Cari proprietari oggi voglio parlarvi di un tumore molto frequente nel gatto: il carcinoma squamocellulare nel gatto.
Che cos’è il carcinoma squamocellulare nel gatto?
Il carcinoma squamocellulare rappresenta la neoplasia cutanea più comune del gatto (15%). E’ un tumore maligno dell’epitelio squamoso, la buona notizia è che raramente da metastasi, la brutta è che è molto invasivo localmente. Ecco perché è necessaria la prevenzione e una diagnosi tempestiva. Prima si fa diagnosi e si comincia un iter terapeutico più ci sono ottime probabilità di sopravvivenza.
Come si presenta il carcinoma squamocellulare nel gatto?
La sua comparsa è subdola, comincia con lesioni ulcerativo-crostose su margine dell’orecchio, palpebre, naso, tempie, insomma tutte le zone bianche e glabre. La comparsa può essere simultanea in più parti. Tipicamente naso e orecchie. Queste lesioni in breve tempo si espandono e si trasformano peggiorando visibilmente erodendo letteralmente i tessuti.
Quali sono le cause del carcinoma squamocellulare nel gatto?
A differenza di altri tumori il carcinoma squamocellulare ha una causa ben nota e cioè l’esposizione ai raggi solari. Come per l’uomo i raggi solari hanno un potere cancerogeno dimostrato ed ecco perché vengono colpiti i gatti bianchi (non importa che siano totalmente bianchi ma che le parti glabre come orecchie, naso, palpebre siano bianchi). In media i gatti colpiti hanno da 7 anni in su, il tempo insomma che esposizioni ripetute ai raggi solari abbiano portato alla mutazione cancerogena.

Carcinoma squamocellulare dell’orecchio
La prevenzione del carcinoma squamocellulare nel gatto prima di tutto:
Proprio come per noi è buona norma proteggere i gatti con estremità bianche con l’apposita crema solare (non la nostra). So che può sembrare estremamente complesso mettere la crema al gatto ma è l’unico modo per prevenire. Non pensiate che vengano colpiti solo i gatti che stanno fuori. Può esser sufficiente il sole preso in terrazza o dietro una finestra. Quindi anche i gatti casalinghi sono a rischio, soprattutto quelli che amano sdraiarsi al sole per ore…
Cosa potete fare voi proprietari per il carcinoma squamocellulare nel gatto?
Oltre alla prevenzione con crema solare è importante fare una diagnosi tempestiva. Se il vostro gatto è bianco o comunque con la carnagione chiara nei punti incriminati mai aspettare che le lesioni peggiorino. Alle prime avvisaglie di crosticine bisogna subito portare il micio dal veterinario per fare diagnosi. Nel caso che sia confermata la diagnosi di carcinoma squamocellulare che cosa si può fare? Dipende dallo stadio della lesione. Il carcinoma squamocellulare abbiamo detto che progredisce rapidamente ma all’inizio, quando è molto superficiale si può intervenire con la fotovaporizzazione laser che potete osservare nel video.
Se invece è troppo tardi per questa terapia le altre possibilità sono la radioterapia e la chirurgia.

Carcinoma squamocellulare nasale.
La chirurgia del carcinoma squamocellulare nel gatto:
Purtroppo la chirurgia resta l’opzione più praticabile. Dico purtroppo perché è estremamente demolitiva e deturpante e l’impatto psicologico sul proprietario è devastante. Soprarattutto la chirurgia nasale che prevede la resezione totale del tartufo del gatto. Alcuni proprietari non ce la fanno ad accettarla e rifiutano l’operazione condannando a morte il gatto. Oggi però esiste una tecnica chirugica meno deturpante e che solo alcuni chirurghi specializzati in oncologia propongono. Praticamente viene effettuata una plastica cutanea che quindi non lascia quell’aspetto di naso mozzato tanto impressionante. Questa tecnica tuttavia non sempre è praticabile, dipende molto dal grado di invasività a cui è arrivato il tumore. Per quanto riguarda le orecchie invece vengono amputate, seppur impressionante l’impatto psicologico sul proprietario è molto minore.
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Buongiorno, ho una micia bianca di 12 anni e nel 2018 è stata sottoposta a terapia chirurgica per eliminare le orecchie colpite da tumore. Mi avevano detto che comunque non sarebbe vissuta più di tre o quattro anni, e siccome sono già trascorsi tre anni e mezzo, tremo al pensiero che la mia Neve possa presto lasciarmi. Ora mangia, si gratta spesso intorno alle orecchie ma pare star bene. Posso sperare o devo prepararmi al peggio ? Grazie per un’eventuale risposta
Mirella Bernini
Basta fare una tac di controllo per vedere se ci sono metastasi.
grazie