Cari proprietari ho quasi paura ad affrontare il tema di oggi: la BARF!
Inutile girarci intorno la barf tra noi veterinari non è molto popolare:
Da veterinaria ovviamente come moltissimi miei colleghi non condivido la filosofia della BARF e quindi so già che questo articolo susciterà qualche polemica. Quando si parla di alimentanzione dei cani non so perché gli animi si infiammino e su Facebook ho assistito a veri e propri scontri con tanto di insulti. Questo perché i ferventi sostenitori della dieta Barf se la prendono a male per ogni critica mossa alla loro dieta come se fosse un credo religioso!
Saper accettare e rispettare il pensiero degli altri!
Grazie l’avvento dei social la maleducazione e l’aggressività verbale vanno di gran moda….insultare qualcuno a distanza senza neanche conoscerlo è semplicissimo e a quanto pare molto divertente. Ora, io sono del parere che ognuno possa e debba avere la sua opinione in materia, basata sugli studi effettuati e sulla sua esperienza personale, cercherò quindi di mantenere un certo distacco e presentare le caratteristiche di questa dieta con obiettività medica.

Veterinario Vs barfista!
Noi veterinari di solito veniamo demonizzati dai barfisti (sostenitori della barf) perché sembra che ci divertiamo a sconsigliarla per partito preso, addirittura c’è chi grida al complotto delle aziende mangimistiche che ci pagherebbero per consigliare il commerciale. In questo caso mi sento di spezzare una lancia a favore della categoria (e sapete benissimo che in altri articoli non scuso per niente comportamenti poco professionali di alcuni colleghi). Posso assicurarvi che noi veterinari non ci guadagnamo niente a consigliarvi o meno una dieta e che il nostro approccio è del tutto scientifico e rivolto al benessere dei vostri animali. Ovviamente esistono anche veterinari barfisti (anche se personalmente non ne conosco).
Che cos’è la BARF?
L’acronimo BARF significa “Biologically Appropriate Raw Food“, ovvero cibo crudo, biologico e adatto al sistema digestivo dei cani. Fondamentalmente si basa sul recupero delle abitudini alimentari dei cani a partire da quelle dei loro antenati, i lupi.

Filosofia della Barf:
- La dieta commerciale (scatolette e croccantini) è vista come l’origine di tutti i mali: tumori, pancreatiti, dermatiti, otiti, problemi di accrescimento, insomma veramente di tutto (non c’è nessun fondamento scientifico al riguardo). Per i barfisti “ll cane si rompe una gamba?” Il problema è che ha le ossa fragili perché gli dai i croccantini.
- Un secondo punto stabilisce che il cane, essendo un discendente del lupo, debba tornare a fare un’alimentazione simile a quella del suo antenato selvatico.
- Altro punto della dieta Barf prevede di non somministrare tutti i nutrienti ad ogni singolo pasto, ma di seguire l’alimentazione del lupo in natura (punto non tanto seguito da quello che ho avuto modo di vedere probabilmente per la difficoltà nel creare sempre pasti diversi).
- La carne deve essere data cruda, chi la vuole addirittura attaccata all’osso.
- I cereali c’è chi ce li mette e chi no (foto sopra).
- Una volta a settimana è previsto un giorno di digiuno.
La composizione della barf:
Voglio chiarire che io non sono una nutrizionista e non è mia intenzione in questo articolo dare indicazioni di dieta che va sempre preparata a misura di ogni paziente, l’elenco che trovate sotto è un insieme di ingredienti presenti in varie linee di pensiero barf (sulle quali non tutti concordano) e serve solo per fare capire la ricerca che ci sta dietro.
- carne di manzo (carne polposa, attaccata all’osso, la cui percentuale non deve comunque superare la quota del 30%, cuore, fegato, reni),
- agnello, pollo (incluse le ossa, colli con tanto di becco),
- pesce crudo,
- uova crude,
- carne di maiale bollita e frattaglie (solo due volte a settimana);
- verdure crude.
- La frutta (mele, banane, prugne)
In alcune varianti della BARF (di ricette ce ne sono veramente tante ed è difficile trovare un unico pensiero che metta d’accordo tutti) esistono anche altri ingredienti che in altre invece vengono totalmente eliminate:
- cereali (miglio, grano saraceno, riso, amaranto, questi senza glutine, orzo, crusca e segale)
- latticini, yogurt bianco.
- verdura cotta e tritata fine (insalate, carote, sedano, zucchine)
- spezie, olio, vitamine ed integratori, come le alghe e una spolverata di sale marino due volte a settimana (anche su questo punto non tutte le ricette concordano).
Personalmente mai e poi mai avrei il tempo per comprare, misurare, pesare tutti i componenti di questa dieta!

Il parere contrario del veterinario alla barf:
Nel mondo veterinario è vero che questa dieta viene demonizzzata. Tutte le volte che un mio collega arriva in degenza con un paziente e dice “questo cane ha questo e quello, sta così e cosà….ah e poi….fa la BARF!” Occhi al cielo di tutti i presenti….
Filosofia del veterinario Vs barf:
Solo noi veterinari non vediamo somiglianze tra un Carlino, un Bulldog, un Chihuahua, un Bassotto, un Jack Russel, un Boxer e un lupo? Il cane, rappresentanto in tutte le razze più disparate, è lontano anni luce dal lupo (eccezione fatta forse per i lupoidi di cui oggi il maggior rappresentante è il cane lupo cecoslovacco) e la loro bocca e i loro denti non sono più adatti a strappare brandelli di carne. Detto questo dopo aver visto una nostra cliente dare al suo carlino l’alimentazione barf sotto forma di polpettine macinate monodose le ho viste veramente tutte. E’ vero, discende dal lupo, ma non è più un lupo e soprattutto non fa la vita di un lupo. Un lupo cammina e si sposta tutto il giorno, un cane fa tre passeggiate al giorno di mezz’ora, dieci minuti di lancio della pallina e per il resto del tempo se ne sta spaparanzato sul divano. Vi sembra un lupo questo? Sarebbe come dire che l’uomo visto che discende dalle scimmie deve tornare a mangiare quello che mangiano le scimmie. Chi vuole infilare per primo il legnetto nel termitaio e farsi un’abbuffata?
- Il lupo in natura vive 6-7 anni.


Motivazioni mediche contrarie alla barf:
- Noi veterinari sappiamo che una dieta casalinga bilanciata e seguita da un nutrizionista è più genuina ma si trasforma quasi sempre in un’accozzaglia di avanzi del cibo umano e sperimentazioni basate sull’esperienza del cugino, dello zio, del cognato….
- Molto spesso la barf viene fatta a caso dando semplicemente roba cruda e ossa (pericolosissime entrambe, dopo vediamo il perché)
- Ovviamente noi veterinari odiamo la Barf soprattutto per un motivo: la somministrazione di ossa: Vi siete mai chiesti perché?
- Chi di voi ha mai dovuto svuotare il colon e il retto di un cane con il dito?
- Avete mai passato due ore con un clistere in mano estraendo feci che non erano altro che un truciolato di ossa super compatto?

- quante coliti emorragiche da passaggio di ossa avete visto?
- Chi di voi ha operato d’urgenza diversi cani con perforazione intestinale o blocco intestinale da ossa?
- Quanti hanno visto un’endoscopia per estrarre un osso incastrato in esofago? E quanti cani avete visto morire perché l’osso incastrato ha lacerato l’esofago?

Noi veterinari tutto questo lo abbiamo visto…e non una volta sola…
Quanto costano secondo voi tutte queste procedure in urgenza? Ve lo dico io…una barca di soldi…senza la certezza che sopravviva…quindi se volete fare la barf fatela pure! Però vi assumete anche la responsabilità delle conseguenze. Lo so! Adesso salta fuori quello che dice che ha cani da 20 anni….gli ha sempre dato le ossa e non è mai successo niente…lo so, c’è sempre quello che basa tutta la casista medica solo sulla sua esperienza. Ovvio…sono come quelli che fumano 20 sigarette al giorno da 30 anni e non hanno mai avuto un colpo di tosse. Non è che però basiamo le statistiche sull’incidenza dei tumori del fumatore sulla sua esperienza. Si chiama statistica e percentuale di incidenza per un motivo. Se no si chiamava esperienza di vita di Mario Rossi.
E che dire dei colli di pollo? Anche qui, dopo aver estratto dallo stomaco di un pastore tedesco 10 colli di tacchino praticamente interi (che avevano poi provocato torsione gastrica) vedrai come cambiate idea…
- Altro rischio è quello di avere un eccesso di calcio in questa formulazione, con conseguenti danni alle ossa e ai reni e un sovradosaggio di vitamine: ricordo che dare troppo spesso il fegato, induce un’ipervitaminosi A
- Poi scusate l’uvetta (che sarebbe tossica) e i cereali il lupo quand’è che li mangia?
