
Cari proprietari, oggi vi parlo dell’unica razza canina che ha preso il nome da colui che per primo l’ha selezionata e allevata: il Dobermann. Parliamo di una razza che in Italia è mediamente diffusa, come si evince dalle iscrizioni ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) suddivise nelle due diverse varietà di colore: nero-focato e marrone-focato. Il colore nero-focato è certamente il più diffuso tanto che le iscrizioni nel 2011 erano già 1188, mentre nello stesso anno il marrone-focato raggiungeva soltanto le 298 iscrizioni. Il trend altalenante negli anni ha portato il nero-focato a chiudere il 2020 con 956 iscrizioni ed il marrone-focato con 221.

Qual è lo standard di razza del Dobermann?
La carta d’identità del Dobermann per quanto riguarda l’aspetto fisico si può riassumere così:
- Peso: 40 – 45 kg (maschio) e 32 – 35 kg (femmina);
- Altezza: 66 – 72 cm (maschio) e 61 – 68 cm (femmina);
- Standard ENCI/FCI: Gruppo 2: Cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi e cani da montagna e Bovari Svizzeri.
- Vita media: 10-13 anni.
Il Dobermann è un cane considerato di taglia medio-grande, molto forte, vivace e sempre pronto all’azione. Non esistono taglie differenti di Dobermann, spesso lo si confonde il Pinscher con un Dobermann in miniatura ma sono due razze distinte. Il Dobermann è un cane definito “quadrato”, cioè inscrivibile in un quadrato perfetto in cui l’altezza al garrese corrisponde alla sua lunghezza.
Com’è il pelo?
Questa razza presenta un tipo di pelo particolare, molto fitto e corto e molto lucido, che riveste la pelle e che al tatto risulta morbido e setoso. È una delle razze che non presentano sottopelo e questo si abbina con il fatto che, tranne i mesi di muta, non ha una grande perdita di pelo. L’esigua lunghezza, la compattezza e l’omogeneità non differiscono in nessuna parte del corpo, nemmeno sulla sottile e lunga coda, che spesso tende ad arricciarsi.
Di che colore è?
Secondo quanto stabilito dallo standard FCI, il mantello del Dobermann può essere soltanto di due varietà: Nero focato e Marrone focato. Le parti che presentano le sfumature focate, di color ruggine, sono ben distinte e generalmente sono sul muso, sotto forma di macchie definite, sugli occhi, sul petto, sulla parte interna delle zampe e in vari altri punti. Esistono anche esemplari di altri colori, ma le varietà Blu focato, Isabella, Albino e Bianco non sono ammesse dallo Standard FCI.

