Cari proprietari qualche giorno fa mi sono trovata per l’ennesima volta nella situazione di dover cambiare strada per la presenza di un cane senza guinzaglio sul percorso che avrei dovuto percorrere per andare dal punto A al punto B. Ah, dimenticavo, non perchè io abbia paura dei cani ma perchè avevo al guinzaglio Dexter, il mio lupo cecoslovacco. Dexter è buono e tranquillo ma se un cagnetto indemoniato gli salta in bocca le possibilità che venga masticato e risputato moribondo sono elevate.

 

Cane senza guinzaglio e incidenti:

La rabbia deriva dal fatto che ormai queste deviazioni di percorso o fughe inseguita da cani senza guinzaglio sono diventate la mia routine. E i proprietari dove sono? Dipende. In questo specifico caso era seduto su una panchina che guardava altrove. A volte sono a centinaia di metri che urlano disperati per richiamarlo, altre volte il proprietario non c’è.  Presa dalla rabbia ho raccontato la mia frustrazione su Instagram e sono stata letteralmente sommersa dalle vostre esperienze di aggressioni subite da cani senza guinzaglio. Allora ho fatto un sondaggio per capire l’entità del problema. Ecco i risultati.

 

 

Il cane senza guinzaglio crea un problema di convivenza:

La civile convivenza tra persone dovrebbe essere basata sul fatto che “la nostra libertà, e quella del nostro cane, finisce dove inizia la libertà degli altri“. Quello che è emerso dal confronto con voi fra i vari social è che molte persone subiscano aggressioni e poi, di conseguenza, una volta traumatizzati o spaventati, vivano le future passeggiate con ansia e stress.

 

Una vita al guinzaglio non è vita?

Sono assolutamente d’accordo con chi dice che il cane ha bisogno di libertà, di correre, giocare, esplorare, socializzare, ma c’è il modo e il tempo giusto per farlo. Non mi riferisco alle aree cani. Mettere un cane dentro un recinto non è certo libertà. Potremmo anche aprire la polemica che la maggioranza delle aree cani sono spiazzi isolati al sole, con ghiaia o fango, malcurate e malgestite. Senza contare le dimensioni ridicole. Cosa dovrebbe fare un cane dentro le aree cani? I cani appassionati di riporto probabilmente si accontenteranno di correre avanti indietro per l’area cani dietro una pallina. I cani scavatori faranno profonde buche. Ma i perlustratori? I cani che vivono di fiuto, tracce ed esplorazione? Le palline non hanno nessun fascino per loro e fare buche non gli interessa. Entrano nell’area cani, fanno il giro del recinto naso a terra, marcano bene ogni punto con la pipì e tempo 5 minuti sono pronti per uscire.

 

cane senza guinzaglio

Se c’è gente evitate di liberarlo.

Il cane senza guinzaglio è anche libero di mettersi nei guai:

Il collare viene visto da molti come una costrizione. Certo non è naturale. In un mondo ideale il legame uomo cane dovrebbe essere così forte e basato su una profonda intesa da rendere superfluo il guinzaglio. Il mondo però non è ideale. La maggior parte dei proprietari che tengono il cane libero al parco o in città non ha nessuna intesa con il proprio cane. Mi riferisco a questi cani. Non alle eccezioni. Quando si tocca questo argomento sono tutti pronti a elencare le eccezioni:

  • il mio cane è intelligente,
  • non da fastidio a nessuno (lo dici te),
  • vuole solo giocare (ma la gente non lo sa),
  • il mio ubbidisce,
  • il mio è anziano,
  • il mio è buono.

Ognuno ha una scusa. E allora tutti questi cani che aggrediscono, che escono dai cancelli, che scappano di chi sono? Troppo spesso ci si dimentica che  il cane senza guinzaglio in città può provocare danni anche alle persone, non solo ai cani:

  • può spaventare persone e bambini,
  • far cadere qualcuno in bicicletta,
  • creare un incidente stradale.