- Altro problema molto grave e completamente ignorato dai barfisti è che la carne e il pesce crudo veicolano pericolosi parassiti e batteri. Loro dicono che fanno l’abbattimento di questi agenti patogeni con il congelamento. Tutto ciò che è crudo può veicolare parassiti (la trichinella nel maiale e nel cavallo, l’anisakis nel pesce ad esempio) ma il problema più grosso viene dai batteri, Clostridi e Coli infatti possono dare gravissime forme di enteriti e epatiti a volte fatali, per non parlare del botulino. Quando vi trovate a curare il jack russel di 5 anni con una grave forma di epatite dalla quale non ci salta fuori solo perché per il proprietario doveva vivere da lupo magari dormendo poi tutto il giorno sul divano ti rendi conto che alcune “sfighe” uno se le va a cercare.
Non si può tornare indietro…
La filosofia del “naturale è meglio” sta andando molto di moda e seppur l’ideale di un ritorno alle origini sia affascinante non lo trovo applicabile nella nostra vita quotidiana, noi stessi viviamo di cibo pronto e in scatola e solo pochi di noi si alimentano con quello che ci procacciamo. I nostri animali volenti o nolenti ci seguono in questa trasformazione. D’altra parte vogliamo che vivano il più possibile, li vacciniamo, facciamo la profilassi per tutte le malattie esistenti e la diagnostica preventiva e anche tutto questo non è naturale. La loro vita così come la nostra si è allungata di parecchi anni e vivono più del doppio di quello che vivono i lupi in natura. Con questo articolo spero di avervi fatto capire il nostro punto di vista, non di convincervi! E’ giusto che ognuno prenda le proprie decisioni secondo la propria coscienza e le proprie convinzioni! La barf può restare un’alternativa da considerare in determinati casi, magari per gravi intolleranze ai croccantini e comunque sempre seguiti da un veterinario nutrizionista che ve la proponga.
Cari proprietari se vi è piaciuto l’articolo lasciate un mi piace e condividetelo!
Ricordate che mi trovate sempre sulla pagina Facebook Amica Veterinaria e sul mio profilo Instagram amica_veterinaria dove potrete essere sempre aggiornati sui nuovi articoli che pubblico e casi clinici particolari! Sulla pagina mi trovate anche per rispondere quasi istantaneamente alle vostre domande!

Forse vi può interessare anche:
Alimentazione del cane anziano: quali differenze?
Ho letto l articolo. Premetto è da poco che faccio Barf con il mio clc, purtroppo i mangimi se pur delle migliori marche col tempo procuravano dissenteria. Tornando alla Barf, io sono neofita, ma per il mio clc preparo personalmente i pasti. La carne la prendo dal macellaio, non do carne di maiale e i colli o ossa polpose le do con parsimonia. Per quanto riguarda la frutta so che l uva non andrebbe data e nelle verdure pomodori broccoli e fagioli andrebbero evitati. I cereali sono vietati. Per il resto io mi trovo bene e il mio cane visivamente sta bene. Sono sell idea che non bisogna essere estremisti ed elastici mentalmente, poi ognuno tragga le sue conclusioni.
Sono d’accordo…come ho scritto ognuno poi trae le proprie conclusioni dalle esperienze che fa…come ogni dieta c’è chi si trova bene e chi no! Molti vet (ma non tutti) hanno avuto esperienze negative (date sopratutto dal fatto che molti fanno poi questa dieta in modo sabagliato)!
La mia è solo curiosità a titolo informativo
Nell’articolo parla della dieta BARF nei cani… ma nei gatti? Quali ricomporta questa dieta a loro?
E’ la stessa cosa per quanto riguarda la salubrità delle carni.
Mi spiace, ma l’articolo è pieno di inesattezze, a cominciare dalla descrizione dell’alimentazione per finire con la differenza tra cani.
Quanta differenza c’è nel dna di un cane (qualsiasi razza ) e quello di un lupo?
Studi dicono Max 2-3%.
Caro Pierpaolo, con il mio articolo non avevo nessuna intenzione di fornire una ricetta da seguire, qualsiasi dieta che sia dalla semplice casalinga alla barf deve essere fatta su misura da un nutrizionista…come avrai notato l’articolo è una riflessione, un’insieme di considerazioni sulla filosofia che ci sta dietro. Da veterinario non posso accettare la somministrazione ne di ossa ne di cibi crudi che sono potenzialmente portatori di parassiti e batteri. Ovvio che molti effetti collaterali della barf sono dovuti a una somministrazione errata, senza abbattimento in congelatore ecc… Non escludo che i veri puristi che sono meticolosi nell’applicarla non abbiano problemi e infatti esistono cani che con questa dieta stanno benissimo, così come esistono quelli che stanno benissimo con i croccantini!! Per quanto riguarda la differenza del genoma tra cane e lupo è più o meno quella che c’è fra scimpanzè e uomo ma non per questo voglio vivere su un albero e mangiare formiche! La selezione fatta dall’uomo ha cambiato il fenotipo del cane e modificato profondamente la struttura del cane, dall’apparato masticatore, al metabolismo fino all’apparato digerente. Un levriero non può dormire in mezzo alla neve a -10 gradi e un bulldog non può correre dietro a un cervo…insomma le differenze sono notevoli! Detto questo avevo messo in preventivo che questo articolo avrebbe fatto discutere e i fatti mi hanno dato ragione con più di 3900 visite sul sito in 24 ore, numeri record, ho ricevuto complimenti così come insulti, mi hanno contattato persone che hanno fatto la barf e sono tornati indietro così come quelli che la fanno e mai più cambierebbero…il bello del dibattito è proprio questo, che si impara a conoscere il punto di vista di molti. Ovviamente l’educazione va sempre al primo posto e infatti ho risposto al suo commento in quanto seppur contrario, cortese. Altri sono finiti nel cestino! Spero di aver chiarito la mia posizione. A breve pubblicherò sul blog un articolo scritto da una collega nutrizionista pro-barf così da poter dare spazio anche a un punto di vista opposto al mio!!!
dopo 2 mesi di diarrea del gatto con cibo industriale gastrointestinal e monoproteico, sto provando a cambiare dieta e provare cibo fatto in casa, devo dire che la diarrea è cessata (probabile intolleranza al pollo che ho eliminato per ora). Sto cercando una dieta casalinga adatta ai miei gatti e mi sta pure bene aggiungerci gli integratori… ma vorrei un aiuto per capire meglio…. ci sono testi, siti o altro che mi possono aiutare in questa marea di informazioni? per ora i miei gatti sono casalinghi, maschio e femmina di 6 mesi circa, lui castrato lei non ancora sterilizzata. Ancora un po’ selvatici (presi 2 mesi fa da un gattile). Prima di pensare di farli uscire vorrei aspettare un po’ e soprattutto far sterilizzare la femmina. Qualche consiglio?
Per la dieta casalinga si rivolga a un nutrizionista. Per la sterilizzazione ovviamente è giusto come dice lei sterilizzarla prima di farla uscire.
Salve amica veterinaria. Ho una cavalier di un anno e mezzo. Da sempre, non ama le crocchette. Abbiamo e stiamo diventando matti per farla mangiare. Abbiamo provato dieta casalinga (consigliata dal veterinario nutrizionista), mettere un po’ di umido (le procura diarrea) così abbiamo provato a macinare o del macinato da macelleria o del fondo del prosciutto cotto o fesa ecc… bagnati appena con le crocchette. È l’unico modo per vederla mangiare almeno una volta al giorno. Devo dire la verità, da quando facciamo così, le feci sono diventate più compatte. Più sode e ha meno problemi di infiammazione alle ghiandole anali…
Cosa ne pensa?
Il fatto che un cane non mangi è quasi sempre correlato all’essere “viziato”. Il discorso diarrea è separato dal dicosrso “faccio i capricci”. I cani sono dei manipolatori di proprietari fantastici. Alcuni proprietari si riducono a imboccare il proprio animale. Poi che quello che mangia gli faccia bene o male è tutto un’altro problema. In teoria dovrebbe mangiare quello che gli viene proposto. Ovviamente se tutte le volte che non mangia si cambia alimento, ricetta o gli si da attenzione ecco che il cane avrà capito come ottenere quello che vuole. Questo atteggiamento è tipico dei cani di piccola taglia che solitamente hanno proprietari molto più attenti/apprensivi…..
Studi dicono 2/3%, quali studi?
