
Cari proprietari oggi parleremo di un argomento che fa sorgere sempre tante domande a tutti gli amanti dei nostri amici felini: la gatta in calore!
Cosa significa l’espressione “la gatta è in calore”?
Che cosa s’intende quando si dice che “una gatta è in calore”?
Per “Calore” o “Estro” si intende il periodo della recettività sessuale, il periodo cioè in cui la gatta è pronta ad accoppiarsi ed accetta il maschio. Il calore indica la fertilità della micia e quindi la possibilità di rimanere gravida.
Quando la gatta va in calore per la prima volta?
Il primo calore si verifica con il raggiungimento della maturità sessuale e cioè al momento della pubertà, ovvero quando le ovaie sono in grado di rispondere efficacemente alla fisiologica stimolazione ormonale. Nella gatta il primo calore si verifica in genere tra i 6 e i 9 mesi di età, ma questo può variare in base ad alcuni fattori.
Quali sono i fattori che influenzano il calore nella gatta?
Ci sono diversi fattori che possono influenzare l’entrata in calore:
- La luce solare: Ebbene sì, la stimolazione ormonale è sensibile alla luce solare. La gatta di solito fa il primo calore nei mesi primaverili-estivi, quando ci sono più ore di luce. La “bella stagione” va ad incidere significativamente sul fatto che il primo calore possa essere prematuro o ritardato. Quindi, in base alla propria data di nascita, qualche micia andrà in calore prima dei 6 mesi di età, qualcun’altra può arrivare anche ai 12 mesi.
- La lunghezza del pelo: le gatte a pelo lungo hanno il primo calore più ritardato rispetto alle gatte a pelo corto.
- L’ambiente: La comparsa del primo calore può variare anche in base all’ambiente in cui vivono, ai fattori psicologici e anche alla durata di esposizione alla luce artificiale.
- La razza: alcune razze soprattutto di taglie giganti entrano in calore più tardivamente.
- Il raggiungimento dei 3/4 circa del peso che la micia avrà da adulta. Va da sé che gatte con buona disponibilità di cibo faranno il primo calore in un’età più precoce rispetto a quelle randagie che riescono ad alimentarsi più sporadicamente.

La gatta va in calore tutto l’anno?
La gatta è considerata un animale “poliestrale stagionale”. Ciò significa che presenta più calori (di fila, se non rimane gravida) che si manifestano, nel nostro emisfero, tra la primavera e l’autunno, cioè nei periodi dell’anno in cui le giornate si fanno più lunghe. Può succedere però che alcune gatte che vivono solo in casa presentino calori durante tutto l’anno, perché ben alimentate e sottoposte a luce artificiale continua.
Ogni quanto la gatta va in calore?
Una gatta intera (non sterilizzata) va in calore ogni 15-21 giorni circa, eccetto nei mesi invernali o in caso di gravidanza.
Quanto dura un singolo calore?
Il calore (estro) ha una durata di circa 2-4 giorni (se avviene l’ accoppiamento) o di 6-10 giorni (se non vi è accoppiamento). In questo periodo vi è la completa disponibilità della femmina ad accoppiarsi.

Come mi accorgo che la mia gatta è in calore? Quali sono i sintomi?
Durante il calore, la gatta:
- Perde l’appetito e mostra segni di nervosismo
- Tende ad urinare frequentemente (nell’urina della gatta in estro ci sono delle sostanze chiamate “feromoni” che una volta annusate dal maschio, lanciano un chiaro segnale di richiamo)
- Miagola continuamente (per richiamare il maschio)
- Inarca la schiena molto spesso, soprattutto se accarezzata
- Tende a spostare la coda di lato (per far vedere i genitali)
- Si struscia più del solito contro pavimento, persone, oggetti ed altri animali con cui vive abitualmente, facendo fusa di continuo
- Cerca di scappare e trattenerla in casa diventa un problema: deve andare alla ricerca del partner!
- È disposta all’accoppiamento (cosa che nei 2-3 giorni che precedono l’estro non avviene, anzi! Nel “proestro” infatti la gatta attrae il maschio ma non si lascia montare, arrivando addirittura ad essere aggressiva nei confronti di quest’ultimo. E nel periodo che intercorre tra un calore e l’altro la femmina non è recettiva sessualmente e rifiuta il maschio.
Perde sangue come avviene nella cagna in calore?
No, la gatta non mostra né gonfiore né sanguinamento della vulva, come invece avviene nella cagna. Al massimo può manifestare spotting (lievi perdite rosate) miste ad altri umori.
Durante il calore nella gatta avviene l’ovulazione?
No, nella gatta l’ovulazione è indotta dal coito, è cioè conseguente alla penetrazione del maschio. Il pene, una volta entrato in vagina va a stimolare dei recettori tattili presenti nell’organo femminile. Si verificano allora diversi processi biologici che permettono la produzione e il rilascio degli ormoni necessari al verificarsi dell’ ovulazione.
La gatta soffre durante il calore?
Sebbene molti proprietari a volte si preoccupino per la propria micia, vedendola molto più affettuosa del solito, non interessata al cibo e notevolmente più rumorosa (visto i miagolii intensi, che talvolta possono sembrare imploranti), non bisogna allarmarsi! È vero che può risultare irrequieta e agitata, soprattutto se non avviene l’ accoppiamento, ma questo periodo fisiologico non è accompagnato da dolore.
Cosa fare per alleviare il suo stress?
Alcuni stratagemmi possono essere utili:
- Si può innanzitutto dedicarle più tempo del solito, giocando con lei e facendole molte più coccole .
- Si può posizionare una borsa d’acqua calda nella sua cuccetta o nel luogo in cui preferisce coricarsi e rilassarsi: il tepore emanato aiuterà a tranquillizzarla.
- se non vogliamo incorrere in gravidanze indesiderate, si può optare per la sterilizzazione. Ricordatevi che la sterilizzazione serve anche per prevenire altre malattie molto frequenti nella gatta come infezioni uterine, malattie sessualmente trasmissibili, cisti ovariche e tumori ovarici e i tumori mammari, molto frequenti e aggressivi nelle gatte anziane e intere.
- Esistono poi dei preparati fitoterapici che possono aiutarla ad alleviare questo momento particolare e viverlo più serenamente. Si possono usare anche dei diffusori per ambienti contenenti feromoni felini specifici per alleviare lo stress ( i feromoni sono sostanze volatili naturali, impercettibili e innocue per gli umani, che i nostri amici a quattro zampe utilizzano per comunicare tra di loro). È sempre opportuno però consultare il proprio veterinario di fiducia per l’utilizzo corretto di questi presidi.
Per calmare la gatta in calore si può ricorrere alla stimolazione meccanica della vagina?
No, è sconsigliato. Si sente spesso di proprietari o allevatori che cercando di mimare l’azione del gatto maschio, tentano di accorciare il periodo del calore della gatta, con l’intento di volerla calmare. Ricordiamo infatti che se vi è accoppiamento, il calore dura massimo 4 giorni, invece che 6-10 giorni. L’uso però improprio di strumenti come termometri o bacchette di legno possono creare traumatismi importanti nella micia. Sono pratiche obsolete che si facevano un tempo, a fin di bene magari, ma pericolose per la salute della gatta, se oltretutto consideriamo la possibilità che utilizzando questi strumenti, la micia possa incorrere in una gravidanza isterica. Andando cioè a stimolare meccanicamente la vagina, si induce l’ovulazione, a cui non seguirà però la fecondazione, rendendo possibile una gravidanza isterica, motivo questo di profondo stress per la nostra micia.
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