
Cari proprietari oggi la mia collega Angela Ghiraldelli vi èarlerà di una malattia che è più comune di quel che potete immaginare: il diabete nel cane. Il diabete mellito rappresenta una delle malattie endocrine più frequenti sia nel cane. Per fortuna un animale con diabete può essere sottoposto a terapia insulinica e ad una dieta appropriata può e condurre una vita normale ma per il proprietario può non essere semplicissimo, almeno inizialmente, comprendere e gestire questa patologia.

Dott.ssa Angela Ghiraldelli
Che cos’è il diabete nel cane?
Il diabete è una delle endocrinopatie più comuni del cane ed è dovuto ad un deficit nella produzione e/o nell’azione di insulina da parte delle cellule ß del pancreas. La funzione principale dell’insulina è quella di mantenere entro valori normali la concentrazione di glucosio nel sangue e pertanto un suo deficit comporta iperglicemia persistente. .
Perché il cane sviluppa il Diabete Mellito?
Nel cane, la forma clinica più comunemente osservata è molto simile al diabete mellito insulino-dipendente (IDDM) che Si manifesta nell’uomo e che è caratterizzato da livelli persistentemente ridotti di insulina. Al contrario dell’uomo in cui l’IDDM insorge in giovane età, in oltre il 90% dei cani insorge sopra i 7 anni di età.
Quali sono le razze di cane predisposte al diabete ?
Il diabete può manifestarsi in qualsiasi razza di cani o in cani meticci, e sembra che la predisposizione genetica svolga un ruolo importante sia nell’aumentare che nel diminuire il rischio di svilupparlo. Le razze a maggior rischio di svilupparlo sono:
- Setter irlandese,
- Barboncino,
- Yorkshire terrier,
- Setter inglesi,
- Schnauzer Nano,
- West Higland white terrier,
- Cavalier king Charles spaniel,
- Border collie,
- Samoiedo,
- Springer Spaniel
- Siberian Husky
e molte altre, sembrano essere particolarmente predisposte, ma non per questo tutti i soggetti ne soffrono. Ciò significa che insieme al fattore genetico, ci deve essere anche una causa scatenante o predisponente la malattia, che non è ancora del tutto chiarita. Per quanto riguarda il sesso sembra essere più frequente nelle femmine ed il progesterone ha un ruolo chiave. Il Boxer e il Pastore Tedesco, e Golden Retriver, invece appaiono più resistenti allo sviluppo del diabete.
Quali sono le cause dell’insorgenza di diabete nel cane?
Le cause sono molteplici e oltre un’ importante predisposizione genetica e di razza, le possibili cause di insorgenza della malattia sono:
- autoimmune: il sistema immunitario che non riconoscerebbe più le cellule beta del pancreas e le distrugge,
- l’iperadrenocorticismo (o sindrome di Cushing),
- le infezioni croniche,
- i tumori pancreatici,
- pancreatite,
- somministrazione protratta di alcuni farmaci, tra i quali i corticosteroidi, soprattutto se a deposito, ed i progestinici.

Esistono varie forme di diabete nel cane:
- tipo I (il più frequente),
- tipo 2,
- diabete indotto da progesterone,
- diabete indotto da farmaci.
Nel cane prevale la forma di tipo I. In questo caso si osserva una ridotta produzione di insulina da parte delle cellule-beta in seguito alla loro distruzione.
Diabete progesterono-indotto nel cane:
Un capitoletto a parte merita il diabete progesterone indotto che è tipico della cagna femmina intera ed è l’unica forma che può regredire senza trattamento insulinico, a patto che venga riconosciuto in tempo e che la cagna venga sterilizzata. Il progesterone è un ormone che provoca insulino-resistenza (cioè una minor sensibilità del soggetto all’ insulina per ridurre il glucosio nel sangue). Le cagne possono anche solo temporaneamente sviluppare iperglicemia durante l’estro ed il diestro (la fase immediatamente successiva) per poi tornare normali alla fine del calore. Il diabete però si ripresenterà certamente nei cicli successivi, aggravandosi di volta in volta ed arrivando alla fine alla totale distruzione delle cellule beta e quindi alla permanenza della sintomatologia.
La sterilizzazione nelle femmine che hanno manifestato diabete temporaneo e/o permanente è quindi un’indicazione terapeutica importante.
Quali sono i sintomi del diabete nel cane?
Come vi dico sempre voi siete fondamentali per la salute del vostro amico. Per questo esiste il blog, per questo vi voglio informare e formare ad avere un buon occhio clinico. Il diabete non fa eccezione. I sintomi del diabete vengono chiamati in gergo le “quattro P”:
- poliuria (aumento delle urine),
- polidpsia (aumento della sete),
- polifagia (aumento della fame),
- perdita di peso.
