Oggi apre le danze di questa nuova rubrica “Parla lo specialista“ la Dott.ssa Paola Valenti specialista riconosciuta in oncologia, che lavora in Italia alla Clinica Veterinaria Malpensa (Varese) e all’Ospedale Veterinario dei Portoni Rossi (Bologna) e oggi ci parlerà di elettrochemioterapia in veterinaria.
Cara collega qual è l’argomento che hai scelto per noi?
“Oggi voglio parlarvi di una nuova tecnica all’avanguardia nel trattamento dei tumori: l’elettrochemioterapia!”
Che cos’è l’elettrochemioterapia?
“L’elettrochemioterapia (ECT) è una modalità di trattamento dei tumori che si basa sull’applicazione locale di impulsi elettrici che rendono transitoriamente permeabile la membrana cellulare del tumore, consentendo così il trasporto di chemioterapici all’interno della cellula in quantità superiori a quelle raggiunte in assenza dell’impulso elettrico, aumentando quindi l’efficacia del farmaco a livello locale”.
Quindi nell’elettrochemioterapia si deve comunque utilizzare anche un chemioterapico per via endovenosa?
Si, poco prima di applicare gli impulsi elettrici si somministra il chemioterapico in vena affinchè possa poi entrare nelle cellule. La cosa importante da capire è che con questa tecnica si impiegano dosi più basse di chemioterapici rispetto ai protocolli standard e gli effetti collaterali sistemici sul paziente risultano assenti.
L’elettrochemioterapia si può usare su tutti i tumori?
Non tutti ma molti…
L’ elettrochemioterapia vede come campi di applicazione i seguenti tumori:
- Sarcomi dei tessuti molli del cane e del gatto, asportati con margini infiltrati o non asportabili chirurgicamente;
- Melanomi cutanei e del cavo orale;
- Carcinomi cutanei del cane e del gatto asportati con margini infiltrati o non asportabili chirurgicamente;
- Carcinomi squamocellulari della cute del gatto (palpebre, piano nasale);
- Mastocitomi asportati con margini infiltrati;
- Tumori perianali.
Come sapete bene la diagnosi corretta del tumore e la stadiazione sono sempre la base da cui partire in oncologia. Quindi prima di pensare a questa terapia dovete conoscere esattamente che tumore è quello del vostro amico a quattrozampe.

Carcinoma prepuziale prima del trattamento.
Come viene effettuata l’ elettrochemioterapia?
Il paziente viene sottoposto a una breve anestesia (l’applicazione degli impulsi dura meno di 5 minuti) in quanto il paziente deve rimanere immobile (cosa impossibile se sentisse una scarica elettrica sulla cute) e non percepire il fastidio provocato dall’impulso elettrico.
Quante sedute di elettrochemioterapia si devono fare e in quanto tempo?
Il trattamento può essere ripetuto nel corso di settimane o mesi per ottenere la regressione o stabilizzazione clinica delle lesioni presenti. Il numero di trattamenti dipende dal tipo tumorale e dagli obiettivi che si vogliono raggiungere (cura o palliazione).

Carcinoma prepuziale dopo due trattamenti con elettrochemioterapia.
Quali sono i risultati dell’elettrochemioterapia? Quanto aumenta la prospettiva di vita? Ci sono possibilità di guarigione o è una cura palliativa?
Ci sono alcuni tumori che possono essere guariti con questo tipo di terapia, mentre in altri casi si tratterà solamente di una cura palliativa. Il vostro oncologo di fiducia, una volta raccolte tutte le informazioni, sarà in grado di dirvi quali saranno le possibilità concrete per il vostro animale.
Quanto costa un trattamento di elettrochemioterapia?
Il costo del trattamento varia in funzione del numero di sedute necessarie per ottenere un buon risultato, si può perciò andare da protocolli relativamente poco costosi (spesa inferiore ai 1000 euro) a protocolli leggermente più impegnativi.
Bhè…che dire di più! Sei stata chiara e gentilissima come sempre! Grazie infinite Paola da parte mia e di tutti i followers di Amica Veterinaria per queste preziose informazioni!
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Articolo ben fatto e chiaro la mia beagle di 13 anni ha una piccolissima massa molto mobileve dal vostro articolo mi sono convinta che è un piccolo lipoma. Dopo Natale faremo controllino dal veterinario.