Cari proprietari oggi analizziamo il problema che preoccupa molti di voi e cioè la possibilità che la cagna presenti incontinenza post sterilizzazione.
L’incontinenza post sterilizzazione dipende dal tipo di intervento?
Spesso mi chiedete se il tipo di intervento (ovariectomia Vs ovaristerectomia) influenzi la comparsa o meno di incontinenza. Ebbene no! Non si osservano grosse differenze nella frequenza dell’incontinenza dopo intervento di ovariectomia (rimozione delle sole ovaie) o di ovarioisterectomia (rimozione di ovaie e utero). L’incidenza dell’incontinenza post sterilizzazione non sembra dipendere dal tipo di intervento chirurgico. L’incontinenza post sterilizzazione non dipende infatti dalla trazione esercitata sulla cervice e sullo sbocco dell’uretra come si pensava inizialmente (maggiore durante l’intervento di ovaristerectomia).
Quali sono le cause dell’incontinenza post sterilizzazione nella cagna?
La teoria che la competenza dello sfintere uretrale sia influenzato dagli ormoni sembra plausibile ma si è visto anche che somministrando ormoni derivati dagli estrogeni l’incontinenza non migliora e quindi restano dubbi al riguardo. Alcune cause dimostrate sono la posizione della vescica, che può essere più o meno all’interno del bacino o spostata in addome, e la lunghezza dell’uretra (più corta nelle femmine incontinenti) influisce sull’incontinenza urinaria. La conclusione è che probabilemente sia l’ipoestrogenismo, sia la posizione intrapelvica della vescica e l’uretra corta concorrano all’incontinenza. Nel maschio invece l’incontinenza, seppur molto più rara, dipende dalla riduzione del volume della prostata.
C’è una predisposizione di razza?
In effetti si, sono colpite soprattutto razze di media e grossa taglia. Dalla letteratura le razze più a rischio sono:
- Boxer,
- Pastore tedesco,
- Dobermann,
- Bobtail.
Inoltre sembra esserci una predisposizione in generale nelle cagne con peso corporeo superiore a 20 kg. Bisogna però considerare che le femmine di taglia grande vengono sterilizzate più frequentemente proprio perché le perdite ematiche più abbondanti durante l’estro possono infastidire maggiormente il proprietario.
L’incontinenza post sterilizzazione dipende dall’età a cui la cagna è stata sterilizzata?
Più che l’età, che di per se non influisce la presentazione dell’incontinenza post sterilizzazione è la maturità sessuale a fare la differenza! Se l’intervento infatti viene fatto prima del primo calore la percentuale di incontinenza è pari al 21%, mentre se l’intervento viene eseguito dopo il primo calore la percentuale di incontinenza scende allo 0,5-0,6%. Questo è facilmente comprensibile visto che il tono dello sfintere uretrale dipende dagli ormoni sessuali. Lo sviluppo sessuale e l’influenza ormonale ne influenza quindi la tonicità rendendo più o meno competente.
Dopo quanto tempo dalla sterilizzazione si presenta l’incontinenza?
L’inizio dell’incontinenza è variabile, può verificarsi subito dopo l’intervento fino a 9,5-10 anni più tardi. Nel 75% dei casi l’incontinenza urinaria si presenta nei primi tre anni dopo l’intervento.
Qunto può esssere grave l’incontinenza post sterilizzazione?
La frequenza dell’incontinenza varia da un minimo di 1,3% fino ad un massimo di 20,1% delle cagne sterilizzate. Di queste il 97,6% ha incontinenza esclusivamente nel sonno e solo il 2,4% è incontinente sia nel sonno che in stato di veglia.
C’è una relazione tra l’incontinenza post sterilizzazione e la coda tagliata?
Non si sa con certezza, resta un’ipotesi plausibile. Il taglio della coda può avere dei possibili effetti sul nervo uretrale e/o sulle inserzioni
dei muscoli del diaframma pelvico, che fornisce sostegno all’uretra e può contribuire all’efficienza dello sfintere uretrale.
