Cari proprietari oggi abbiamo il piacere di avere come ospite la collega Flavia Condi che ci parlerà del cane aggressivo, cosa fare e di come aiutarlo. La Dott.ssa Flavia Condi è Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale.

Dott.ssa Flavia Condi

La Dott.ssa Flavia Condi, laureata nel 2013 con tesi sullo “Studio sulle capacità di apprendimento per imitazione nel cane in relazione al grado di addestramento e di attaccamento al proprietario”; ha  frequentato il Master in Etologia Clinica Veterinaria presso l’Università di Pisa. E’ inserita nell’elenco FNOVI dei Medici Veterinari Esperti in Comportamento Animale. Dal 2014 ad oggi fa parte del Nucleo Cinofilo da Soccorso ANA (Associazione Nazionale Alpini) come Medico Veterinario e come unità cinofila in addestramento con i miei due cani Ara ed ora Ombra prendendo parte anche ad eventi formativi e divulgativi su temi cinofili e sanitari. Lavora a Bologna a domicilio.

Ciao Flavia, grazie per partecipare ad Amica Veterinaria,

Cosa si intende per cane aggressivo?

Il cane aggressivo non è un cane cattivo! Per cane aggressivo si intende un cane che, per comunicare, utilizza comportamenti che rientrano nella sfera dell’aggressività quali l’abbaio e il ringhio fino ad arrivare al morso verso altri cani o verso persone o altri animali. L’aggressività può essere di tipo offensivo o difensivo e alla base possiamo avere sentimenti quali paura, rabbia, bisogno di controllo e ansia.

 

Perché un cane diventa aggressivo?

Un cane arriva a mordere perché i segnali di disagio e/o paura e/o richiesta di spazio che ha utilizzato precedentemente non sono stati colti, rispettati e compresi. Spesso si tratta di cani insicuri, paurosi, fobici. Un cane sicuro di sé difficilmente avrà necessità di utilizzare la comunicazione aggressiva. I comportamenti aggressivi sono anche una strategia per rendere prevedibili situazioni che per il cane non lo sono e purtroppo il comportamento aggressivo è sempre efficace.  Tutti noi davanti ad un cane che ringhia o che tenta di mordere ci allontaneremo andando così a rinforzarne l’efficacia! Se invece l’aggressività insorgesse relativamente all’improvviso, dobbiamo prima escludere:

  • la presenza di concause fisiche tra cui dolore (il 70% dei cani aggressivi presenta forme di dolore cronico),
  • problemi ormonali (ad esempio patologie tiroidee)
  • patologie neurologiche.

cane aggressivo

Può dipendere dalla razza?

Gli studi condotti fino ad ora non dimostrano l’esistenza di razze naturalmente più aggressive di altre. Dobbiamo sempre tenere a mente che il comportamento è un insieme di genetica, influenza ambientale e apprendimento.  Determinate razze sono state ad esempio selezionate per millenni per combattere tra loro e potranno avere più problemi con i propri conspecifici.  Altre razze selezionate per fare difesa alle proprietà avranno una spiccata motivazione territoriale, è più probabile che tendano a difendere il “territorio” e che possano avere problemi con gli estranei in casa. Questi comportamenti possono essere più probabili ma non certi. Nella mia esperienza di Medico Veterinario Esperto in Comportamento in realtà, ho visto un maggior numero di comportamenti aggressivi e morsicature in cani di piccola taglia!

 

 

Allora, cosa si può fare?

In caso di aggressività bisogna sicuramente rivolgersi ad un professionista! È importante identificare subito le situazioni o gli stimoli che determinano risposte aggressive così da evitarli. Più un comportamento è messo in atto infatti e più  sara funzionale per quel cane e difficile da cambiare. Ricordiamoci che il morso è un esperienza negativa anche per il cane che lo dà e non solo per chi lo riceve! Per questo risulta basilare impostare subito delle “regole di sicurezza” in modo da prevenire ed evitare situazioni di rischio.

Se il cane è aggressivo a chi rivolgersi?

La figura di riferimento è il Medico Veterinario Esperto in Comportamento che può capire cosa porta il cane ad utilizzare il comportamento aggressivo come scelta comunicativa. Può emettere inoltre una diagnosi così da impostare il percorso di terapia comportamentale più idoneo in collaborazione con l’Istruttore Riabilitatore. E’ il Medico Veterinario che si occupa inoltre della valutazione del rischio. E’ importante capire che il percorso terapeutico, coinvolge tutti: cane, proprietario e tutto il nucleo familiare. Diffidate di quei centri dove si lascia il cane con la promessa di “sistemarlo”.