Oltre a questi sintomi, nella forma avanzata compaiono cataratta e neuropatia diabetica.
Vediamoli uno per uno:
Perdita di peso:
Gli zuccheri assunti non riescono ad essere utilizzati e stoccati sotto forma di energia o grasso, rimangano costantemente nel circolo sanguigno.
Il valore degli zuccheri nel sangue, (cioè la glicemia), sarà quindi sempre alto, anche a digiuno, quando invece dovrebbe essere basso. Il paziente diabetico quindi non riesce ad utilizzare gli zuccheri come fonte energetica e l’organismo quindi reagisce distruggendo molti più grassi di quanti ne ha bisogno, con conseguente dimagramento, che diventa anche consumo muscolare in casi gravi.
Poliuria e polidipsia:
Il fatto poi di avere tanti zuccheri nel sangue, provoca anche uno squilibrio nel rene che deciderà di far produrre una maggior quantità di urina (poliuria)per diluire il glucosio filtrato dal sangue e ordinando al cervello di aumentare la sete (polidipsia). L’organismo in pratica reagisce cercando di diluire con l’acqua tutto quel glucosio che si trova nel sangue.
Polifagia:
La mancanza di energia derivata dalla ridotta assimilazione degli zuccheri e maggior consumo di grassi e proteine, aumenta anche il senso della fame, l’ultimo sintomo classico del diabete.
Cataratta:
Altro sintomo da tenere a mente è la comparsa della cataratta e perdita della vista che questa provoca. La cataratta si forma in quanto le cellule del cristallino usano il glucosio come fonte di energia, l’eccesso di glucosio viene convertito in sorbitolo che si accumula nella lente dell’occhio generando un meccanismo che richiama liquido all’interno del cristallino e causa la formazione della cataratta diabetica.
Neuropatia diabetica:
In alcuni casi presentano un’andatura plantigrada (camminano appoggiando l’arto posteriore fino al garretto) causata dalla neuropatia diabetica.

Come si fa diagnosi di diabete nel cane? Cosa farà il vostro veterinario?
La diagnosi di diabete nel cane si conferma mediante il riscontro dell’iperglicemia (aumento degli zuccheri nel sangue), della perdita di glucosio nelle urine (glicosuria), e dell’aumento delle fruttosamine (proteine che si legano in modo irreversibile al glucosio) nel sangue. Le fruttosamine aumentano quando la glicemia è costantemente troppo alta. Il loro aumento quindi indica la concentrazione della glicemia media nelle ultime 2-3 settimane.
Importante: per diagnosticare un cane diabetico il controllo ematico deve essere valutato in tempi brevi: lo zucchero viene consumato dai globuli rossi e non lo si rileva più dopo un’ora dal prelievo a meno che non si separi il plasma dal siero. Quindi la struttura presso cui vi affidate deve avere l’attrezzatura adatta a fare esami di laboratorio in sede. In alternativa va usato il glucosimetro con gli stick.
Linee guida per la diagnosi del diabete mellito nel cane:
Per facilitare la diagnosi di questa malattia endocrina gli esperti del settore, tra cui il Dottor Fracassi hanno redatto delle linee guida per questa patologia (criteri ALIVE 2022) per i quali è da considerasi diabetico:
- cane con glicemia o > 200 mg/dl con o senza segni clinici da iperglicemia
- cane con glicemia a digiuno > 126 mg/dl e < 200 mg/dl con o senza segni clinici da iperglicemia, nel quale viene esclusa una iperglicemia da stress.
Qual è la terapia del diabete nel cane?
Una volta stabilito che il cane è diabetico, che si è accertata l’assenza di altre malattie predisponenti, è fondamentale affrontare un protocollo terapeutico rigoroso e preciso. Ricordatevi che il successo della terapia dipenderà in massima parte dalla vostra precisione e costanza nell’applicarla. Quindi siete nuovamente protagonisti vostro malgrado.
La terapia del diabete nel cane ha tre punti focali:
- la gestione dell’alimentazione;
- la gestione della terapia medica: come e quando somministrare l’insulina;
- il controllo delle complicanze (chetoacidosi e ipoglicemia, cataratta e infezioni delle vie urinarie).
IMPORTANTE: In caso di femmine intere è fondamentale effettuare la sterilizzazione il prima possibile. I farmaci diabetogeni (cortisonici) non devono essere utilizzati.
Quali sono gli obiettivi della terapia?
