Cari proprietari di cani avete mai pensato che potete cucinare per il vostro pet fornendogli un’alimentazione casalinga cucinata da voi, bilanciata, appetibile e soddisfacente? Se vi va l’idea di cucinare per il vostro amico a quattro zampe (non occorre essere grandi chef !!) ecco l’articolo che fa per voi!
Vediamo insieme cosa si intende per dieta casalinga, quali sono i suoi vantaggi e svantaggi, come prepararla e a quali animali è adatta.
Cosa si intende per dieta casalinga?
E’ una dieta preparata da voi a partire da prodotti che comprate e scegliete al supermercato sulla base delle indicazioni fornitevi da un veterinario nutrizionista. È pertanto importante non affidarsi al fai da te o copiare la dieta dell’amica con cui vi trovate al parco perché ogni cane è unico e ha bisogno di una dieta individuale e bilanciata in base alle sue esigenze.
Non confondere la dieta casalinga con dare gli avanzi della tavola.
Molti proprietari confondono l’alimentazione casalinga con gli avanzi della tavola. E prima che possiate obiettare che una volta i cani mangiavano gli avanzi: sì, li mangiavano, ma se arrivavano a vivere cinque anni era già tanto. Questo tanto per sgombrare subito il campo da fantasiose leggende metropolitane. Quando un veterinario vi parla di alimentazione casalinga non intende l’arrosto, il pesce fritto, il ragù e via dicendo. Con il termine alimentazione casalinga si intende un cibo preparato esclusivamente per il cane.
Quali sono i vantaggi e svantaggi del’alimentazione casalinga rispetto a quella industriale?
Mentre in medicina umana nessun nutrizionista metterebbe in dubbio l’assunto “una dieta sana è una dieta fresca e variata” in medicina veterinaria non è cosi chiaro il concetto. Quando si paragonano alimentazione casalinga e crocchette dobbiamo valutare sia i vantaggi che gli svantaggi di entrambe le soluzioni per valutare correttamente la scelta per ogni singolo paziente.
I pregi dell’alimentazione casalinga sono:
- sai perfettamente quali materiali stai usando,
- non ci sono conservanti,
- risulta più appetibile a molti cani,
- più salutare sopratutto per cani con intolleranze.
Gli svantaggi dell’alimentazione casalinga sono:
- che devi cucinare per il cane ogni 2-3 giorni e conservarlo in frigo oppure stoccare il cibo in freezer (e sopratutto ricordarti di scongelarlo),
- devi usare tagli buoni (non vale andare al risparmio prendendo scarti pieni di grassi o pezzi come il polmone che contengono solo cartilagine, in questo caso tanto vale fare un’alimentazione commerciale),
- è facilmente deperibile soprattutto quando arriva il caldo,
- è più costosa,
- una volta cominciata difficilmente il cane tornerà a mangiare commerciale (non si torna indietro),
- scomoda per organizzarsi in viaggio o in vacanza.
Pregi dell’alimentazione commerciale:
- indiscussa comodità,
- molto più economica rispetto l’alimentazione casalinga,
- facilmente utilizzabili in viaggio o in vacanza.
I pregi delle crocchette sono la comodità innanzitutto e al giorno d’oggi con i ritmi frenetici di vita che abbiamo usiamo il cibo pronto anche per noi. Un altro pregio è che non deperiscono tanto facilmente, sono facilmente trasportabili durante le vacanze. Inoltre quelle di buona marca sono perfettamente bilanciate e quindi sappiamo di stare fornendo al nostro amico tutto il necessario.
Difetti dell’alimentazione commerciale:
- per alcuni cani poco appetibili,
- non si sa mai esattamente cosa c’è dentro,
- conservanti,
- in alcuni casi mal tollerate (dermatiti, diarree ecc…)
La scatoletta è che rispetto ai croccantini è molto ma molto più cara perché pagate anche l’acqua che vi è contenuta. Se alimentare un cane di piccola taglia con le scatolette è fattibile, alimentare un cane di taglia grande diventerebbe molto oneroso rispetto il secco.
Ecco qui una tabella riassuntiva:

Il veterinario nutrizionista è fondamentale:
Se analizziamo i pro e contro di una dieta casalinga il primo punto essenziale è specificare che si sta parlando di una formulazione effettuata da un professionista, adatta al paziente, allo stile di vita e a una fase della vita.
Una dieta casalinga ha come lati indubbiamente positivi la certezza della composizione degli ingredienti, fattore particolarmente importante per cane allergico o con reazioni avverse al cibo, ma anche maggior digeribilità ed appetibilità. Dall’altro lato bisogna considerare che una dieta casalinga richiede maggior impegno da parte del proprietario in termini economici e di tempo per la preparazione.

