Cari proprietari oggi voglio parlarvi di una patologia per quanto semplice da diagnosticare è ancora troppo spesso trattata nella maniera sbagliata: Il cherry eye. Non lasciatevi ingannare però dal suo nome buffo e simpatico, letteralmente “occhio a ciliegia;è una patologia vera e propria che risulta molto fastidiosa per il vostro amico!
Anatomia di base per capire il cherry eye:
L’occhio del cane è diverso dal nostro, oltre alla palpebra superiore e inferiore, come molti degli animali, ha una terza palpebra (molto più sottile delle palpebre oculari vere e proprie, è fondamentalmente un velo semitrasparente) che parte dall’angolo mediale (quello vicino al naso) dell’occhio e lo va a ricoprire verso l’esterno. La terza palpebra normalmente non si vede, viene chiusa un millisecondo prima delle palpebre vere e proprie.
Che cos’è il cherry eye ?
Il cherry eye non è altro che il prolasso della ghiandola lacrimale della terza palpebra. La ghiandola esce dalla propria sede naturale (prolassa), aumenta di dimensioni e si infiamma, presentandosi come una massa rossastra all’angolo nasale dell’occhio, molto simile ad una ciliegia; da qui il nome “cherry eye”.
Esistono delle razze predisposte?
Rara nel gatto, è una patologia che interessa prevalentemente cani giovani (età media inferiore a due anni) ed è frequente in razze quali:
- Alano,
- Beagle,
- Cane Corso,
- Cocker Spaniel,
- Cavalier King Charles Spaniel,
- Bulldog Inglese,
- Bulldog Francese,
- Mastino Napoletano,
- Boxer,
- Shar Pei,
- Pechinese,
- Lhassa-Apso,
- Basset Hound,
- Boston Terrier,
- Shih tzu.
È generalmente monolaterale, ma nel 20% dei casi si assiste al prolasso della ghiandola controlaterale in un periodo di tempo variabile, che può andare da pochi giorni a qualche mese.
Voi proprietari come ve ne accorgete se il vostro cane ha il cherry eye?
Bhè in questo caso direi proprio che è impossibile non accorgersene…compare una masserella dapprima rosa poi sempre più rossa e infiammata nell’angolo interno dell’occhio.
Ovviamente s e non viene risolto compare:
- scolo mucoso oculare
- lesioni corneali secondarie.
Inoltre Il cane avrà la tendenza a sfregarsi gli occhi con la zampa e a tenerli socchiusi. Si tratta essenzialmente di tentativi di ridurre l’irritazione che avvertono.
Quel che è certo è che la condizione in questione non passa inosservata, sia perché di solito non si manifesta in modo graduale, bensì piuttosto rapidamente, sia perché è ben visibile la massa di tessuto rosso che sporge dall’angolo interno dell’occhio.
IMPORTANTE: intervenire in modo tempestivo, se il disturbo viene tralasciato, potrebbero insorgere complicazioni oculari di una certa serietà e persino danni permanenti.
Quali sono le cause del cherry eye?
In passato si riteneva che la causa scatenante fosse infiammatoria ma oggi l’ipotesi più accreditata è una lassità congenita delle strutture legamentose della ghiandola stessa.
Qual è la terapia del cherry eye?
Siamo arrivati al punto saliente dell’articolo, il motivo principale per cui l’ho scritto! Purtroppo ancora oggi molti veterinari “tolgono” la ghiandola e questo è un errore! La ghiandola va “riposizionata” chirurgicamente! Il trattamento risolutivo è chirurgico e consiste nel riposizionamento della ghiandola nella sua sede naturale, facendo due piccole incisioni e suturandovi all’interno la ghiandola. Viene usato un filo riassorbibile, evitando in tal modo di dover togliere i punti. La ghiandola produce le lacrime e ha il compito di mantenere umida la cornea. Da questo si deduce facilmente che rimuovere la ghiandola estroflessa è sbagliato perché porta quasi sempre all’insorgenza di una severa secchezza oculare (sviluppo di cheratocongiuntivite secca). Si costringerebbe il paziente a una terapia quotidiana con gocce oculari idratanti vita natural durante. Attualmente si interviene prima somministrando antibiotici topici, antinfiammatori e poi con il riposizionamento chirurgico della ghiandola prolassata.
Con il riposizionamento possono esserci recidive del cherry eye?
Le recidive sono possibili, ma se l’intervento è stato condotto correttamente, il rischio è piuttosto basso. Non esiste prevenzione.
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Salve io ho operato il mio boxer a tutte e due gli occhi. Le ghiandole sono state ancorate . Ma il problema è che è rimasta la terza palpebra fuori,è come se non avesse fatto intervento. Il mio veterinario dice che gli devo fare un altro intervento chirurgia estetica. Mi può dare un consiglio. Grazie mille Debora
No ho capito…È una recidiva? Che tipo di intervento di chirurgia plastica??? Se vuole scrivermi in provato su http://www.facebook.com/amicavet mi può mandare le foto dell’occhio così forse capisco cosa intende…
Se non ha Facebook può scrivermi per mail amicaveterinaria@gmail.com ho bisogno di foto e referti per esprimere un parere…
Sono sempre argomenti interessanti sopratutto per noi allevatori.