cane la ricerca di un tumore pancreatico insulino-secernente deve essere sempre presa in considerazione quando oltre all’anamnesi ed ai segni clinici compatibili con ipoglicema non si riscontrano altre anomalie laboratoristiche agli esami di routine.
La compresenza di tre criteri (triade di Whipple’s), inoltre, rende la diagnosi di insulinoma più probabile:
- il sintomo si manifesta dopo il digiuno o l’esercizio fisico;
- al momento della manifestazione clinica la glicemia è inferiore a 50 mg/dl;
- il sintomo migliora alla somministrazione di glucosio.
Tuttavia, questa triade può presentarsi in diverse cause di ipoglicemia per cui non è patognomonica di insulinoma. L’iter diagnostico, riassumendo, è quindi complesso in quanto la diagnosi di insulinoma richiede l’iniziale conferma di ipoglicemia seguita da un’inappropriata secrezione di insulina (iperinsulinemia) e l’identificazione di un nodulo/massa pancreatica (mediante diagnostica per immagini o esplorazione chirurgica).
Quale è la metodica diagnostica migliore per individuare l’insulinoma nel cane?
Non c’è una metodica diagnostica che identifichi al 100% la presenza di un eventuale insulinoma. Il consiglio è di iniziare con una metodica di screening come l’ecografia addominale che ha però una sensibilità bassa (se negativa non permette di escludere la presenza dell’insulinoma). Sia nel caso in cui l’insulinoma venga identificato all’esame ecografico che non, il secondo e necessario step diagnostico è di sottoporre il paziente a indagini più avanzate quale la tomografia computerizzata (TC). Questa permette inoltre di stadiare il paziente per la presenza di eventuali metastasi. Al giorno d’oggi è stato dimostrato come anche la risonanza magnetica (RM) possa essere utile nell’identificazione in particolare di quegli insulinomi che non vengono visualizzati neppure dall’esame TC; la tendenza, qualora il proprietario lo consenta, è quindi di affiancare la TC alla RM per ottenere la maggior sensibilità diagnostica.
Quale sono le opzioni terapeutiche in cani con insulinoma?
Una volta stabilizzato il paziente con sintomi acuti le opzioni terapeutiche a lungo termine includo:
- resezione chirurgia del tumore primario e delle metastasi (qualora presenti ed aggredibili chirurgicamente);
- terapia medica per ipoglicemia cronica;
L’approccio chirurgico è il “gold standard” terapeutico in caso di cani con una singola massa resecabile (a carico di un lobo pancreatico); in cani con masse non totalmente resecabili (massa nel corpo del pancreas) o con ovvie lesioni metastatiche la citoriduzione chirurgica (rimozione, quanto più estesa possibile, di una massa tumorale che non può essere completamente escissa) aiuta invece a ridurre la gravità dei segni clinici e rende più efficace la terapia medica. Il tempo di sopravvivenza è migliore in cani che vengono sottoposti a exeresi chirurgica totale o parziale rispetto a pazienti trattati solo con terapia medica.
In cosa consiste la chirurgia dell’insulinoma nel cane?
L’intento del chirurgo è di rimuovere più tessuto tumorale possibile includendo anche le metastasi qualora siano approcciabili chirurgicamente.
Ci possono essere complicanze post-operatorie?
Si, sono riportate complicanze post-chirurgiche e le più comuni sono:
- pancreatiti;
- iperglicemia;
Lo sviluppo di esse è direttamente correlato all’esperienza del chirurgo nel maneggiare con delicatezza il pancreas e nel recidere il tumore, alla localizzazione del tumore stesso, alla presenza o meno di metastasi funzionali e all’adeguatezza della fluidoterapia prima-durante e dopo la chirurgia.
Quando è il caso di optare per la terapia medica?
Il trattamento medico è indicato sia prima della chirurgia che dopo la chirurgia ed in tutti in quei pazienti per i quali non è possibile l’approccio chirurgico.
In cosa consiste la terapia per l’insulinoma nel cane?
La terapia consiste in una dieta specifica (pasti piccoli e frequenti che contengano carboidrati complessi e fibre), nel limitare l’esercizio fisico e nella somministrazione di glucocorticoidi quali prednisolone a 0.25-0,5 mg/ml ogni 12 ore che ha un effetto iperglicemizzante. Farmaci più specifici con azione citotossica verso le cellule ß del pancreas (Streptozocina) o che inibiscono la secrezione di insulina (Diazoxide o Somatostaina) devono essere utilizzati con cautela in quanto hanno maggior effetti collaterali.
Qual è la prognosi dell’insulinoma nel cane?
Sulla base dell’alta percentuale di malignità e di metastasi in cani con tumori insulino-secernenti la prognosi a lungo termine è da riservata a scarsa. Nel caso di approccio chirurgico lo sviluppo di ipoglicemia post-operatoria persistente rende la prognosi più sfavorevole rispetto a quella dei paziente che dopo la chirurgia risultano iperglicemici o normoglicemici.
Bhè…che dire di più! Sei stata chiara e gentilissima come sempre! Grazie infinite Angela da parte mia e di tutti i followers di Amica Veterinaria per queste preziose informazioni!
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