La terapia del diabete ha come obiettivo quello di ridurre o eliminare i segni clinici riferibili al Diabete Mellito (Alive Diabetic clinic Score) come:
- Perdita di peso (nel paziente obeso)
- Ridurre poliuria/polidipsia/polifagia
- Aumentare il livello di attività
- Normalizzare il body condition score (BCS)
- Evitare episodi ipoglicemici (<60 mg/dl)
- Garantire un’adeguata qualità di vita sia del paziente sia del proprietario
In cosa consiste l’alimentazione del cane diabetico?
Costanza è la parola chiave per una buona gestione dietetica del cane diabetico. I cani con diabete mellito devono ricevere quotidianamente la stessa quantità e la stessa tipologia di alimento (stessa marca commerciale oppure dieta casalinga bilanciata preparata sempre allo stesso modo). La dose giornaliera deve essere suddivisa in due pasti di uguale quantità da somministrare durante o subito dopo l’iniezione di insulina. La scelta del tipo di dieta deve tenere in considerazione il peso dell’animale, l’eventuale presenza di patologie concomitanti e le preferenze del cane.
Cosa fare se il cane è in sovrappeso?
Nei pazienti obesi la correzione dello stato di nutrizione è il primo obiettivo da intraprendere, in quanto l’obesità può causare insulino-resistenza e incostanti risposte alla terapia insulinica. La perdita di peso può essere ottenuta attraverso l’utilizzo di diete a bassa densità calorica e attraverso l’aumento dell’attività fisica. La perdita di peso dovrebbe essere pari a 1% del peso a settimana. Per trattare l’obesità e garantire un maggior controllo glicemico è opportuno aumentare il contenuto di fibra nella dieta. Le aziende dei petfood offrono diverse diete create appositamente per la gestione del cane diabetico in sovrappeso, in alternativa la dieta casalinga può essere una valida alternativa e risulta più appetibile.
Come deve essere gestita la somministrazione di insulina?
La terapia d’elezione del diabete consiste nella somministrazione di insulina. Farmaci alternativi all’insulina insulina lenta (caninsulin ®quella attualmente più utilizzata in Italia). Famaci alternativi all’insulina, quali alcuni ipoglicemizzanti orali, hanno dimostrato scarsa o nulla efficacia nel cane diabetico, pertanto non sono consigliati. Lo scopo principale è quello di stabilizzare la glicemia del paziente entro un range che va dai 90 ai 250 mg/dl. Il nadir del glucosio (valore minimo registrato durante la curva glicemica) dovrebbe essere compreso tra 90 e 150 mg/dl.
La somministrazione dell’insulina nel paziente diabetico:
L’insulina si somministra per via sottocutanea mediante delle siringhe o penne dedicate in base al tipo di insulina. La somministrazione di insulina si effettua una o due volte al giorno appena dopo i pasti. L’insulina è una proteina delicata; pertanto il flacone di insulina deve essere mantenuto in frigorifero. Data la fragilità dell’insulina, il flacone deve essere agitato capovolgendolo delicatamente prima della somministrazione. Dovrete seguire le indicazioni del vostro veterinario alla lettera e non scoraggiatevi se i primi tempi la terapia sarà da ritoccare…controllare il diabete è un’arte e potrebbero servire più tentativi.
Se si somministra troppa insulina sono guai!
Una cosa molto importante che vorrei sottolineare è che l’insulina è un ipoglicemizzante. Se data in eccesso può provocare gravi danni, per cui:
- mai cambiare la dose senza aver consultato il proprio medico curante;
- nel dubbio di aver somministrato o meno il farmaco in modo corretto, meglio NON ripetere la dose
- se il cane salta il pasto somministrata metà dose e poi consultare il veterinario curante
La terapia insulinica dovrà essere modificata più volte e tenuta sotto controllo con le curve glicemiche:
Le curve glicemiche servono al veterinario per capire se la dose di insulina prescritta nell’animale diabetico sia corretta. Possono essere effettuate presso le strutture veterinarie o a casa. In quest’ultimo caso la curva è fatta dal proprietario mediante l’impiego di un glucometro portatile o più modernamente tramite il sensore freestyle libre. Il freestyle libre è un dispositivo cutaneo che si applica facilmente ed in modo indolore che permette di rilevare per 14 giorni, in continuo e senza la necessita di prelievi ripetuti, la glicemia del tuo cane tramite. La lettura della glicemia si ottiene avvicinando il glucometro dedicato al sensore o ancora più semplicemente tramite una app scaricaribile sullo smarthphone. La curva glicemica prevede la determinazione della glicemia ogni 2 ore, durante un intervallo di tempo di 12 ore.