Lo studio riconosciuto otto dicono esattamente il contrario:
https://qcostarica.com/pura-vida-how-to-build-a-dog-family-ties/
Salve,
Sono un barfista ma non uno di quelli talebani, tant’è che mi hanno bannato da un gruppo barfista perché ad un utente che viaggiava spesso all’estero col cane avevo consigliato di tenerlo abituato a mangiare anche mangimi commerciali. Io stesso quando porto i cani in pensione passo ai mangimi, idem se devo fare un viaggio con uno dei cani.
Sono però un barfista della prima ora per quanto riguarda l’Italia. Me ne cominciai a interessare nel 2006 quando adottai il mio pro cane, il mio dolce Rex morto nel 2013 per un tumore al cervello che lo ha ucciso senza preavviso nel giro di due giorni,a questa è un altra (triste) storia. Iniziai a usare la barf in anno più tardi, nel 2007, sia perché non ero sicuro del passo sia perché prima non avevo modo di congelare molto cibo.
Nel corso di questi 13 anni ho sempre seguito l’argomento. E se da un lato si è diffusa molto dall’altro si è anche andata molto commercializzando e arricchendo di assurdità. Già il termine barf e un marchio commerciale registrato, ma poi ci arriveremo.
Nel 2006 era praticamente sconosciuta in Italia e su internet si trovava solo una paginetta in italiano con le informazioni base. Motivo che contribuì al fatto che ci misi un anno per provarla. Fortunatamente su un forum che frequentavo c’era una ragazza italiana che viveva in Olanda dove la barf era già più diffusa e ci passava informazioni. Nel corso del tempo ho perfezionato il mio inglese potendo casi attingere anche a siti e testi anglofoni. Oggi invece si trova l’inverosimile al riguardo, comprese ditte che forniscono pasti già preparati e congelati, gruppi Facebook, siti informatici o presunti tali, quantità di prodotti complementari per questa dieta. Oltre che diversi libri in italiano.
Ma come, dove, quando e perché nasce la Barf?
Ecco la Barf non nasce come Barf. Nasce come RMB, raw meaty bones (Ossa carnose crude). Dove? In Australia, più precisamente nella facoltà di veterinaria dell’Università di Sidney. Nasce negli anni ’80, o meglio inizia ad essere sviluppata negli anni ’80. Perché un gruppo di ricercatori veterinari iniziò a domandarsi dell’ormai affermata abitudine di somministrare mangimi industriali ai cani (e per esteso ai gatti) fosse salutare e se determinate patologie che avevano avuto un aumento di casi fossero imputabili all’alimentazione industriale. Capo di questa équipe era il dottor Tom Lonsdale.
Lo studio andó avanti per circa un decennio la base era quella di replicare l’alimentazione che un cane selvatico avrebbe avuto. E qui il primo punto non presero ad esempio i lupi, ma i dingo che non sono animali sviluppatisi per selezione naturale come i lupi ma sono nati da cani domestici rinselvatichiti, propriamente detti cani ferali. Quindi molto vicini ai cani domestici. Quindi i lupi via…ce li hanno messi dentro i barfisti anni dopo.
Dove nasce il termine Barf? Pare si stata un americana a usarlo per prima,una certa Debbie Tripp, ma a renderlo famoso fu il dottor Ian Billinghurst che era stato membro del team di ricercatori di cui sopra e che in seguito passato a esercitare la libera professione registro il nome Barf e inizio a commercializzare cibo congelato crudo basato sulle tabelle derivate dallo studio condotto nella facoltà di veterinaria di Sidney.
Quali furono i risultati di questo famigerato studio decennale? Furono che si i cani alimentati con pasti che replicavano le prede tipiche dei dingo stavano mediamente meglio dei cani alimentati con mangime industriale e avevano una bassa incidenza disturbi come dermatiti,intolleranza, otiti causate da intolleranze alimentari, problemi intestinali vari, obesità ecc. Questo tipo di alimentazione replicava quello che mangiavano i dingo in natura, ovvero piccole prede come conigli, volatili, roditori ecc., Ne derivò una serie di tabelle che stabilivano la composizione tipo della dieta. Ora non sto qui a fare un trattato ma sostanzialmente il pasto medio dovrebbe essere composto da 70% di ossa tenere polpose (ossa di piccoli animali come polli da 1kg e conigli e relativa carne di muscolo), 20% di interiora miste (il cui 5% di fegato quantità che evita carenze o eccessi di vitamina A, nei gatti è da calcolare con precisione anche la quantità di cuore che serve per fornire i giusti valori di taurina anche qui circa il 5% delle interiora totali) e un 10% di verdure possibilmente sbollentate ad imitare il contenuto tipico delle prede ovvero vegetali almeno in parte digeriti. Tra le interiora si consiglia anche la trippa verde ovvero la trippa bovina non sbiancata che contiene enzimi digestivi utili. Qui in Italia è difficile da trovare in commercio (la si trova nei negozi on line di dieta Barf). E questo sostanzialmente è quanto. Ovviamente sono previste tutte le varianti a base di pesce o di altre carni.
Il discorso parassiti e batteri: scusa la franchezza ma la trovo una fesseria. Sostanzialmente questa critica nasce alcuni anni fa, mi pare nel 2014, quando venne pubblicato un report di un agenzia americana che ha condotto dei test sulla carne in commercio data cruda ai cani e ai gatti. Ciò che mi ha fatto storcere il naso subito è stato un fatto lampante, ovvero che si riferisce alla realtà USA dove notoriamente i controlli sanitari sono più bassi di quelli europei,anche se dipende da stato a stato come anche qui in Europa. Oltre a questo è scarna di fonti e dati verificabili. Parla di analisi fatte sul contenuto delle ciotole di cani alimentati con cibo crudo. Ma dove e come sono stati effettuati questi campioni non è dato sapere. Sono andati a casa dei proprietari di cani alimentati a crudo senza dare preavviso? Erano campionamenti studiati? Dove la compravano la carne? come la conservavano? Venivano lavate bene le ciotole tra un pasto e un altro? Tutte condizioni importanti ai fini del risultato.
Ma veniamo a noi italiani. Qui le carni a rischio come quella suina e equina vengono controllate subito dopo l’abbattimento capo per capo e se si riscontra presenza di Trichinella per esempio, viene bloccata tutta la partita di bestiame. Oltretutto si annida negli organi interni non nei muscoli,quindi usare interiora non di suino e un ulteriore garanzia.
Del resto nel banco macelleria c’è sia la carne da cucinare che quella per il carpaccio, sia dal macellaio che nel supermercato e non mi pare che ci siano epidemia di malattie batteriche. Chi lavora nei mattatoi e nelle macellerie tocca continuamente carne cruda comprese le interiora e si hanno i guanti ma vuoi che in un turno non gli capita di toccarsi la faccia con i guanti o qualche volta di toccare la carne a mani nude e poi non lavarsene? Non mi risulta che questa categoria di lavoratori sia soggetta a infezioni batteriche croniche.
Tornio ai cani: si leccano il proprio sedere e quello di altri cani, annusano e leccano dove altri cani hanno fatto i bisogni, idem in prossimità dei cassonetti. Ovvio il padrone cerca di evitare, ma capita. Sono tutti posti ben sudici e sicuramente carichi di batteri ben più della carne confezionata di un supermercato. Se li portate in campagna e nel bosco non ne parliamo, bisogni di animali da reddito e selvatici, magari qualche animaletto morto. Molti cani amano rotolarsi nel letame se gli capita (e capita purtroppo). Non credo di essere il solo che ha cani e gatti che in giardino cacciano topi,lucertole,e uccellini.. i miei anche serpenti due volte, una un cane e l’altra un gatto. Se te li portano come alcuni dei miei cani comunque li tengono in bocca e quasi sempre gli bucano l’addome e l’intestino, altri miei cani li mangiano (il pastore tedesco due anni fa ha trovato un piccione mezzo morto in giardino e in due secondi se l’è pappato prima che riuscissi a intervenire. Ora, alla luce di ciò, qualche vaga traccia di salmonella sulla carne di pollo può essere un problema per un cane? Salvo casi particolari ovviamente.