L’incontinenza urinaria può essere legata a complicanze post operatorie?
In caso di ovarioisterectomia (che è una tecnica ormai superata e poco utilizzata) si può avere una reazione fibrosa della cervice recisa che nella maggior parte dei casi coinvolge il collo della vescica creando un’ aderenza che può influire sull’attività dello sfintere uretrale portando ad incontinenza urinaria.
Il maschio può diventare incontinente dopo la castrazione?
Anche il cane maschio può presentare incompetenza dello sfintere uretrale dopo castrazione, ma meno frequentemente rispetto alla femmina. In condizioni normali una prostata di normali dimensioni può esercitare una trazione sull’uretra, mantenendo il collo della vescica più craniale rispetto al margine del pube.
Dopo castrazione la riduzione della prostata provoca uno spostamento caudale del collo della vescica che
verrà ad assumere una posizione intrapelvica. Inoltre una prostata di normali dimensioni comprime fisiologicamente l’uretra prostatica aumentando così la resistenza uretrale al flusso dell’urina. Anche i cani maschi con incompetenza dello sfintere appartengono a razze di media e grossa taglia.
Esiste una cura per l’incontinenza urinaria post sterilizzazione?
Il trattamento delle cagne incontinenti con estrogeni è stato per alcuni anni la terapia standard. Gli estrogeni sono oggi scarsamente utilizzati, poiché vengono riconosciuti possibili effetti collaterali e possibile refrattarietà dopo una prolungata terapia.
Vengono preferite invece sostanze simpaticomimetiche che stimolano i recettori alfa del collo della vescica e dell’uretra craniale aumentando il tono dell’uretra e la chiusura dello sfintere. In particolare la fenilpropanolamina cloridrato è uno dei più sicuri alfa-agonisti per uso clinico. Essa non presenta effetti collaterali se utilizzata al dosaggio di 1-1,5 mg/kg due o tre volte al giorno per bocca mentre può provocare segni di letargia e inappetenza se somministrata a dosaggi superiori. L’efficacia della fenilpropanolamina nella femmina è intorno al 90-92%, mentre nel maschio la fenilpropanolamina benché sia la sostanza più ampiamente prescritta ha un’efficacia inferiore al 50%.
La letteratura segnala anche l’utilizzo di altri farmaci di minore importanza per l’incompetenza del meccanismo dello sfintere quali: pseudoefedrina, efedrina, ossibutinina, bromuro di emepronio. Inoltre, in alcune femmine è stata utilizzata l’agopuntura.
Intervento chirurgico per correggere l’incontinenza:
Esistono diversi interventi chirurgici per la risoluzione dell’incontinenza urinaria:
- COLPOSOSPENSIONE: sicuramente il più semplice e utilizzato. Intervento chirurgico al quale molte cagne hanno risposto bene. Il motivo principale per il quale la colposospensione risolve frequentemente l’incontinenza urinaria è la ricollocazione del collo della vescica in posizione intra-addominale. Si osserva infatti che tirando la vagina cranialmente si ottiene uno spostamento del collo della vescica nella stessa direzione. La vagina viene tirata cranialmente e fissata con due suture in nailon al tendine prepubico. Tali suture eseguite su ogni lato dell’uretra prossimale devono permettere alla stessa di muoversi liberamente tra vagina e pube evitando qualsiasi tipo di compressione. Anche nel cane maschio può essere eseguito un intervento simile che ha l’obiettivo di spostare in posizione craniale il collo della vescica.
- CISTOURETROPESSI
- PROTESI SFINTERICHE
- ATOPA (autotrapianto di tessuto ovarico in un organo in connessione con il circolo della vena porta)
- INIEZIONE DI TEFLON
- INIEZIONE DI COLLAGENE
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