
Buongiorno a tutti carissimi proprietari! Ecco un argomento su cui se ne sente di tutti i colori: la detartrasi nel cane e nel gatto. Sapete tutti che cos’è, d’altronde la fate anche voi dal dentista. Si puliscono i denti dal tartaro. E fin qui sembrerebbe un argomento molto semplice su cui non si dovrebbe fare confusione. Invece no! In veterinaria anche sulla detartrasi la fantasia non ha limiti. Devo dire a difesa della categoria che su questo argomento voi proprietari siete dei veri professionisti nella ricerca del prezzo più basso.
Prevenire è meglio che curare:
Nel cane e nel gatto esattamente come nell’uomo si forma il tartaro. Soprattutto con un’alimentazione commerciale dove i denti sia noi che loro li usiamo ben poco. Qui i barfisti gongoleranno! Esiste però anche una predisposizione individuale nel formare tartaro indipendente dall’alimentazione. Detto questo i consigli pratici che vengono dati per la prevenzione sono quelli di pulire regolarmente i denti al cane o al gatto. Già! In teoria? Quanti di voi ci riuscirebbero? La maggior parte dei proprietari che conosco non riescono neanche ad aprire la bocca al cane per dargli una pastiglia, figurarsi pulire i denti con spazzolino e dentifricio! Se nel cane la cosa potrebbe essere fattibile con un po’ di educazione e addestramento nel gatto è praticamente impossibile. Esistono i dental stick ma non fanno miracoli! La prevenzione attraverso giochi masticativi resta la strada più percorribile
Se preferisci vedere il video sulla detartrasi nel cane sul mio canale YouTube eccolo qui:
Quando è ora di effettuare la detartrasi nel cane e nel gatto?

Quasi tutti voi arrivate a portare il vostro amico a quattro zampe dal veterinario quando la puzza che esce dalla sua bocca è diventata insostenibile per condividere il divano o il letto. Ovvio che l’alitosi giunta a questo stadio è dovuta a una situazione drammatica dei denti del vostro animale. Sono ancora pochi i proprietari che sia accorgono per tempo della formazione del tartaro perché hanno la sana abitudine di ispezionare la bocca del loro pet! Il momento giusto per fare la prima detartrasi è infatti quando si comincia a notare una patina giallo/marroncina alla base dei denti, a contatto con la gengiva. Controllate anche i molari, mi raccomando.
Come si fa la detartrasi nel cane e nel gatto?
La tecnica è identica a quella del vostro dentista. Cambia solo il fatto che il cane o il gatto dovranno essere sottoposti ad anestesia. Vi verranno proposti degli esami del sangue pre-anestesiologici (che voi potete accettare o no a seconda del budget che avete a disposizione). La detartrasi la fanno in tutti gli ambulatori ma non sempre tutti la fanno bene. Innanzi tutto il paziente deve essere necessariamente intubato e monitorato. L’intubazione è necessaria per evitare che sangue, acqua e saliva (pieni dei batteri del tartaro) vadano in trachea e quindi nei polmoni. Assicuratevi di questo. Per quanto riguarda la procedura assicuratevi che sia svolta in maniera approfondita e completa di lucidatura finale (quella pasta abrasiva che sa di fragola con cui il vostro dentista vi lucida i denti finita la rimozione del tartaro) La lucidatura infatti non è un “di più”! Serve per ritardare la nuova formazione di tartaro.
Perché è importante capire in cosa consiste la detartrasi nel cane?

Molto spesso mi è capitato di sentire che alcuni veterinari staccano i pezzi grossi di tartaro con una pinza a cane sveglio. Magari chiedendo solo 5-10 euro! Ovviamente questa procedura non ha nessun significato medico. Innanzitutto perché non viene rimosso il tartaro in maniera completa, in più il pezzo staccato lascia la superficie sottostante del dente porosa e quindi se ne riformerà presto altrettanto. Oltre a essere una manipolazione molto sgradevole per l’animale.
Durante la procedura il veterinario fa solo la detartrasi?
Certo che no, è per questo che dovete farla da un collega con esperienza e possibilmente specializzato in odontostomatologia. Soprattutto quando la bocca del vostro animale è già a uno stadio avanzato. Ecco cosa dovrebbe comprendere:
- radiografie della bocca per vedere se c’è riassorbimento osseo, ascessi, fistole,
- pulizia dal tartaro,
- estrazione dei denti instabili, o con radice infetta (preparatevi al fatto che possano venire estratti moltissimi denti, questa è una cosa che impressiona molto i proprietari)
- lucidatura.

Nei casi più gravi i denti provocano ascessi nell’osso mascellare che fistolizza (cioè si apre un forellino da cui sgorga pus misto sangue) sulla canna nasale, sotto l’occhio. In questi casi l’intervento sarà più lungo e indaginoso. Tutto questo ovviamente ha un costo e come sempre è proporzionale al servizio reso. Se il vostro cane è giovane, pochissimo tartaro e una bocca tendenzialmente sana potete risparmiare qualcosa evitando le radiografie (ma non sarebbe corretto da un punto di vista medico, le linee guida dell’odontostomatologia dicono di farle). Quindi come sempre voi proprietari giocate un ruolo fondamentale nell’individuazione del problema e nel scegliere lo specialista a cui affidarvi!!!
Buona riflessione!
Vi lascio questo video in cui vi mostro i miei tentativi di lavare i denti al mio cane.
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2 Comments
Salve ,la mia veterinaria dopo una accurata visita alla mia gatta di 5 anni, mi ha detto che la gatta ha bisogno di una detartrasi,devono estrarre i due molari perché oramai sono marci ,per gli altri denti va rimosso il tartaro, il costo è molto alto ,ma non è quello il problema,sono combattuta perché da una parte vorrei farglielo fare ma dall’ altra ho paura ,verrà fatta l’anestesia totale e ci sono dei rischi
Salve Giulia, non deve avere una paura ingiustificata dell’anestesia, ha rischi minimi e una bocca con denti traballanti e tartaro è dolorosa e un recettacolo di batteri per la micia. Purtroppo i nostri amici animali devono essere sottoposti ad anestesia per moltissime procedure mediche perché a differenza nostra non stanno fermi. Questo però non può essere un ostacolo a curarli. Legga gli articoli sull’anestesia che ho scritto e vedrà che ci sono tantissimi accorgimenti per ridurre i rischi, ne parli con la sua veterinaria vedrà che saprà tranquillizarla.