Danni fisici e incidenti a parte il cane libero può dare fastidio in tanti modi diversi:

  • chi ha paura deve cambiare strada,
  • può andare a fare le feste a qualcuno e sporcarlo (magari vestito elegante),
  • può andare addosso a cani che sono spaventati, fobici, aggressivi.

Perchè chi ha il cane al guinzaglio deve preoccuparsi di tutelare l’incolumità del cane libero evitando la rissa? Il primo a essere in pericolo è proprio il cane senza guinzaglio.

cane senza guinzaglio

Tipica scenetta del parco, proprietari che chiaccherano e cagnetti liberi di fare come vogliono. Se passo di lì sicuro almeno un paio saltano in bocca a Dexter prima che i proprietari prendano in mano il guinzaglio.

La legge e il buon senso:

La legge in materia di dentenzione corretta del cane c’è: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/09/06/13A07313/sg .Lascia poco spazio a dubbi e interpretazioni. Fra l’altro è anche una legge comprensiva perchè specifica che bisogna usare il guinzaglio:

“durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico

Non ovunque! Lascia un certo spazio alla libertà del cane. In poche parole se c’è gente in giro devi tenerlo al guinzaglio. Non è difficile da capire. Nessuno vieta la libertà totale del cane.

 

Dove il cane senza il guinzaglio è consentito?

Portatelo in campagna, in montagna, nel bosco, in spiaggia al di fuori della stagione balneare. Anche se siete nella natura però non devono essere luoghi affollati. Se lo portate sui sentieri di Canazei in Agosto vi posso assicurare che c’è più gente che in centro a Bologna a Natale. Quindi non vale il discorso “sono in montagna può stare libero!” Il caro buon senso torna a essere sempre alla base dei nostri comportamenti. Innanzitutto servono delle buone basi:

  • dovete essere in grado di recuperare il vostro cane agevolmente,
  • deve rispondere al richiamo,
  • anche se siete nella natura non dovete perderlo di vista,
  • quando il cane è libero voi dovete essere vigili,
  • meglio avere sempre una visuale ampia senza ostacoli che impediscano di vedere se sta arrivando qualcuno.

Già con questi pochi accorgimenti siete abbastanza in sicurezza.

cane senza guinzaglio

Evitare di tenere un Amstaff libero sotto la panchina mentre si è completamente assorti dal cellulare sarebbe un comportamento raccomandato per evitare incidenti.

Serve un patentino per cani?

Alla luce di tutto questo disagio e problemi di convivenza tra cani e proprietari forse è ora che le istituzioni prendano provvedimenti. Ad oggi è prevista una multa, da 50 a 300 euro, cifre ridicole per chi è convinto di essere nel giusto. Non solo, mancando i controlli, lo spauracchio di una multa è del tutto inefficace. Serve educazione e formazione. Molti, da anni, propongono una sorta di patente per detenere un cane. Alcuni Stati già l’hanno applicata. Io sostengo la necessità di regolamentare la cosa anche se tremo un pò di fronte all’ennesimo provvedimento fatto “all’italiana” senza competenze da chi di cani non è esperto. Non vorrei che il patentino si trasformasse in un corso “fuffa” di poche lezioni solo per cani grossi e reputati pericolosi. Non vorrei si trasformasse in una sorta di tassa da pagare che non porti poi a una reale consapevolezza del proprietario.

 

Limiti logistici del patentino:

I limiti di questo fantomatico patentino sono di tipo organizzativo:

  • Chi insegnerebbe?
  • Cosa insegnerebbe?
  • Chi verifica che poi i partecipanti siano davvero idonei a detenere un cane?
  • Si hanno le risorse per organizzare il tutto? Ci sarebbero poi i controlli sul territorio?

Il patentino, idealmente sarebbe una bellissima cosa. Creare però un obbligo e la conseguente verifica di adempimento, come per la patente di guida, non credo sia per niente immediato ne semplice. Si potrebbe cominciare intanto  da  far cultura nelle scuole.

Spero di avervi dato uno spunto di riflessione sull’argomento.

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