Questione ossa. Come dicevo la RMB, più nota come Barf, parla di ossa tenere, non di femori bovini. E questo è la base. Poi ovviamente come sottolinei giustamente il mondo canino è variegato e presenta conformazioni della bocca che vanno da un estremo a un altro, come la taglia anche. Quindi tutto va rapportato al singolo caso. É ovvio che ala chiwawa non darò stesse ossa che d’ho al rottweiler. Un cane che per anni ha mangiato solo crocchette probabilmente si troverà in difficoltà con le ossa, andrà abituato gradualmente. Alcuni cani,come il mio cane corso, hanno il vizio di ingoiare grossi pezzi interi senza masticarli. In questo caso provvediamo o facendogli già a pezzi piccoli o come preferisci fare io gli do un unico grosso pezzo, in questo caso dovendo masticare per forza non so perchè in questo modo non ingoia nemmeno l’ultimo pezzo,forse perché ormai ha messo in moto la mascella.. boh però con lei funziona così. Ci sono altri cani che invece rosicchiano e masticano diligentemente tutto e allora gli si possono dare anche ossa più impegnative. Ci sono poi cani che per vari motivi non ce la fanno proprio a masticare le ossa e allora si possono macinare e via. Ad esempio per il gatto gli macino tuto finemente perché sennò si mangia solo quello che gli piace di più, ma da piccolo rosicchiava femori di pollo che era un piacere…poi crescendo…ma è un gatto del resto.
Ovviamente è buona norma vigilare durante il pasto, a me non è mai successo nulla di grave, solo 3 o 4 volte che gli rimanesse in castrato un osso tra i denti. E ripeto conoscere il proprio cane e adattare la dieta all suo modo di masticare.
Lo so che l’esperienza del singolo non fa casistica ma in 13 anni con 7 cani e due gatti sono almeno 30 mila pasti, i bisogni li fanno in giardino e li pulisco io e non ho mai trovato un osso non digerito.
Lasciando la mia esperienza personale, sicuramente capitano un tot di casi di cani con problemi anche seri causato da ossa,a capitano anche un tot di casi di cani con problemi anche seri causati da crocchette come torsioni dello stomaco o cani soffocati da crocchette andate per traverso. Non sono un veterinaria n ambito cinofilo ci sto abbastanza dentro e tutti i cani con problemi di tartaro anche molto grave che ho visto erano alimentati a crocchette mentre non ho ancora mai visto un cane alimentato a barf con tali problemi.
È la dieta dei miracoli, assolutamente no! Uno dei miei cani che ho preso appena finito l’allattamento ha mangiato barf a base di pollo per 11 anni, poi improvvisamente lo scorso anno è diventato intollerante al pollame e ora mangia solo coniglio e pesce. Può aiutare? Si assolutamente. Ho avuto una cagnetta trovatella che a circa 4 anni è diventata diabetica (quell’anno ero tornato alle crocchette per problemi logistici ma non reputo sia stata questa la causa) e contestualmente cieca. Passai subito al mangime specifico ma nonostante le dosi massicce di insulina (24 unità due volte al giorno per 13kg di peso) la glicemia era sempre tra 250 e 300. Provai tutti i mangimi ma niente,oltretutto quelli in crocchette non li voleva mangiare e quindi perdeva peso. Dopo soli 4 mesi ebbe una pancreatite emorragia quasi fatale, e la diedero per morta. Dopo altri 3 mesi una seconda pancreatite e la diedero di nuovo per spacciata. Al che presi una decisione,consapevole dei rischi e della responsabilità, e iniziai a darle una dieta Barf. Anche con la dose per cani attivi,e lei era tutt’altro che attiva, perdeva peso così dal3% del suo peso ideale passai al 4%, ma a causa delle pancreatiti sceglievo le parti più magre. Risultato un anno dopo facendo l’ecografia i veterinari rasero sbalorditi perché il pancreas era perfetto,mi hanno detto che se non avessero saputo che aveva avuto ben due pancreatiti emorragiche non lo avrebbero mai immaginato dato che i tessuti necrotici erano spariti e le cicatrici idem. Sicuramente non fu la sola dieta ma credo che contribuì significativamente. E la glicemia sempre tra 100 e 150 con solo 5 unità di insulina 2 volte al giorno. La cagnetta oltretutto aveva anche lamleismania contratta prima che la trovassi. Non la operammo mai per le cataratte per paura che l’anestesia potesse incasinarla, ma nei 7 anni successivi venne aggredita due volte da un altro cane e entrambe le volte fu necessaria l’anestesia totale per ricucirla (circa 3 ore ogni volta), un’altra volta si mangio mezzo chilo di insetticida, data per morta alche quella volta si riprese alla grande. Quando lamportavo in pensione per 20 gg ogni anno la passo di nuovo a crocchette specifiche, i titolari della pensione sono veterinari quindi la controllavano e aumentavano l’insulina. Ma 3 anni fa il cambio di alimentazione la scombussolò ed ebbe una crisi glicemica terribile, data per morta per la 4 volta(la terza era stata l’avvelenamento da insetticida) riprendendo ad alimentarla a petto di pollo crudo si riprese ancora una volta. Ma l’inverno scorso una nuova crisi glicemica con sbalzi da 30 a 600 nell’arco di 3-4 ore l’ha sopraffatta. Ripeto non reputo la Barf la dieta dei miracoli e non credo sia stata solo merito dell’alimentazione se la dolce Nanà ha potuto vivere più anni di quanto era auspicabile ma sono convinto che abbia inciso significativamente.
Molti “barfisti” demonizzano i mangimi arrivando a pensare che siano la causa di tutti i mali del cane. Idiozie! Innanzitutto da quando venne condotto lo studio in quel di Sidney i mangimi sono migliorati tantissimo, e negli ultimi 10 in particolare e in parte grazie alla diffusione della dieta Barf e della maggiore attenzione dei proprietari nei confronti del cibo per i propri animali. Sono nati anche mangimi grain free proprio sull’onda della barf che però, almeno secondo me sono una bufala, e li ho provati. Questi mangimi non hanno cereali, come la vera dieta Barf o meglio RMB, ma sostituiscono una buona parte dei cereali con patate che sono altrettanto innaturali come alimento per un carnivoro. Oltretutto essendo disidratati e avendo molte proteine e nutrienti in più rispetto ai mangimi tradizionali vanno dati in quantità inferiori e non bastano a sfamare il cane, gli danno sì tutti i nutrienti ma il cane non si sente sazio. E la qualità delle feci non e come quella di in cane che mangia barf i cui bisogni si seccano e sfarinano dopo pochi giorni, quelle dei grain free sono meno voluminose ma restano morbide e puzzano quasi quanto quelle dei mangimi normali. Per questo dopo averlo provato anche per periodi lunghi ho deciso che per quando li porto in pensione gli prendo mangimi che usano solo riso come cereale. Ne ho trovato uno dalla consistenza semi umida che è apprezzato anche dai miei cani che il secco lo schifano.
Questo mi porta a parlare dell’uso dei cereali nella Barf. E un’assurdità. La Barf o RMB si basa sull’alimentazione che una cane avrebbe allo stato selvatico. E dove li trova i cereali nella natura selvaggia? I cereali selvatici perdoni loro semi non appena maturi, a differenza delle varietà coltivate che li mantengono attaccati alla spiga per consentirne il raccolto. Quindi il cane dovrebbe ruminare nei prati alla ricerca di minuscoli semi di cereale, considerando che il un prato spontaneo i cereali sono mi pare il 10-15% delle piante viene da sé che gli unici cereali che potrebbe assumere sono quelli nell’apparato digerente di qualche piccola preda,ovvero una quantità insignificante. L’uso dei cereali nella Barf è roba recente, che non c’entra nulla con la dieta originaria ed è abitudine di quei barfisti non pienamente convinti che credono che un minimo di carboidrati debbano essere dati sottoforma di cereali. Ma la vera dieta Barf o RMB prevede come carboidrati solo quelli che il cane trasforma dal grasso animale. Io non ho mai dato cereali eppure ho alcuni cani che fanno tanta attività e sono lo stesso pieni di energia.
Il giorno di digiuno si può fare o meno,parte dal presupposto che i canidi tendono a fare grossi pasti intervallati da digiuno. O meglio mamgiano quando possono tutto quello che possono perché non sanno quando faranno un altro pasto. L’apparato digerente del cane in effetti è strutturato per mangiare tanto tutto assieme. Ma é anche vero che i cani domestici fanno attività tutti i giorni,o non è fanno mai(?!), Quindi non è consigliabile farli strafogare a meno di lasciarli Dior giorni a digiuno senza fare attività. Personalmente non ho mai fatto il giorno di digiuno, in passato una volta a settimana gli davo un pasto a base solo di ricotta e uovo crudo ma sono anni che non faccio nemmeno questo. Li faccio mangiare tutti i giorni una quantità giustà per la loro taglia e attività quotidiana.
Tutto il resto, ovvero integratori,polveri di alghe, di corno, prezi di pelle con pelliccia sono tutta fuffa da vendere a caro prezzo. Se la dieta e bilanciata e varia non servono integratori. Qualche vitamina si degrada con il congelamento è vero, per questo una volta a settimana di un po’ di olio vivo che è una miscela di olii vegetali ma solo perché faccio scorte mensili e quindi restano molto in freezer.
