Cari proprietari oggi voglio parlarvi della discospondilite nel cane, ne approfitto visto che proprio in questo periodo ho un paziente con questa patologia che probabilmente avrete visto nelle storie di Istagram e sulla pagina Facebook.
Che cos’è la discospondilite nel cane?
La discospondilite nel cane è una patologia abbastanza frequente mentre nel gatto è rarissima. Con il termine discospondilite si indica è un infezione del disco intervertebrale e dei corpi vertebrali vicini. La discospondilite è quindi un focolaio batterico (nel 90% dei casi) o fungino. I batteri arrivano per via ematogena (dal sangue) da un’infezione pregressa in un altro sito, ad esempio un morso, una chirurgia, un’otite interna, una prostatite, una piometra, ecc. Può favorire l’insorgenza di discospondilite un momentaneo stato immunodepressivo dell’animale.
Colpisce una qualunque vertebra ma lo spazio L7-S1 (tratto lombosacrale) è il più frequente. Spesso si hanno anche più focolai di discospondilite con più vertebre coinvolte sempre a causa per via ematogena dei batteri. Più raramente insieme alla discospondilite abbiamo focolai di osteomielite (infezione nelle ossa lunghe come femore, omero, radio, ulna ecc…)
Quali sono i sintomi della discospondilite nel cane?
La discospondilite ha dei sintomi molto tipici anzi uno in particolare, il dolore! Se il vostro cane presenta un dolore allucinante con urla e guaiti spontanei ad eccessi ogni volta che si muove siete molto probabilmente davanti a una discospondilite. Credo che non esista dolore più grande per un cane e al proprietario sembrerà letteralmente che il proprio cane in alcuni momenti impazzisca dal dolore. Attenzione che in questi casi anche il cane più buono del mondo potrà mordervi. Di pari passo al dolore abbiamo un cane che eviterà di muoversi, faticherà ad alzarsi e a camminare, zoppicherà con gli arti posteriori. L’atrofia dei muscoli delle gambe incomincerà rapidamente e l’appetito sarà sempre più scarso. Questo all’inizio, poi ovviamente più il focolaio si espande più potrà a coinvolgere il midollo spinale con forme di paresi o paralisi.
Cosa potete fare voi proprietari?
Ovviamente il consiglio è alle prime manifestazioni di dolore di portare il cane dal veterinario. Muovete il vostro cane con la museruola e sollevatelo e appoggiatelo in macchina delicatamente cercando di non far fare movimenti alla schiena. L’ideale è improvvisare una barella con un’asse di legno per caricarlo in macchina.
Cosa farà il veterinario?
Come vi ho detto prima i sintomi sono talmente caratteristici che il sospetto di discospondilite va subito confermato con studio radiografico in sedazione e se lo studio radiografico conferma il sospetto di discospodilite si prosegue l’iter diagnostico con la TAC per una diagnosi definitiva e per vedere se ci sono altri focolai. La diagnosi precoce è indispensabile. Di seguito si fanno esami culturali sul sangue per cercare di identificare il batterio responsabile. Purtroppo per l’emocultura ci vogliono giorni e intanto bisogna cominciare una terapia antibiotica d’attacco.
Come sarà il decorso della discospondilite nel cane?
Punto primo armatevi di pazienza, ci vogliono almeno due mesi per uscire da una discospondilite, salvo complicazioni. Il cane dovrà restare ricoverato per molti giorni inizialmente per il controllo del dolore (che prevede solitamente infusione in vena di lidocaina e ketamina più metadone) e per la terapia antibiotica (solitamente 2 o 3 antibiotici) e antinfiammmatoria. Un vero cocktail di farmaci molto pesanti ma che sono indispensabili. La terapia antibiotica durerà almeno due mesi e prima di sospenderla si fa il controllo radiografico o meglio ancora una tac di controllo.
Il riposo sarà assoluto per le prime 4-6 settimane e con l’ausilio di fisioterapia passiva si cercherà di evitare l’atrofia muscolare. Dopodichè si incomincerà con una fisioterapia un pò più consistente, sopratutto quando il cane sarà di nuovo in grado di camminare senza troppo dolore.
Quali possono essere le complicazioni?
A volte la situazione si complica ulteriormente con la frattura patologica delle vertebre colpite o la lussazione vertebrale. In questi casi si potrebbe dover intervenire chirurgicamente per stabilizzare la colonna vertebrale con viti e cemento (chirurgico ovviamente) e con un’infezione sottostante i rischi di un insuccesso sono alti.
Inoltre nei cani di taglia gigante la movimetazione del paziente diventa particolarmente complicata con la possibiltà di avere piaghe da decubito secondarie.
Quando tornerà a casa?
Il consiglio è di tenere il paziente ricoverato finchè non è autosufficiente nella deambulazione. Spesso per motivi di costi elevati vengono dimessi prima con un grosso lavoro assistenziale da parte del proprietario. Importante ovviamente è che la terapia antibiotica venga continuata senza interruzioni anche a casa e che un fisioterapista insegni al proprietario come comportarsi per aiutare il proprio cane a recuperare i movimenti.
Quindi cari proprietari armatevi di tantissima pazienza di fronte a questa patologia, sembra un percorso infinito ma alla fine il cane nella stragrande maggioranza dei casi recupera perfettamente e resterà solo un brutto ricordo.
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Articolo molto utile, specie nella parte “armatevi di pazienza”, sante parole, all’inizio sarà tutto difficile e strano, hai sempre paura di sbagliare o di non capire le esigente del nostro amato cane. Al punto che litigherete per come mettere la ciotola dell’acqua. Il mio cane, finalmente sta guarendo da una discospondilite batterica e fungina. Cominciamo alle 8 del mattino con un protettore gastrico e poi durante il giorno tre tipi di antibiotici, antidolorifico e antifungino.
Premesso che ancora dopo due mesi di malattia, curata inizialmente sono con antibiotici e antidolorifici, , tramite l’esame delle urine e l’emocoltura non avevamo nessun dato batterico o fungino. Insomma dopo tre mesi il nostro pastore tedesco di 3 anni, finalmente mangia con appetito , i valori dei globuli bianchi e glucosio sono rientrati insieme a tutti gli altri e oggi sta riprendendo a camminare dopo 3 sedute di fisioterapia. In tutto questo devo precisare che per fortuna abbiamo la possibilità di curarlo, perché oltre a tanto amore e pazienza, ci vogliono tanti soldi, ecco perché molti cani non possono essere curati.
Grazie in bocca a lupo
Purtroppo anche il mio cane è stato colpito da questa malattia a seguito di un intervento di ernia lombo sacrale.. La terza.. Io sono solo all ‘inizio.. Vorrei sapere di più sul decorso e su eventuali esami o cure che hai fatto. Grazie