Cari proprietari oggi non affrontiamo una malattia ma un sintomo che può nascondere ben tre patologie diverse:  la guancia gonfia nel cane.

 

 

Cosa intendo per guancia gonfia?

Questo sintomo non lo trovate sui libri di testo, non è un termine medico ma mi sembrava adatto per farvi capire il concetto. Se non lo avete visto o vissuto su un vostro cane probabilmente non capite di cosa sto parlando. Capita a volte che la regione della guancia, dallo zigomo alla regione sotto mandibolare si gonfi. Il cane ovviamente assume un aspetto asimmetrico e accarezzandolo vi accorgerete subito che qualcosa non va.

 

 

Cosa dovete fare se notate la guancia gonfia del vostro cane?

Andare dal veterinario è la cosa più ovvia ma voglio spiegarvi cosa vi aspetta e quali sono le possibilità che avete davanti. La visita clinica a un veterinario può dire molto, un proprietario invece difficilmente potrà percepire le differenze di consistenza del gonfiore.

Quali sono le possibili patologie che si nascondono dietro la guancia gonfia?

Per farla breve esistono tre possibilità:

  • il mucocele o sialocele della parotide o delle altre ghiandole salivari
  • un ascesso da forasacco o da bastoncino.
  • un tumore.

Cercherò di spiegarvi brevemente le tre possibilità e le strade percorribili.

guancia gonfia

Sialocele (è lo stesso cane della foto di copertina)

Che cos’è il sialocele o mucocele ?

Come potete immaginare il cane è dotato di grandi ghiandole salivari.

Quando per un trauma o un’infiammazione il dotto della ghiandola si occlude la ghiandola incomincia a gonfiarsi per l’accumularsi della saliva al suo interno. Il sialocele quindi non è altro che un accumulo di saliva all’interno della ghiandola che la produce. Alcune ghiandole come la sottolinguale creano questa sacca verso l’interno del cavo orale e quindi non sono visibili all’esterno.  Sono asintomatiche finchè non diventano talmente grandi da dare problemi alla deglutizione e alla respirazione. Per quanto riguarda invece il sialocele della ghiandola parotide e della ghiandola mandibolare il gonfiore si nota all’esterno e diventano delle masse turgide occupanti spazio che possono dare dolore al cane sia alla palpazione che alla masticazione.

anatomia della guancia del cane

Anatomia delle ghiandole salivari nel cane.

In questo video potete vedere un sialocele interno alla cavità orale:

Se la guancia è gonfia però può essere anche un ascesso…

La guancia del cane è spesso sede di ascessi.  In questo caso il gonfiore è caldo e dolente al tatto. Inizialmente l’ascesso è duro poi piano piano con la formazione di pus all’interno diventa a contenuto liquido finchè la pelle non si rompe e fistolizza all’esterno. Se nel gatto gli ascessi in questa zona sono quasi sempre causati da morsi di altri gatti nel cane le cause sono solitamente due:

  • forasacco: ho scritto un articolo intero sui forasacchi e di come riescano a infilarsi e creare grossi danni ovunque. La guancia non fa eccezione. Possono penetrare dall’interno della bocca ma anche dalle pieghe della pelle soprattutto quando i cani hanno l’abitudine di rotolarsi e sfregarsi nell’erba.
  • Danno  da bastoncino: Stick injury in inglese. Avete presente quando il cane corre e saltella felice dietro un bastone che gli avete lanciato? Oppure come invece di afferrarlo a metà lo afferra in punta e si mette a correre. A volte può capitare che correndo il bastone tocchi terra e che rimbalzando all’indietro si conficchi in gola al cane. Il danno da bastoncino è ampiamente documentato. Le lesioni sono in gola, nella guancia fino ad arrivare all’ ingresso dell’esofago. Solitamente la punta del bastoncino si spezza all’interno del tessuto trafitto e lì rimane. Il cane appena accaduto il fatto può sanguinare un po’ ma poi tutto nell’immediato si risolve e sembra stare bene. Purtroppo però il pezzettino di legno rimasto conficcato in bocca o in gola contiene batteri che con il passare dei giorni portano alla formazione di grandi ascessi. Il bastoncino a volte è così in profondità o vicino a grossi vasi e nervi che non è affatto semplice rimuoverlo chirurgicamente.
guancia gonfia

Ascesso da forasacco in un labrador.

L’ultima possibilità nascosta dietro la guancia gonfia è il tumore.

Esistono tantissimi tipi di tumori diversi che possono crescere in questa zona. Non starò ad elencarveli tutti in questa sede. La cosa che differenzia il tumore dal sialocele e dall’ascesso è la crescita più lenta, raramente provocano dolore e non hanno nessuna risposta a terapie antibiotiche e antinfiammatorie. La certezza però non c’è finchè non si fa diagnosi.

 

Tornando a noi se il vostro cane dovesse avere una guancia gonfia come si fa diagnosi?

Se siete miei assidui lettori già lo sapete. La regola d’oro è pungere tutto! La citologia può dare una grossa mano in questo caso. Potrà evidenziare cellule tumorali, saliva nel caso del sialocele o pus nel caso dell’ascesso.

Subito dopo la citologia o in contemporanea è consigliato fare un’ecografia della parte. L’ascesso si presenterà come una cavità liquida, il sialocele potrebbe presentarsi come tante piccole lacune (piene di saliva a causa della ghiandola ingrossata) e anche nel caso di un tumore l’ecografia può aiutare. Inoltre la citologia ecoguidata è più affidabile perché si vede quello che si punge cercando di campionare le parti più significative.

Attenzione: le terapie antibiotiche alla cieca non andrebbero mai tentate perché nel caso dell’ascesso probabilmente si sgonfierà per poi recidivare subito dopo la sospensione dell’antibiotico. In questi casi la citologia potrebbe non essere così chiara o diagnostica. In corso di terapia antibiotica l’ecografia potrebbe non vedere il corpo estraneo e falsare quindi la diagnosi.

 

 

A questo punto come si procede?

  • Se è un ascesso da forasacco non si fa terapia antibiotica o la si sospende e si aspetta che si rigonfi per poi andare a cercare di rimuovere il forasacco per via ecoguidata. Una volta che si rimuove il corpo estraneo la guarigione è repentina.

  • Nel danno da bastoncino le cose si complicano. Essendo un trauma interno il bastoncino spesso è molto profondo e difficilmente visibile e ancor più difficile da rimuovere per via ecoguidata. In alcuni casi si rende necessaria una tac e una vera e propria chirurgia a seguire.
  • Se è un sialocele la terapia antinfiammatoria funziona solo in un 25% dei casi. La terapia elettiva è quella chirurgica. Devo avvertirvi che non è una chirurgia semplice. Soprattutto asportare la parotide non è una passeggiata. Considerate che in questa zona passano nervi e vasi importantissimi. Vi consiglio di affidarvi a un chirurgo esperto e per quanto riguarda il controllo del dolore postoperatorio si ottengono degli ottimi risultati con il posizionamento di un catetere multiforo con elastomero (per saperne di più leggete l’articolo sul controllo del dolore).
  • Se invece è un tumore sarà l’oncologo a guidarvi nella stadiazione, si farà la tac, si valuterà l’operabilità o meno. Ogni tumore è un caso a sé purtroppo quindi non posso darvi informazioni più specifiche.

 

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