Unica eccezione può essere i kefir, che si usa al posto della trippa verde che qui da noi è difficile da trovare e comunque puzza da schifo. Ma se il cane digerisce bene si può evitare pure quello.
Non è affatto complicata. Una volta stabilito quanto deve essere il pasto lo si divide nelle percentuali. Un cane di 10kg con una buona attività quotidiana dovrebbe mangiare il 3% del proprio peso ovvero 300gr\die. Il 70% di carne con ossa tenere quindi 210gr. Il 20% di interiora varie ovvero 60gr, di questi il 15% di fegato ovvero 9gr(10 per comodità). Il 10% di verdure ovvero 30gr. Quindi 210gr di carne e ossa tenere, 50gr di interiora varie, 10gr di fegato,30gr di verdure. Volete fare scorta per 10 giorni, moltiplicate per 10 queste quantità: 2,1kg di carne con ossa; 500gr di interiora; 100gr di fegato; 300gr di verdure. Per un mese sono: 6,3kg di carne e ossa tenere; 1,5kg di interiora; 300gr di fegato; 900gr di verdure.
Come fare per evitare carenze o eccessi? semplice: variare il più possibile tipi di carne e pesce, di interiora e di verdure. Ovvero usate il principio di qualsiasi sana alimentazione mangiate un po’ di tutto. Poi lo potrete somministrare alternando le varietà di giorno in giorno o mischiare tutto. Quest’ultimo modo è essenziale con i gatti che altrimenti mangerebbero solo quello che gli piace,io per loro macino tutto e li bugero. Ma è comodo anche per chi ha molto cani e fa scorte mensili, mischi tutto così ognuno ha la giusta dose.
Io sono arrivato a consumare circa 100kg di cibo al mese, di penserebbe chissà quale mole di lavoro. In realtà in un pomerigio faccio tutto. Vado a ritirare la carne, macino interiora e verdure che ho già sbollentato, faccio a pezzettini la carne che compro ad animali interi (polli da 2kg,maialotto da 10\15kg, pecore) ai quali aggiungo pesce che pescano che compro in base anche ai prezzi che trovo. Per il gatto aggiungo un po’ più di cuore e macino tutto come detto. E poi insacchetto, per ogni cane honun foglietto con le sue quantità anche in base all’età e all’attività fisica. E poi tutto in freezer al massimo così scende a circa -40 (quasi tutti freezer moderni ce la fa) che è la temperatura richiesta per legge per servire il pesce crudo (sushi) in quanto uccide il parassita del pesce azzurro anisakis. Ma il pesce azzurro.lo.potete anche comprare già surgelato(è stato già abbattuto a -40) o evitarlo, potete evitare proprio il pesce in assoluto. Dopo due o tre giorni l’importo a -18 altrimenti non si scongela bene in inverno. A quel punto devo solo tirare fuori il sacchetto con tutti i pacchetti singoli ogni sera e metterlo a scongelare, la sera dopo svuoto i sacchetti nelle ciotole le d’ho in pasto alle belve e tiro fuori il sacchetto per la sera dopo. E sto apposto per un mese o più.
Ovviamente il mio è un caso particolare perché ho tante bocche da sfamare. Chi ha solo un cane o due può anche fare spesa per una settimana sola. Io prendo in quantità per avere sconti e risparmiare.
È vero che molti veterinari la criticano o la sconsigliano, in passato quando non si conosceva mi prendevano per pazzo! Ma cominciano ad essercene anche molti che invece la consigliano e la usano per i loro cani. Io conosco la dottoressa Elena Villa e la dottoressa Barbara Gallichio (autrice di lupi travestiti), la quale però consiglia di “scottare” la superfice della carne per uccidere eventuali salmonelle erabonde.
Insomma la Barf non è né miracolosa ne letale a mio modesto parere. È una delle possibili diete. A mio avviso migliore di quella industriale e anche di quella casalinga classica (più per l’uso dei cereali che del fatto che sia cotta). Si fonda su uno studio decennale fatto da un équipe di medici veterinari e non su concetti campati in aria. Ovviamente va fatta con cognizione di causa altrimenti diventa si dannosa come qualsiasi altra alimentazione somministrata a caso, casalinga fatta con gli avanzi della tavola, crocchette di scarsa qualità, o in quantità eccessive.
Cito due libri in inglese che sono quelli base da cui è nata questa dieta, non tradotti in italiano che io sappia:
-Raw meaty bones del dottor Tom Lonsdale
-Give your dog a bone del dottor Ian Billinghurst
Ciao e scusate il poema!
Adriano
Ciao Adriano, grazie per questo interessantissimo commento. Mi meraviglio del fatto che la veterinaria non abbia risposto. Personalmente non mi ero mai decisa a iniziare la BARF con il nostro gattone di 6 anni ma ieri ho fatto un ordine di 4 kg di cibo congelato da un’azienda molto buona specializzata in questo (fanno tutto loro dall’allevamente, al controllo qualità ecc..ec..). Domani mi arriva, speriamo bene. Ho parlato con loro al telefono esponendo tutti i miei dubbi, non solo spero che questo cibo possa piacere al mio gatto ma mi auguro soprattutto che non vomiti e che non gli venga il botulismo (non credo visto che la carne che ho preso è sottoposta a mille controlli, ma non si sa mai…). Un saluto, Gabriella
Il cane a confronto del lupo è uno spazzino!
Il lupo è un cacciatore!
Il cane no! A meno che non sia un dingo!
Perché? L australia è un’ isola e il dingo se adeguato ,anzi non ha avuto influenze esterne!
Ma questo non vuol dire che il cane non possa mangiare crudita’!
Spesso si fa confusione perché i lupi in rare occasioni possono essere addomesticati, ma lo stesso discorso vale per le aquile i falchi ecc….
Ma non sono mai dei passerotti !!!
Ho letto l’aricolo…io faccio barf con 3 cani…perche con le crocchette quelle di marche ottime ne avevano sempre una…prurito…lievitamento delle orecchie…da quando fanno barf non hanno avuto piu nullaaa…e ho notato pure un altra cosa che sono piu rilassati mentalmente piu appagati.
Nella barf non si danno cereali..non si danno ossa di grandi mammiferi…il pesce va congelato minimo 96 ore…il maiale se non è made in italy non si da…le crocchette hanno un casino di scarto si nota dall’enorme produzioni di feci…mentre con la barf assimilano quasi tutto e feci pochissimi…
Certo la barf va fatta bene non così tanto per fare…quindi informatevi bene oppure lasciate perdere e date crocchette.
Cara Elena, nelle mie ricerche prima di scrivere l’articolo ho trovato alcune varianti con i cereali e quindi ho pensato di inserirli, in molti però mi avete detto di no! Comunque il mio articolo non ha certo lo scopo di fornire la ricetta, che deve essere cucita a misura di ogni paziente da un’esperto in nutrizione. Ho già risposto al sig. Pierpaolo poco fa con alcune delle mie considerazioni. Sono comunque d’accordo con te che se fatta in maniera rigorosa con i dovuti accorgimenti di sanizzazione delle carni i rischi diminuiscono. Purtroppo diventando una moda molto spesso chi la fa si improvvisa e quindi le nostre esperienze negative da veterinari sono dovuto sopratutto a questi errori. Ovviamente se io dovessi optare per una nutrizione casalinga (che non contiene conservanti ed è chiaramente più genuina) mi butterei comunque sul cotto…Negli anni la barf la fanno in tanti, c’è chi arriva e ti dice “faccio la barf ma cuocio tutto”, ch ti dice “faccio la barf ma trito tutto e non do le ossa!” capisci che sotto questo acronimo ormai c’è veramente di tutto, ed è per questo che i veterinari nella confusione generale alzano gli occhi al cielo! Come ho scritto a Pierpaolo, ho intenzione a breve di pubblicare un articolo di una collega nutrizionista pro-barf in modo da poter dar voce a tutti i punti di vista!
Salve Elena, ho letto la tua risposta così come tante altre e tutte molto utili, essendo io molto combattuta tra la scelta del mangime e barf sono alla continua ricerfa di informazioni utili che mi illuminino una volta per tutte. Nel commento di risposta all’articolo è stato menzionato che la carne di maiale “cruda” viene data solo se Made in italy, ovviamente da inesperta mi chiedo come possano pur essendo di origine italiana ( e qui comunque ci sarebbe da valutare poi tutta la normativa in riferimento l’etichettatura che in alcuni casi prevede il marchio it pur essendo importati vivi dall’estero ma macellati in territorio italiano… etc…) non essere soggetti a trachinellosi? Grazie per l’attenzione, Angela
La trichinella è un parassita presente anche in Italia! La carne di maiale non va data cruda!
