
Cari proprietari oggi voglio parlarvi di vermi intestinali molto frequenti: gli ascaridi nel cane.
Cosa sono gli ascaridi nel cane?
Gli ascaridi sono Nematodi (“vermi tondi”) che molto frequentemente si rinvengono nell’ intestino tenue dei nostri animali. Sono dei veri e propri parassiti, in quanto per vivere e riprodursi devono cibarsi del contenuto intestinale (“chimo”) dell’ animale che hanno infestato.
Quali ascaridi parassitano il cane?
Le specie di ascaridi che colpiscono il cane sono: Toxocara canis e Toxoascaris leonina. In entrambe le specie, gli adulti sono vermi cilindrici (“tondi” appunto) e biancastri, lunghi circa 8-10 cm (anche se le femmine di Toxocara canis riescono a raggiungere i 18 cm di lunghezza), ma si differenziano per il loro ciclo biologico all’interno del proprio “ospite”, che in questo caso è appunto il cane.
Come fa il cane a prendere gli ascaridi?
Il cane può facilmente cadere vittima di questi parassiti in quanto gli ascaridi sfruttano il naturale comportamento curioso ed esploratore del nostro amico a quattro zampe. Gli ascaridi infatti vengono trasmessi con il classico ciclo oro-fecale:
- Un cane con gli ascaridi, quando defeca, emette nell’ ambiente un’ enorme quantità di uova del parassita attraverso le proprie feci. Pensate che si possono trovare fino a 700 uova per grammo di feci al giorno! Se nella stessa zona, a distanza di giorni (almeno 4 settimane per T. canis e 1 settimana per T. leonina: è questo il tempo che serve alle uova per diventare infestanti e cioè pericolose per il cane), passa un altro cane non parassitato che va a curiosare/ fiutare/ leccare nello stesso punto dove il cane infestato aveva defecato, è molto probabile che il soggetto sano riesca ad ingoiare queste uova, divenendo lui stesso infestato.
Esistono altre modalità con cui il cane può prendere gli ascaridi?
Si, per quanto riguarda Toxocara canis, la cagna gravida parassitata può trasmettere gli ascaridi ai feti attraverso la placenta, e ai suoi cuccioli attraverso l’allattamento. E un’ altra modalità di trasmissione, comune sia a Toxocara canis che a Toxoascaris leonina, avviene quando il cane va ad ingerire un ospite “paratenico” e cioè un altro animaletto (molto spesso roditori e uccelli) dove il parassita non riesce a diventare adulto e a riprodursi, ma rimane allo stadio di larva nei vari organi e tessuti del malcapitato che ha ingerito le sue uova.

Cosa succede quando il cane ingurgita delle uova infestanti di ascaridi?
Nel caso di Toxoascaris leonina, le uova infestanti si schiudono nell’intestino tenue, le larve escono e maturano, diventando vermi adulti a livello intestinale (nell’arco di 6 settimane dopo l’ingestione) e cominciano a riprodursi andando a produrre altre uova. Quindi il loro ciclo biologico si estrinseca tutto nell’intestino tenue. Molto diversa invece è la situazione del Toxocara canis. Ha un ciclo biologico davvero super complesso che si differenzia a seconda dell’ età dell’ “ospite” e cioè del cane:
- Cani fino a 3 mesi di età: dopo l’ingestione e la schiusa delle uova infestanti nell’intestino, le larve migrano attraverso il sangue arrivando al fegato e poi ai polmoni, risalgono l’albero respiratorio, arrivando in trachea e riescono poi di nuovo a raggiungere l’intestino, diventando adulti in grado di riprodursi.
- Cani che hanno superato i 3 mesi di età : è davvero difficilissimo che si instauri la migrazione appena vista, ma è possibile. È molto più probabile però che le larve, una volta raggiunti i polmoni, non risalgano in trachea ma vadano a collocarsi in “ipobiosi” (una sorta di letargo) in numerosi tessuti tra i quali i polmoni stessi, il cervello, il cuore, il fegato, i muscoli e la parete del tratto digerente. Nella cagna gravida però, si verifica un transitorio abbassamento fisiologico delle difese immunitarie, dato anche dal parto e dalla lattazione ed ecco che queste larve, escono dal loro stato di ipobiosi e riescono a raggiungere i feti e/o i cuccioli, ma anche l’intestino della madre stessa, diventando adulti in grado di riprodursi. Una femmina di Toxocara canis riesce a produrre dalle 20.000 alle 200.000 uova al giorno, che verranno immesse nell’ambiente con le feci.