Visite di controllo dal veterinario:
Il monitoraggio casalingo consente valutazioni glicemiche più frequentini e meno stressanti, associate a ripetuti adeguamento del dosaggio insulinico e, di conseguenza, un migliore controllo glicemico. Le visite svolte presso il veterinario servono per verificare se il controllo del diabete sia adeguato. Le visite sono settimanali o quindicinali nelle fasi iniziali, poi con cadenza mensile, e successivamente con cadenza trimestrale o quadrimestrale quando il controllo del diabete è ottimale. Il freestyle libre permette allo stesso veterinario tramite il portale libreview di controllare a distanza le glicemie del tuo cane e di ridurre notevolmente le visite dal veterinario.
Quanto vive un animale diabetico e con quale qualità di vita?
Studi recenti hanno dimostrato che cani diabetici vivono diversi anni se la malattia è ben controllata. Il fattore che più condiziona la prognosi è la compliance del proprietario. La qualità di vita è ottima. Tuttavia, se insorgono complicanze o si sviluppano altre malattie, le aspettative di vita e la qualità possono ridursi notevolmente.
Quali sono le possibili complicazioni del diabete nel cane?
- CHETOACIDOSI:La complicanza più frequente del diabete nel cane è la chetoacidosi. I chetoni o corpi chetonici sono sostanze che derivano dalla distruzione dei grassi dell’organismo (quando non c’è disponibilità di zuccheri) e, in eccesso, hanno azione tossica. I segni clinici più frequenti della chetoacidosi nel cane sono la debolezza, l’apatia ed il vomito. Possono arrivare a non alzarsi più, ipotermici e fortemente abbattuti. La chetoacidosi è un’urgenza medica e se non è trattata con le dovute attenzioni o se la diagnosi è tardiva, può condurre a morte.
- IPOGLICEMIA: Se la dose di insulina somministrata in un cane o in un gatto diabetico è eccessiva rispetto ai fabbisogni, la glicemia si riduce in modo eccessivo (ipoglicemia). In alcuni casi, se la glicemia è molto bassa (inferiore a 50 mg/dl) compaiono sintomi di natura neurologica, quali tremori ed irrequietezza. Nei casi più gravi (glicemia inferiore a 30-40 mg/dl) l’ipoglicemia può causare convulsioni. L’ipoglicemia grave se non è corretta prontamente può causare la morte degli animali. Un accorgimento utile per correggere l’ipoglicemia, se lieve, è rappresentato dalla somministrazione di un piccolo pasto supplementare. Se l’ipoglicemia è grave, è necessario somministrare dello zucchero, preferibilmente del miele, sul palato o sulla lingua del proprio cane.
Altre complicanze sono le infezioni delle vie urinarie e della cute, la cataratta diabetica (frequente nel cane, rara nel gatto) e le neuropatie.
Si può guarire dal diabete?
I cani diabetici dopo alcune settimane o mesi dalla diagnosi possono non aver più bisogno della terapia insulinica per mantenere la glicemia normale. Questa condizione prende il nome di remissione clinica del diabete. La remissione è più probabile se il diabete è secondario a malattie predisponenti trattabili (es., iperadrenocorticismo). In generale, la remissione è più probabile se il diabete è comparso da poco tempo (1-2 settimane, fino a 3 mesi). Nel cane femmina il diabete può comparire dopo 1-2 mesi dal calore, se si sviluppa uno squilibrio degli ormoni sessuali. In questi casi l’ovariectomia (sterilizzazione), se effettuata appena dopo la diagnosi, favorisce la remissione del diabete.
Ci sono novità per la terapia nel cane?
Si c’è una novità importantissima e che rivoluzionerà la terapia del diabete. Ad un congresso, a cui sono stata recentemente invitata,hanno infatti promosso una nuova insulina PROZINC® che semplificherà il trattamento del cane con 1 SOLA INIEZIONE AL GIORNO PER LA MAGGIOR PARTE DEI CANI DIABETICI. Questo farmaco è già utilizzato in altri paesi Europei dove sta dando ottimi risultati e in questi giorni stà uscendo anche in Italia.
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2 Comments
Gentile dottoressa, il mio setter di circa 10 anni, femmina ha sviluppato il diabete e oggi è stato accertato il morbo di Addison. Già da due mesi prende l’insulina ( 2 dosi da 5ul ) . Si può sperare in una remissione del diabete curando opportunamente l’Addison? La cagnolino è vitale e ha ripreso 2 kg , si è anche ridotta la sete . Grazie per l’ attenzione!
Cara Paola, diabete e Addison non sono due patologie molto facili da gestire e presentandosi insieme sicuramente non semplificano le cose. Non posso farle previsioni sulla remissione dei sintomi ma penso che il suo obiettivo sia quello di trovare il giusto bilanciamento nella terapia e già il fatto che i sintomi si stiano affievolendo e recuperi il peso sono ottimi segnali. Direi che per il momento può essere fiduciosa.