Di che colore è il tartufo?
Il tartufo (naso) del Dobermann è abbastanza grande con narici aperte, in linea con il muso. Il suo colore rispetta quello del mantello ovvero nero nei soggetti neri e marrone in quelli di colore marrone, non tenendo conto delle sfumature focate.
Quali sono le caratteristiche del Dobermann?
Il Dobermann è un cane dall’aspetto nobile e fiero, molto muscoloso, robusto, forte, attivo e ben determinato. Nell’andatura appare molto elegante e volitivo ed il suo penetrante sguardo è profondo e austero. Questo quando è stato cresciuto in modo equilibrato. Nell’immaginario collettivo è un temibile cane da guardia e difesa. Ad oggi però spesso incontriamo Dobermann che malgestiti e cresciuti, sono incontenibili, paurosi, ansiosi e che per nulla ricordano questa idea di Dobermann che tutti abbiamo. Non c’è nulla di più diverso dal mito che ci hanno inculcato del Dobermann con il collare con le borchie appuntite lasciato a far la guardia di notte negli sfasciacarrozze. In realtà il Dobermann vive in simbiosi con il suo proprietario, tendenzialmente predilige un componente della famiglia a cui si lega e da cui non sopporta di essere separato. Una certezza che abbiamo noi veterinari è che se ricoveriamo in gabbia un Dobermann in clinica questo piangerà disperato per tutto il tempo. La difesa di coloro che ama sarebbe la sua vera attitudine sportiva e se ben addestrato la svolge con molta determinazione. Le sue orecchie in realtà sono pendule e non dritte e a punta come decenni di chirurgia estetica su questa razza ci ha impresso nella mente. Purtroppo esiste ancora la terribile consuetudine di tagliare le orecchie e la coda a questi cani per dare loro un aspetto più aggressivo e perché la coda, così sottile e lunga è considerata brutta, ricordiamo che in Italia è vietato tagliare orecchie e coda ai cani per fini estetici. Ve ne parlo in questo link. Il Dobermann al naturale assomiglia a un dolce segugio, è sensibile, mite, quasi a disagio nel dover passare alle vie di fatto. Per decenni non lo abbiamo compreso per ciò che è realmente e ci siamo ostinati a volerlo trasformare un un temibile cane da guardia. Ha inoltre dei bellissimi occhi a mandorla molto espressivi. Una delle caratteristiche che lo contraddistinguono e che spesso gli vengono imputate sono le sue eccessive irruenza ed esuberanza ma la sua attenzione al proprietario lo rende molto facilmente addestrabile. Il Dobermann soffre molto il freddo perché non presenta sottopelo di protezione ed è quindi uno di quei cani ai quali serve il cappotto d’inverno, non per sciccheria ma per necessità.

La storia del Dobermann:
La razza Dobermann prende il nome da colui che per primo l’ha selezionata e allevata ovvero Friedrich Louis Dobermann che, a metà del 1800, ad Apolda in Germania, viveva facendo vari lavori che all’epoca erano considerati anche pericolosi come l’esattore delle tasse e il messo comunale. Proprio come impiegato municipale, aveva anche il compito di accalappiacani. Era un amante dei cani e frequentava anche le mostre canine dove ammirava animali in cui spiccavano le migliori qualità della loro razza. Con questi presupposti, e probabilmente grazie alle sue esigenze di difesa personale, scelse di dedicarsi alla selezione di cani adatti alla difesa che avessero un’assoluta fedeltà al padrone e un coraggio estremo. L’intento era quello di impiegare questi animali come cani da guardia e protezione di persone e proprietà, e per questo dovevano essere fortemente determinati e audaci principalmente nei confronti di qualsiasi sconosciuto che non avrebbe dovuto avere scampo se si fosse avvicinato al padrone o alla sua casa. Si pensa che la prima razza utilizzata da Dobermann sia stata un Pinscher, a cui seguirono nel tempo molti incroci come quello con un cane pastore proveniente dalla Turingia, che aveva un mantello nero focato, ma anche con un Levriero Greyhound, un Beauceron, un Alano blu e un Weimaraner. Da questi incroci discende probabilmente anche la razza dei Rottweiler. Le attitudini della nuova razza Dobermann, una volta stabilizzata, furono apprezzate anche dalla polizia tanto da avere già nei primi anni del 1900 il riconoscimento ufficiale come cane della polizia o più semplicemente “cane poliziotto”. Nel 1898, esattamente quattro anni dopo la morte di Dobermann, la razza ebbe il riconoscimento ufficiale. In seguito molti eserciti lo utilizzarono come portaordini, cane da soccorso e da guardia per i prigionieri. Ancora oggi è considerato un tenace ed instancabile cane da soccorso ed è utilizzato anche per la ricerca dei dispersi, per la scoperta di ordigni esplosivi e di stupefacenti e come cane da difesa.
Com’è il carattere del Dobermann?
Il Dobermann è un cane sensibile, affettuoso e intelligente, molto legato alla famiglia. Ha sicuramente alcune caratteristiche tipiche dei cani c.d. “da difesa” ovvero una certa reattività agli stimoli. Risponde molto bene alle fasi di educazione fin da cucciolo ed esegue con grande slancio tutto quanto richiesto dal padrone. Molto coraggioso e soprattutto molto attento, è proprio con queste attitudini che tende a intervenire per difendere la sua famiglia da ciò che considera come un pericolo, che sia reale o meno. Soprattutto nei confronti degli estranei si mostra molto vigile e diffidente, fintanto che non ne comprende appieno l’accettazione da parte del padrone. Tende a scegliere all’interno della famiglia una persona di riferimento. Se ben educato fin da cucciolo, è un cane audace, ma molto affettuoso ed obbediente. Il Dobermann assorbe molto bene le attitudini e i movimenti del padrone a cui presta molta attenzione, che siano esse più o meno positive. Ecco che la comunicazione non verbale che avrete nei suoi confronti è importante e davanti a un proprietario che manda segnali contradditori il Dobermann potrebbe andare in confusione e ansia. Il consiglio è quindi di farsi seguire da un professionista dell’addestramento se si sceglie una razza come questa e di farlo anche se si è esperti nella gestione di altre razze di cani.
Il Dobermann è un cane adatto ai bambini?
Il Dobermann si sente parte della famiglia che tende a proteggere sempre. In particolare nei confronti dei bambini è dolcissimo e loro ricambiano il suo affetto con grandi effusioni e coinvolgendolo nei loro giochi, sapendo che possono sempre contare su di lui. Anche se addestrato fin da cucciolo e correttamente inserito nel suo ambiente, non bisogna mai dimenticare che la sua indole è quella di un cane da difesa e dunque è sempre auspicabile la presenza di un adulto quando il cane gioca con i più piccoli. In particolare è importante anche fare attenzione all’istinto di difesa che il Dobermann sviluppa nei confronti dei “cuccioli” della famiglia perché tende a diventare aggressivo nel tentativo di difenderli anche da un banale rimprovero da parte di un genitore. Il rapporto con il Dobermann deve essere correttamente costruito e gestito con attenzione.