Ma quali sono i sintomi dell’infestazione da ascaridi nel cane?
Il sintomo per eccellenza è la diarrea. I proprietari molto spesso riferiscono al proprio veterinario di aver trovato degli “spaghetti” nelle feci del loro cane: altro non sono che adulti di ascaride che non riescono a rimanere nell’intestino durante la peristalsi. A volte possono addirittura essere vomitati. I cuccioli poi possono presentare anche:
- il classico “addome a botte”, cioè il pancino gonfio,
- alito che sa di aglio
- rallentamenti nella crescita.
- Nelle infestazioni gravi, gli adulti possono formare dei veri e propri gomitoli nell’ intestino, andando ad occluderlo, rischiando una perforazione.
Nel caso di Toxocara canis, se le larve che arrivano al polmone sono davvero tante, possiamo avere come sintomi nel cane:
- Tosse
- Aumento della frequenza respiratoria
- Muco schiumoso dalle narici
Come si fa diagnosi di ascaridiosi nel cane?
Solo con un semplice esame delle feci! Basterà portare un campione fresco di feci del vostro cane dal veterinario di fiducia, che lo esaminerà al microscopio (in quanto le uova sono impossibili da vedere ad occhio nudo) e in pochi minuti saprete se è positivo agli ascaridi oppure no.

Esiste una cura per gli ascaridi nel cane?
Certo! Il vostro veterinario utilizzerà il farmaco “antielmintico” che riterrà più opportuno. Si tratta il più delle volte di compresse da far assumere per bocca al cane in un’ unica somministrazione o in due o più somministrazioni a distanza di giorni l’una dall’altra, a seconda dell’ indicazione del veterinario. È importante sverminare i cuccioli prima della prima vaccinazione, in modo tale che il sistema immunitario sia pronto a ricevere la sua prima dose di vaccino senza essere impegnato nella lotta con i parassiti!
Gli ascaridi nel cane sono pericolosi per l’uomo?
Si, ma solo se l’uomo va ad ingerire uova infestanti di Toxocara canis! Evento molto raro ed è chiaro quindi che i soggetti più esposti sono:
- bambini che giocano con la terra in luoghi frequentati dai cani
- persone con deviazioni comportamentali (pica e/o geofagia)
- Cattiva igiene personale tra le persone a contatto con la terra e con le deiezioni animali
Nell’uomo però, l’ascaride non diventa verme adulto, ma rimane larva, la cosiddetta “larva migrans” che va a migrare appunto in determinati organi, come l’occhio, il fegato e il cervello. È facile cadere in facili allarmismi, ma niente panico! Basta adottare dei semplici accorgimenti igienici per limitare il rischio di trasmissione all’uomo e tra i cani stessi.
Come limitare il diffondersi dell’ infestazione tra i cani e dal cane all’uomo?
Bisogna limitare il più possibile la presenza di uova nell’ambiente! Le uova sono davvero resistenti nell’ambiente esterno, diventano però disvitali a temperature superiori a 40° e alla luce solare diretta: durante la stagione estiva il tasso di presenza nel suolo e nella terra si abbassa drasticamente! Le uova sono anche resistenti ai più comuni disinfettanti, ma vengono distrutte dalla varichina e dal vapore acqueo!
Per diminuire il più possibile il contagio tra cani e tra cane e uomo, bisogna quindi:
- rispettare il programma di trattamento antielmintico consigliato dal veterinario per il proprio cane
- raccogliere e smaltire correttamente le feci del nostro amico negli ambienti pubblici (parchi, strade, giardini)
- evitare l’accesso dei nostri cani in aree destinate al gioco dei bambini piccoli (sabbiere e prati dove i bambini piccoli giocano per terra)
- pulire correttamente canili e/o ambienti con molti cani (allevamenti, aree parto, ecc..)
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