Immagino dottoressa che sia pienamente a conoscenza che i maiali venduti in italia sono controllati per la trichinellosi vero? Sicuramente conosce il protocollo sanitario che prevede il controllo a tappeto dei riproduttori di tutti gli allevamenti. E il campionamento invece dei suini macellati?? Immagino fosse a conoscenza di tali dati. Eppure mi chiedo allora perchè scrivere un inesattezza del genere. In base alla sua errata teoria chiunque mangi una fetta di prosciutto o una salsiccia che non sia carbonizzata contrarrebbe la trichinellosi.
Io credo che dovrebbe ridare un occhiata ai protocolli vaccinali.
Per inciso: in Barf non si da maiale crudo perchè potrebbe essere contaminato dalle rabbia suina. Perchè se il problema fosse la trichinellosi (batterio che oltretutto colpisce anche cavalli ovini e bovini quindi sarebbo tutti morti dato che il carpaccio è perfettamente consentito) basterebbe congelare la carne per un mese e la si potrebbe usare.
Comunque resta il fatto che l’articolo contiene troppe cose sbagliate sulla dieta barf. Io penso che si dovrebbe informare un pochino pochino meglio.
Immagino che lei sappia che la Trichinella non sia un batterio ma un parassita. Immagino sappia che dal 1990 a oggi ci sono stati 1455 casi di trichinella nell’uomo. Una media di 23 casi all’anno. I controlli ci sono certo. Ma niente è infallibile. L’importante è sapere che un minimo rischio c’è poi uno decide liberamente sulla propria salute e quella dei sui cani. D’altra parte non mangiamo tutti il pesce crudo nei ristoranti giapponesi all you can eat? Ogni tanto qualcuno prende l’epatite o l’anisakis(vermi tondi dei pesci) ma non per questo ci rinunciamo!
Non so come sia la situazione in Italia, ma essendo Unione Europea le regolamentazioni sono molto simili. Da noi (paese confinante con l’Italia) vige l’obbligo di analizzare la carne di ogni singolo maiale per la trichinella prima di metterla in commercio. Il pericolo con la carne di maiale cruda ultimamente sono i casi di pseudorabbia-malattia di Aujeszky. Personalmente non dico mai che faccio barf, ma la dieta a crudo (raw). La sto facendo da piu’ di 4 anni. Esami del sangue, raggi di schiena, anche etc., perfetti. Ma sono d’accordo che bisogna farla bene la dieta a crudo, altrimenti meglio restare su un secco o un umido di qualita’. Si fanno meno danni.
Ciao Elena, sono Michele di Roma.
Ho una attività barf e se hai bisogno di alcune info posso esserti di aiuto.
fb baobab
Io ho un meticcio di 27 kg, ha sempre mangiato poco fin da piccolo e spesso aveva la dissenteria, col veterinario le abbiamo provate tutte, fino ad 1 anno fa ( il cane ha 2 anni e mezzo) quando per disperazione abbiamo deciso di provare la barf..io uso rido soffiato mischiato ad 1 salsicciotto di barf al giorno ( gusti vari, ma sempre con le verdure) olio di fegato di merluzzo e vitamine.
Da quando la uso, il cane fa 2 pasti al giorno é molto più vivace e non ha più la dissenteria
Cara Elena sono contenta che tu abbia risolto i problemi del tuo cane…per salsicciotto di Barf immagino tu intenda quello confezionato…Non so se i puristi della barf siano pro o contro a questa commercializzazione della loro dieta! Comunque se ti sei trovata bene e la esegui correttamente dal punto di vista della salubrità delle carni direi che è un’ottima soluzione.
..nel tuo caso ci sei arrivata per necessità e sicuramente non sei un ‘estremista di questa dieta! Vedi il mio articolo che è stato ampiamente criticato era una riflessione sul perché noi veterinari (non tutti ovvio) abbiamo questa avversione per questa dieta….Non c’entra il complotto delle ditte mangimistiche come molti ci accusano ma semplicemente l’esperienza che queste mode spesso portano…probabilmente perché chi la applica poi non sempre è rigoroso o fa errori grossolani! Detto ciò ribadisco che non voglio convincere nessuno…anzi sono sempre aperta al confronto costruttivo sulle vostre varie esperienze!
Credo che i veterinari siano disperati perché ci sono molte troppe persone che pensano di fare barf ma che barf non è…
Io non faccio barf, ma al mio cane dò spesso ossa di prosciutto crudo x farlo masticare un po’…fanno male? Grazie
Cara Mara, Le ossa di prosciutto non vanno bene..per due motivi! Perché sono ossa e quindi il rischio corpo estraneo intestinale è sempre possibile e perché contengono altissimi quantitativi di sale!!!
Buongiorno, sono una veterinaria e mi occupo di nutrizione. I benefici che voi descrivete aver riscontrato nel passaggio dalla dieta industriale alla barf li avreste comunque avuti passando ad una dieta casalinga cotta, perché gli ingredienti freschi sono ovviamente più digeribili e di qualità migliore, quindi perché rischiare infezioni, parassitosi o traumi? Ovviamente le diete fatte con ingredienti freschi vanno SEMPRE formulate e bilanciate da un professionista competente, altrimenti si rischiano danni per la salute.
Grazie collega del tuo prezioso e specialistico intervento!
Cara veterinaria ma lei ha mai visto fare le crocchette…?!anche le migliori quelle con carne fresca?! Venga nel modenese a fara una gita Sapi spa secondo me si ferma al cancello di entrata….
salve.. ci sono crocchette tedesche che sono le migliori al mondo che costano 10 euro al kg.
non ho nulla contro la barf, che nasce sulla falsarigha della paleo per noi umani.
sono ex culturista… ne ho provate parecchie.. ma per il bene del mio cane non do crudita’, io stesso non ne mangio, mai stato in un china resturant , neanche al sushi da 80 euro a pranzo. una mia scelta personale!
i cani nei nostri giorni stanno ai lupi come il giorno sta alla notte.
noi fisicamente siamo lontani ai nostri nonni di almeno 2 scalini.
di ciarlatani ce ne sono in ogni ambito. io alla mia emy ( un amsaff di due mesi emezzo) do 50 per cento cucinato e 50 crocchette.
usavo monge gemon ora passero’a trainer o gluten free… ma un pasto al giorno o piacere di prepararlo…
spesso cucino per me e aggiungo per lei, come farei per un ospite. riso integrale un po di carne ( mangio raramente maiale) una punta di sale e a lei do olio di salmone e io extravergine di oliva del vecchietto sotto casa.
non stracuocio mai molto le cose.
come in tutte le cose, me compreso, la giusta soluzione e’ nel mezzo!
apro una piccola parentesi se la dottoressa mi consente:
stiamo cercando di tornare al bio- nature-paleo-barf -raw ecc… solo perché abbiamo fatto macelli e sfracelli culinari fino ad oggi..non c era cultura e adesso sembra che vogliamo fare passi indetro come gamberi, ma a che beneficio?
se un barfista trova solo benefici per il suo cane lo faccia… ringraziando il cielo il nostro e’un paese ancora libero!
Buongiorno, vorrei porgere una domanda. Ma quando parlate di dieta bilanciata avete visto di quali ingredienti sono formate le crocchette delle marche più famose? Esistono sicuramente ottime marche di crocchette che utilizzano buoni ingredienti.
Ma le marche più pubblicizzate, anche da voi veterinari, utilizzano ingredienti tra i più scadenti addirittura alcune sono prive di carne, la maggior parte contengono enormi quantità di mais riso cellulosa e via dicendo. Come potete dire che le crocchette apportano il giusto nutrimento ai nostri cani?
Per dieta bilanciata si parla di nutrienti (proteine, grassi, vitamine ecc) non della loro origine. Io personalmente non ho interesse a consigliare le grandi marche di cui parla, anzi preferisco i prodotti di nicchia. Detto questo la invito a leggere l’articolo sui croccantini della dott.ssa Barera, è molto specifico e interessante. Lo trova sotto la categoria “Parla lo specialista!”
Ok l’articolo avrebbe dovuto fare una differenza tra barf e industriale quindi dovrebbe anche citare nell’articolo tutto il procedimento delle crocchette come ha fatto l’analisi sulla dieta barf invece in questo articolo critica i barfisti io vorrei sapere dalla stessa veterinaria dell’articolo come si fanno le crocchette,i rischi e benefici (io ho fatto industriale poi casalinga e adesso barf) e la differenza tra crocchette e barf si vede !!!
