Cari proprietari di Boxer e Bouledogue Francesi oggi affrontiamo con la Dott.ssa Rossella Terragni, Specialista in Patologia e Clinica degli animali d’affezione e Gastroenterologa, un problema che colpisce specificatamente queste due razze: la colite istiocitaria ulcerativa (HUC).
Ciao Rossella e bentornata su Amica Veterinaria, che cos’è la colite istiocitaria ulcerativa?
La colite istiocitaria ulcerativa è una grave forma di infiammazione intestinale che colpisce principalmente i cani Boxer e Bouledogue francese. Occasionalmente si evidenzia anche in altre razze ma sono casi rari.
Quali sono i sintomi della colite istiocitaria?
I sintomi sono quelli di una grave infiammazione cronica del colon: diarrea, sangue vivo nelle feci, tenesmo (dolore nella defecazione) e muco nelle feci. Nei casi più gravi compare dimagramento e inappetenza. L’esame delle feci, compreso il test della Giardia, sono negativi o se positivi non ne sono comunque la causa. Gli esami del sangue mostrano solitamente alterazioni aspecifiche legate allo stato infiammatorio.
Non c’è risposta o solo parziale alla terapia dietetica. La risposta agli antibiotici può essere buona, ma la mia raccomandazione, con questo sospetto clinico, è di non utilizzarli. Vedremo dopo il perché.
Abbiamo detto che è una patologia tipica del Boxer e del Bouledogue Francese…a che età compare?
Insorge nei primi 2 anni di vita; personalmente vedo cuccioli affetti dalla malattia sempre più giovani. Già a pochi mesi possono mostrare i sintomi e in questi casi il dimagramento ma soprattutto il mancato accrescimento sono evidenti.
Come si fa diagnosi di colite istiocitaria ulcerativa?
Solitamente i proprietari di questi pazienti provano svariate terapie, cambi alimentari e fermenti, e solo dopo un dimagrimento sempre più evidente o un ridotto accrescimento arrivano dal gastroenterologo. E’ proprio questo il punto critico. In questa patologia infatti la diagnosi tardiva può rappresentare un ostacolo alla mancata guarigione. L’esame endoscopico è infatti L’UNICO ESAME PER LA DIAGNOSI DELLA MALATTIA. Durante la colonscopia si evidenzieranno emorragie ed ulcerazioni del colon, alternate a zone di mucosa normale.
Importante:
La cosa più importante però è che durante la colonscopia venga prelevato del tessuto (biopsie) per effettuare l’esame istologico. Solo l’esame istologico effettuato su piccole porzioni di tessuto prelevato mediante biopsia ci darà la diagnosi di certezza! Il risultato istologico mostrerà un’imponente infiammazione e la presenza di cellule (grandi macrofagi) che mostrano positività alla colorazione PAS. Questo è ancora l’unico metodo per diagnosticare con certezza la colite istiocitaria ulcerativa. Quindi non fermatevi alla sola colonscopia! Mi raccomando!

Feci di cane affetto da colite istiocitaria ulcerativa
Quali sono le cause della colite istiocitaria?
La causa della colite istiocitaria ulcerativa ha una predisposizione genetica (predisposizione di razza): sulla mucosa intestinale aderisce un ceppo di Escherichia Coli (batterio) molto aggressivo e invasivo. Il ceppo batterico si può evidenziare con una particolare metodica chiamata FISH. Contestualmente al prelievo per l’esame istologico si preleverà anche un piccolo pezzetto di colon fresco per l’esame batteriologico e antibiogramma (per testare cioè la sensibiltà di quel batterio ai vari tipi di antibiotici, in modo da sapere qual è l’antibiotico più efficace in ogni singolo paziente).
Ed è questa la ragione per cui sono assolutamente da evitare i trattamenti antibiotici alla cieca nei mesi precedenti: si possono creare delle antibiotico- resistenze che rendono molto più difficile il trattamento della malattia.
In cosa consiste la terapia? Quanto dura?
La terapia, dopo aver verificato che non siano presenti delle resistenze, si effettua con enrofloxacina (antibiotico) ad un dosaggio diverso da quello standard, per la durata di 10-12 settimane minimo. Si associano una dieta iperdigeribile ricca in fibre e dei probiotici.
La guarigione completa dalla colite istiocitaria è possibile?
Le recidive e il fallimento terapeutico talvolta accadono. Se la malattia è trattata agli esordi però, senza perdite di tempo e senza aver utilizzato antibiotici alla cieca precedentemente alla diagnosi che possono indurre resistenza al trattamento, ci sono buone possibilità di guarigione.
Quindi per concludere qual è il consiglio per i proprietari di queste razze?
Per i proprietari di Boxer e Bouledogue Francesi (di giovane età) il mio consiglio è quello di non sottovalutare mai il sangue nelle feci, il mancato accrescimento, la diarrea cronica. Importante è rivolgersi a un gastroenterologo e fare subito diagnosi come sopra descritto ma soprattutto evitate di somministrare per mesi ciclicamente antibiotici diversi e cambiare continuamente alimentazione!
Bhè…che dire di più! Sei stata chiara e gentilissima come sempre! Grazie infinite Rossella da parte mia e di tutti i followers di Amica Veterinaria per queste preziose informazioni!
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Grande dopo però stavo vogliono sapere se si potrebbe
scrivere un pò di più su questo discussione ?
Sarei molto grato grato se potesse approfondire un po ‘di più ulteriormente.
Grazie ! Maramures Grazie, buona giornata!