 

Ci sono dei rimedi naturali che possono aiutare?

Esistono dei principi attivi naturali che potrebbero essere utilizzati ma dipende dalla causa che ha scatenato la patologia del comportamento e dal suo livello di gravità. È da ricordare che, anche se si parla di integratori, se ne consiglia sempre l’uso sotto la guida di un Medico Veterinario (meglio se Esperto in Comportamento) così da personalizzarne il dosaggio, scegliere il prodotto idoneo e soprattutto impostare il giusto percorso pratico per
quel “sistema famiglia”.

 

Può essere necessaria una terapia farmacologica?

A volte può essere necessario. Ci tengo a precisare però che un’eventuale terapia farmacologica non ha come scopo quello di sedare il cane ma piuttosto di diminuire lo stato ansioso che sta alla base del comportamento aggressivo. Grazie al farmaco si può  moderare la reattività e l’impulsività in modo che il cane abbia più tempo per scegliere una modalità di reazione diversa e gestire le emozioni negative come la rabbia e la paura. E’ importante capire che la terapia farmacologica non è la soluzione ma la base di partenza per rendere efficace il percorso improntato con l’Istruttore Riabilitatore.

Castrarlo o Sterilizzarla può aiutare?

La castrazione o la sterilizzazione all’interno di un percorso riabilitativo di un cane “aggressivo” è da valutare con attenzione perché in caso di aggressività da paura potrebbe portare addirittura ad un peggioramento della reattività. Anche nell’aggressività tra cani alcune volte la castrazione/sterilizzazione non porta giovamento. Bisogna considerarlo come un tassello all’interno di un percorso più ampio e nel caso, il Veterinario
Esperto in Comportamento procederà inizialmente con una castrazione chimica per valutarne l’efficacia in quel contesto.

 

 

E se il mio cane è aggressivo con altri cani?

L’aggressività tra cani può avere diverse cause: dalla paura fino alla mancata socializzazione nei periodi sensibili e molto spesso la ritroviamo in soggetti in età adolescenziale e dello stesso sesso quando nel cane la voglia di misurarsi e testare i limiti è più alta. Spesso alla base c’è una forte componente di apprensione (soprattutto se si parla di aggressività al guinzaglio) causata involontariamente dai proprietari che non sanno leggere in maniera corretta le situazioni di incontro tra cani (lo si vede spesso nello scorretto uso delle aree sgambo). Quello che si deve fare è innanzitutto evitare di far ritrovare il nostro cane muso a muso con un cane sconosciuto.  Bisogna aiutarlo a prendere distanza dal “problema” mostrandogli invece come avvicinarsi correttamente (facendosi aiutare da un professionista). Inoltre, sempre supportati da un professionista, fargli fare esperienze sociali corrette (ad esempio attraverso classi di socializzazione strutturate ad hoc).

cane aggressivo

E se il cane è aggressivo verso il proprietario?

Molto spesso l’aggressività verso il proprietario e/o all’interno del nucleo familiare ha come causa principale una scorretta comunicazione tra cane e famiglia. In poche parole non si parla la stessa lingua e non si capiscono i bisogni l’uno dell’altro! In questi casi, mentre si lavora sulla causa, è importante cercare di evitare le situazioni che possono scatenare una reazione aggressiva e pensare a gestioni in sicurezza soprattutto se sono presenti minori o persone più deboli come gli anziani o i disabili. In questa situazione, è ancora più importante affidarsi il prima possibile al Medico
Veterinario Esperto in Comportamento per evitare che la situazione degeneri.

Prevenire l’aggressività del cane si può?

Ci tengo a dire che nei casi di morsicatura visti fino ad oggi, il morso poteva essere quasi sempre evitato se si avesse avuto una corretta conoscenza della comunicazione del cane e nell’80% di questi casi, prima di arrivare alla visita specialistica, hanno sostenuto percorsi con educatori ed addestratori senza che al proprietario fosse stata impostata una gestione in sicurezza o che al cane fosse stato insegnato ad
indossare la museruola o a trovare strategie comunicative alternative.

Grazie Flavia di tutte queste informazioni, saranno molto utili ai lettori di Amica Veterinaria!

 

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