Signora Speranza, l’articolo sui croccantini lo trova sotto la stessa categoria. Questo sulla Barf è solo una mia riflessione personale sulla “filosofia” che ci sta dietro. A breve uscirà un articolo più dettagliato sulla Barf redatto dalla stessa Biologa nutrizionista che ha parlato dei croccantini. Se dovessi dare un consiglio su quale alimentazione seguire consiglierei la casalinga cotta (seguita ovviamente da un nutrizionista). Per quanto riguarda i cambiamenti in positivo che alcuni proprietari raccontano con la barf non posso che crederci ma anche voi cercate di credere a alcuni effetti negativi che a volte ci è capitato di osservare nella pratica clinica.
Che il cane ” moderno ” non sia più capace di masticare purtroppo devo darle ragione. Dobbiamo solo ringraziare mamma crocchetta per questo. Forse molti non ricordano che fino a non molti anni fa i nostri cani venivano nutriti con gli avanzi dei nostri pasti. Molti forse non ricordano che fino a non molti anni fa i nostri cani, obbligatoriamente, facevano solo il vaccino per la rabbia e non esistevano antiparassitari. Oggi i cani non sanno più masticare grazie alle crocchette e alle scatolette dell’umido, poi molti sento che danno le crocchette ammollate nell’acqua, evitando così anche quel poco di masticazione dovuta al cibo industriale. Oggi si sta ripensando anche per quanto riguarda i vaccini annuali, diventati tutto di un botto consigliati ogni tre anni e inutili dopo i 6/7 anni di età. Sono d’accordo che la dieta B.A.R.F, così come la casalinga, possa fare danni se fatte in maniera approsimativa. Anche le crocchette fanno danni, basta vedere l’aumento di casi di torsione dello stomaco, di dermatiti e di intolleranze alimentari, tanto per citarne alcuni. Ognuno è libero di fare le proprie scelte, personalmente per i miei cani e i miei gatti ho scelto la dieta Barfista, così come ho scelto di non vaccinare più i miei cani e gatti e di usare gli antiparassitari in maniera molto parsimoniosa, usando i collari ( li indossano solo in particolari condizioni ) al posto delle pastiglie o degli spot on.
Concordo in parte…solo che anni fa come dice lei vivevano anche molto molto molto meno (così come i lupi) e non c’erano ne i mezzi ne l’intenzione di fare diagnosi per tutte le patologie che conosciamo oggi. Erano più sani perchè erano vivi o morti. Malati mai. Non si faceva diagnosi. Bisogna riflettere su questo aspetto! Io no sono pro crocchetta ma neanche pro barf. Uso la crocchetta solo per comodità. Avessi tempo userei un buon casalingo cotto. I vaccini sono una storia a parte, così come gli antiparassitari.
Buongiorno, interessante l’articolo, che si adotti barf o meno poi come detto é una scelta, nessuno obbliga nessuno. Ho un golden di appena 1 anno, con l’alimentazione stiamo molto attenti e somministriamo una crocca pressata a basse temperature di salmone senza cereali ne patate (americane … ahimé abbastanza costose) stiamo pensando di passare ad una pressata a freddo con pochi ingredienti che si ispira alla barf…salmone intero, riso integrale, semi di lino, uova…nulla di più. Sinceramente cercherei un consiglio…potrebbe andare bene?? L’alternativa sarebbe un altro pressato a freddo più integrato con cozze verdi, rosmarino controprottetori oltre al salmone fresco. Attendo un suo cortese consiglio. Grazie!
Se il cane sta bene non ha motivo di cambiare dieta. Ogni cane digerisce e tollera gli alimenti a modo suo…non è detto che cambiando con qualcosa che si reputi “migliore” ci sia un effettivo beneficio.
Ha ragione….. lui sta bene, il derma sulla pancia é tornato perfettamente roseo senza più forfora…peso ottimale, pelo lucido e setoso credo proprio che resteremo con questa alimentazione, magari cambiando proteina ogni tanto. Grazie e complimenti per il sito….molto molto interessante!!!
Ho letto l’articolo e trovo che ci sono delle inesattezze.
Le ossa non vanno date a random, ma 1 volta a settimana, proprio per evitare costipazione o alla peggio oclusione.
Carne di maiale cruda mai, vedi Trichinella Spiralis, lo sanno anche i bambini.
La carne va abbattuta al congelatore industriale, ci sono siti specializzati e negozi che ti preparano monodosi per il tuo pet. Io ho un macellaio che fa lo stesso servizio, lavorando vari tipi di carne. Le verdure ( crude) le aggiungo io in proporzione all’apporto di proteine animali, al peso del cane all’età al tipo di attività fisica.
Non do zuccheri complessi, perchè non li digerisce, raramente pane raffermo almeno da 10gg da rosicchiare ( favorisce la pulizia dei denti).
Il giorno di digiuno non è tassativo, il cane si regola anche da solo.
Io ho un clc, ho ponderato molto prima di passare alla barf, il mio veterinario non la conosceva ed era molto scettico. Io dalla mia avevo il cane che stava male e non trovavo un mangime che non gli procurasse la diarrea.
Ho risolto con la barf, cresce bene mangia con gusto e non ha più problemi di feci liquide.
Ho letto l’articolo con interesse. Purtroppo tutto vero, nella casistica in cui la BARF venisse fatta totalmente a caso per cani che per conformazione non ne sono adatti (non ho mai sentito qualche barfista dirlo ma vedo la ragione nel dire che un Carlino non è adatto e lo prendo per vero). Come io riconosco questo, sarebbe gentile anche riconoscere che se la BARF viene fatta BENE è ottima per i cani tanto quanto le crocchette di ottima qualità (con le crocchette si rischia di cadere in tutte quelle marche commerciali e non time, o non adatte al cane per via dell’età e delle sue problematiche specifiche o semplicemente crocchette iper o ipo caloriche secondo l’attività svolta dal cane e che solo loro sanno cosa ci hanno messo dentro, con la Barf invece se noto qualche problema nel cane, tutto questo per dire che l’ignoranza fa danni da entrambe le parti e ne ho visti di cani ridotti male che si alimentavano di crocchette). Faccio Barf da due anni con un Siberian Husky di due anni, congelo tutto secondo le regole di igiene per ogni singolo alimento alla luce dei loro rischi se non congelati bene. Mia sorella lavora in un ristorante giapponese e il pesce lo prende a fine serata dopo che è stato abbattuto e pronto ad essere mangiato persino dagli umani. Ho appena finito di fare la tabella di alimentazione settimanale con i grammi precisi di ogni elemento nutritivo. Quello che voglio dire è che la Barf è una cosa seria e difficile, ci vuole cura e attenzione, i rischi sono più alti rispetto che dare crocchette e basta. La Barf non è per tutti, al momento di prendere un cane bisogna fare una scelta in base al proprio tempo, volontà, tasche, possibilità, contesto e tutto il resto. Questo è quello che vorrei sentir dire dai veterinari e dai barfisti, che ognuno riconoscesse i pregi e i difetti di ambedue le diete. Odio leggere barfisti accaniti contro le crocchette ma posso anche chiudere un occhio di fronte l’ignoranza, ma non posso sopportare Veterinari con tutta la loro sapienza (che rispetto ogni giorno della mia vita sempre e che sono gli unici che mi salvano in ogni situazione) che si accaniscano contro OGNI forma di Barf perché ”avete mai passato ore a tirare fuori un osso dal colon di un carlino”. Ci vuole apertura mentale, valutare caso per caso. Il mio Husky è sanissimo, pelo morbidissimo, feci ottime, lo osservo mentre mangia, mai dermatiti, mai allergie, mai malori, certo per carità è anche giovane! Se ha avuto diarrea o vomito ho chiamato veterinario non mi sono arrangiata! In tutto c’è equilibrio basta cercarlo. È l’ignoranza in entrambe le diete che bisogna abbattere non le diete in se. Se sai farle bene, entrambe sono ottime. Spero si sia recepito il mio messaggio come pacifico perché tale voleva essere.