Soffre di malattie particolari?
Il Dobermann, nonostante l’aspetto robusto soffre di molte patologie gravi e anche frequenti all’interno della razza, le più comuni, che sono una vera e propria piaga sono:
- la cardiomiopatia dilatativa ( l’incidenza di questa patologia è sopra al 60% all’interno della razza)
- la sindrome di Wobbler (anche questa molto comune)
Come se non bastassero queste due enormi sfortune abbiamo altre patologie meno frequenti come:
- Patologie Dermatologiche (Pemfigo foliaceo, Alopecia stagionale, Seborrea, Ittiosi, Displasia follicolare, Depigmentazione nasale e della mucosa, Displasia follicolare, Vitiligine, Piodermite)
- Torsione gastrica,
- Shunt porto-sistemico
- Malattia di Von Willebrand;
- Displasia del gomito,
- Displasia dell’anca,
- Entropion,
- Atrofia progressiva della retina,
- Una predisposizione a questi tumori : Melanoma, Lipoma, Fibrosarcoma, Istiocitoma, Emangiosarcoma,
- Ernia cervicale,
- Ipotiroidismo,
- Igroma o borsite
- Rottura del legamento crociato

Curiosità:
- Molti pregiudizi nei confronti di questo elegante e maestoso animale sono derivati in passato dal fatto che fosse considerato un cane troppo aggressivo a causa della sua eccessiva reattività. Addirittura negli anni Novanta del Novecento molti sostenevano che il carattere piuttosto impulsivo e violento del Dobermann dipendesse dal fatto che, dopo i sette anni, la calotta cranica non crescesse di pari passo con il suo cervello, creandogli in tal modo una sofferenza che lo portava alla pazzia e dunque a diventare pericoloso. Una credenza questa senza alcun fondamento scientifico se non la maggior predisposizione di questa razza allo sviluppo di tumore cerebrale.
- I Marine statunitensi soprannominarono il Dobermann “devil dog”, per come appariva quando subiva, purtroppo, il taglio delle orecchie e della coda.
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