Non ho voglia di leggere tutti i commenti sinceramente, ma le dico solo: dalmata di 3 anni con IBD DALLA NASCITA, nonché fobico, grazie ovviamente alla fantastica selezione di cui è frutto. Nessuna crocchetta, nessuna dieta casalinga funzionante. A 2 anni pesava 21 kg, prendeva la tilosina da 1 anno ed era in cura da uno dei “migliori” nutrizionisti e gastroenterologi dell’Emilia Romagna. Mi svegliavo tre notti su sette e lo accompagnavo in giro per ore con la diarrea con sangue, o vomito. Quale sarebbe stata per Lei, la soluzione? Farmaci a vita? Immunosoppressori? Cortisone? Bello. Ah, e ha anche la vescica piena di urati che, nonostante la casalinga a base di 190 GRAMMI DI PASTA DI MAIS (poi ci chiedevamo come mai cagasse sangue), uova e latticini, erano sempre presenti in ogni analisi. Ah, prima della barf aveva spesso i coccidi, giardia, e a causa delle continue cure antibiotiche che gli hanno abbassato le difese immunitarie già belle di loro, ha avuto una forte micosi.Andiamo, dunque, disperati nel tentativo di salvare un cane di soli 2 anni cachettico dall’ennesimo nutrizionista, questa volta con filosofia naturale e propenso alla barf. Ora, dopo un anno di integratori, ozono terapia e una dieta fatta con i controcazzi, il suo peso oscilla tra i 26 e i 28, a seconda della stagione, le fobie sono nettamente migliorate, ha ripreso a giocare, vive come un cane semi normale e non mi sveglio durante la notte da circa 6 mesi. L’immunosoppressore, la tilosina e quant’altro, pensa che l’avrebbero reso un cane felice di vivere?
Qui c’è una confusione di base. IBD e diarrea Food responsive sono 2 cose molto diverse. L’IBD (che prevede l’utilizzo di immunosopressori) viene a cani per lo più anziani e non giovani. Le Food Responsive invece sono tipiche della giovane età. Dal suo racconto si nota una confusione diagnostica totale. Detto questo la Barf se viene prescritta da un medico su soggetti food responsive a volte può dare dei risultati (così come a volte può peggiorarli). Come tutte le terapie le diete possono essere ideali per uno e pessime per altri. Nell’articolo si demonizza la barf come moda di tendenza, senza un’adeguata preparazione e bilanciamento.
Questi sono i finti barfisti che dovrebbero essere criticati, questi mettono in pericolo la vita di un cane. Non chi è seguito da un esperto e lo fa per rendere la vita del proprio cane migliore.
E’ proprio questo il senso dell’articolo. Quando una dieta diventa moda è fuori controllo e capita anche in mano a chi fa dei danni.
Personalmente non ho mai praticato la dieta BARF, ma ho fatto per 6 mesi la dieta casalinga oltre a quella industriale.
Allora partiamo dall’inizio…
Ho due cani da 10 anni e mezzo (hanno 3 mesi di differenza):
-un meticcio di taglia media di 15kg e una pastorina tedesca di 30kg.
Come la maggior parte dei proprietari (almeno credo), siamo partiti con le crocchette industriali.
E vi posso garantire che ne ho provato di tutte le marche, da quelle più rinomate a quelle un pò meno conosciute.
E questo perchè i miei cani, l’uno o l’altro o alle volte insieme avevano ogni 3×2 problemi.
Con i veterinari abbiamo effetuato tutte le prove possibili, analisi, ecografie, radiografie ecc ecc..senza mai risolvere i problemi ad entrambi, sennò che per un breve periodo di tempo.
Tanto per citarne alcuni:
Un tipico problema che avevo sempre con il picccolo è che mi vomitava ogni mattina, nonostante mangiasse la sua quantità di mangime giornaliera, poi d’accordo con la nostra veterinaria abbiamo diviso la dose da 3 pasti che faceva ad una 4°, da dargli prima di andare al letto in modo che non rimanesse troppo a digiuno, ma niente!! non è mai servito a nulla.
Quindi giù di visite e medicinali vari senza mai risolvere il problema, ma solo tamponarlo.
Per non parlare del suo continuo bisogno di evacuare, praticamente ogni volta che usciva faceva la cacca (anche se solida e ben formata), da solo mi riempiva praticamente il bussolotto delle feci, portandolo poi ad avere come conseguenze: infiammazioni e pizzicori all’ ano.
La pastorina invece ha sempre avuto ogni 3×2 problemi diarroici o di stomaco (a detta dei veterinari), i quali le prescrivevano protettori gastrici, anti reflussi e chi più ne ha più ne metta.
Con il risultato che tamponavano solamente il problema, manon lo risolvevano mai e nonostante varie analisi e visite varie il responso era sempre il seguente: “la canina sta bene non ha niente anche dalle ecografie e dalle analisi e tutto a posto, conitnui così e gli dia questa o quella medicina”.
E’ sempre stata con medicinali povera creatura.
Nel corso degli anni poi gli è venuta, come mi hanno detto “disfunzione del dotto lacriomale all’ occhio sinistro” (secchezza oculare).
trattamento: Ciclosporina, mangime idrolizzato per allergia e via così…
risultato, occhio sempre pieno di muco e mai risolto il problema, fin quando una volta, avuto la possibilità di farla visitare (tramite appuntamento a pagamento anche piuttosto caro) da un professore che insegnava all’università di Pisa e specialista in oftalmologia mi ha confermato la sua secchezza oculare, ma mi ha aperto gli occhi una volta sentito il trascorso della cagnolina, indicandomi come una delle possibili cause la sua alimentazione.
Mi sconsigliò di proseguire con i croccantini poichè a detta sua erano composti da solo schifo! anche quell più rinomate, come Hill’s, Eukanuba,Purina, Trainer e via dicendo.
non scese nello specifico ma mi disse a grandi linee perchè le sconsigliava, fu poi nel mio interesse approfondire tale consiglio e scoprire varie cose come la scelta scadente delle materie prime, i metodi di cottura dell’ estrusione e di sonseguenza la maggior perdita dei componenti nutrizionali dovuti a tali metodi di cottura.
l’aggiunta di apetizanti, minerali e vitamine sintetiche, conservanti e via dicendo.
senza contare che tali crocchette una volta entrate nello stomaco del cane gonfiano nello stomaco e per essere digerite ci vogliono molte ore, tallvolta andandosi ad adossare con il pasto successivo.
Non c’è mai stato nessun veterinario che mi avesse consigliato, come primo passo, la modifica dell’alimentazione fino a quell momemento.
Dunque mi sono rivolto ad uno specialista (veterinario nutrizionista) per la preparazione delle due diete casalinghe per entrambi i cani.
Inizialmente andava abbastanza bene l’occhio della cagnolina era migliorato il piccolo non vomitava più la mattina ed entrambi evacuavano in maniera regolare e non tanta come faceva lui prima.
poi passato il primo mese sono iniziati i problemi..
Entrambi innanzitutto erano dimagriti (ah mi ero scordato di dire che con le crocchette entrambi erano ingrassati, nonostante mangiassero anche le versioni light) e questo a detta del nutrizionista era una cosa normale.
ma non mi risultava normale il loro continuo andare poi in diarrea liquida e con muco e alle volte con piccole uscite di sangue.
Il nutrizionista mi rassicurava che le dosi erano corrette e magari di alternarla con un altra di quelle preparate e di aiutare con i fermenti
fatto tutto ciò, vedevo che loro non volevano mangiare il riso o la pasta inserita nella dieta e mangiavano solo la carne e le verdure inizialmente ho pensato che volevano fare i furbi, ma ppi mi accorsi che le quantità date effettivamente una volta cotte divenivano dei mallopponi di cereali.
Non sono un medico veterinario, ma mi sono sempre chiesto se il propblema non fosse quello, dato che quando gli veniva la diarrre per farli calmare per 2 o 3 giorni gli mandavo solo con la carne e dopo stavano bene.
A quel punto dopo 6 mesi di contuen diarree siamo tornati a malincuore all’alimentazione industriale.
risolto il problema delle diaree però si sono ripresentate le varie patologie iniziali.
siamo arrivati a comprare anche marche come indicatre grain free da linee come Orijen, Akana che i loro mangimi arrivano anche a costare 100€ per 11kg (ma non era il discorso economico se avessero risolto il problema).
Certo hanno dato dei benefici maggiori rispetto alle altre marche, come un manto più lucido, ma i problemi principali rimanevano sempre.
cerca e ricerca alla fine (fortunatamente) mi sono imbattuto sulle crocchette pressate a freddo, prodotte solo con carne e pochissime verdure e frutte e come per magia….
tadan!!
problemi spariti ad entrambi.
manto lucidissimo, niente diarre, reflussi, occhi secchi.
Non è un alimentazione magari come la Barf completamente cruda, anche se sulla confezione c’è scritto “l ‘unica croccheta cruda”, ma nel loro sito invece c’è scritto che gli ingredienti non vengono cotti oltre i 35° nel rpocediemnto di trasformazione in piccoli pellet.
Come esperienza personale posso dire che questa è l’unica alimentazione che consiglierei.
una sorta di via dia mezzo tra la barf e quella industriale, che a me ha risolto moltissimi problemi.
scusate per iol poema, ma era necessario per farvi capire la situazione