L’alimentazione casalinga è quindi per tutti?
Teoricamente tutti i cani potrebbero seguire una dieta casalinga ma dietro deve esserci un proprietario attento, motivato e disposto a seguire le indicazioni dategli dal veterinario nutrizionista. Solo un medico potrà consigliari la ricetta e le dosi giuste per il tuo cane a seconda che sia:
- cucciolo,
- anziano,
- sterilizzato o meno,
- sovrappeso o obeso (e quindi debba fare una dieta dimagrante),
- allergico a una o più proteine animali o ai carboidrati,
- cani di taglia piccola come maltese, bolognese, pinscher che hanno spesso l’appettito capriccioso,
- cani sportivi
- cani da caccia (che spesso fanno alimentazioni casalinghe fai da te per lo più con avanzi del tutto inadeguate al loro fabbisogno energetico che varia a seconda della stagione).
La formulazione della dieta casalinga per cane può essere fatta anche online tramite videocall senza nessun problema. Il veterinario nutrizionista vi spiegherà le modalità di conservazione e cottura della ricetta e l’aggiunta di integratori (sempre indispensabili per il calcio e le vitamine termolabili).
L’alimentazione casalinga per cani con patologie:
Molti proprietari oggi stanno passando alla dieta casalinga anche e soprattutto nei cani con patologie. La dieta casalinga può essere molto utile anche per loro, soprattutto per le patologie che portano a un calo dell’appettito:
- pancreatite,
- gastrite o problemi intestinali,
- dermatite allergica e dermatite atopica,
- diarrea cronica,
- insufficienza renale (pazienti cronicici con leishmaniosi ad esempio),
- cani con calcoli di varia natura tra cui la struvite,
- cani con epatopatia o insufficienza epatica.
- Anche il cane diabetico potrà soddisfare il suo appetito con un adieta casalinga ed essere quindi più soddisfatto.
- Per i cani epilettici, refrattari alla terapia, può essere un valido aiuto la dieta chetogenica.
- Cani con tumore che hanno calo dell’appetito (soprattutto in chemioterapia)
Ovviamente il veterinario nutrizionista vi richiederà i referti delle varie patologie per avere un quadro preciso della salute del vostro cane.

Da cosa è composta l’alimentazione casalinga?
La dieta casalinga è composta da macro e micronutrienti. I primi li dobbiamo pensare come i mattoni di una casa ed i secondi come la calce che li tiene insieme.
Tra i macronutrientri troviamo: le proteine, gli acidi grassi, le fibre ed i carboidrati; tra i micronutrienti i sali minerali e le vitamine che vengono forniti medianti specifici integratori. Si compone di proteine, lipidi, carboidrati, fibra, vitamine e sali minerali.
Scelta e preparazione della fonte proteica:
Carne: per quanto riguarda la carne (principale fonte proteica della dieta) è buona norma preferire un taglio di seconda scelta o frattaglie per abbassare il costo della dieta; inoltre le frattaglie come cuore e fegato sono ricche di ferro e di vitamine del complesso B. Per quanto riguarda la cottura bisogna stufare o scottare la carne in una padella antiaderente con poca acqua. La carne non va mai bollita; la bollitura infatti oltre a diminuirne l’appetibilità porta alla perdita di nutrienti.
Pesce: La scelta del pesce come ulteriore fonte proteica apporta una variabilità maggiore alla dieta, rispetto all’utilizzo della sola carne pertanto è buona norma inserirlo ogni 7-10 giorni. Per quanto riguarda la scelta del pesce il consiglio è di alternare il pesce bianco (magro e ricco di iodio) come merluzzo, nasello e platessa al pesce azzurro (ricco di vitamina D e acidi grassi omega3) come sarde acciughe e sgombro per avere un’ulteriore variabilità. Per quanto riguarda il pesce (fresco o congelato) anche esso può essere stufato in una pentola antiaderente oppure cotto al vapore. Infine ricordo che le uova non vanno mai date crude in quanto l’albume a crudo contiene l’avidina che limita l’assorbimento della biotina (vitamina del gruppo B).
Uova: Anche le uova sono da considerare un super alimento in quanto apportano proteine di alto valore biologico e sono ricche di vitamine liposolubili.
Scelta e preparazione dei carboidrati:
I motivi per inserire gli amidi nella dieta di un cane sono, in realtà, pochi. Tutti i carnivori (come il cane ed il gatto) hanno una buona capacità di sintetizzarli a partire dalle proteine (o meglio da aminoacidi glucogenetici) e per questo non c’è una quantità minima da rispettare.
I vantaggi di inserirle nelle diete dei nostri cani e gatti sono principalmente tre:
- abbassare il costo totale della dieta,
- modulare ulteriormente il microbiota
- raggiungere più facilmente la quota energetica necessaria in caso di diete formulati per animali in gravidanza o lattazione.
Esistono tuttavia razze nordiche (es Lupo Cecoslovacco, Shiba, Samoideo) che non riescono, per una scarsa capacità o mancanza di un’enzima (l’amilasi), a digerirli e pertanto vanno evitati.
La cottura degli amidi complessi o carboidrati è semplice; vanno cotti in acqua senza sale qualche minuto in più rispetto al tempo di consumo per l’uomo e non vanno sciacquati sotto l’acqua altrimenti diventando di più difficile digestione.
Scelta e preparazione delle verdure:
La dieta casalinga deve contenere anche se in minima parte una fonte di fibra ovvero della verdura. Nei carnivori il ruolo nutrizionale della fibra è scarso ed il suo compito principale è quello di facilitare il transito intestinale e di modulare il microbiota intestinale. Va data con moderazione in quanto un suo eccesso può portare a fermentazioni e meteorismo. Le verdure più digeribile per i nostri cani solo solitamente carote e zucchine da dare inizialmente lessate in quanto più digeribili. Una volta verificato che il nostro animale a quattro zampe le digerisce adeguatamente si può ampliare la varietà di verdure (es finocchi, piselli etcc) sempre facendoci consigliare dal veterinario nutrizionista.
Grassi: quali scegliere?
I grassi sono essenziali per l’animale, soprattutto in crescita:
- apportano energia, acidi grassi essenziali e vitamine liposolubili.
- Sono inoltre importanti per la cute, il pelo, lo sviluppo del sistema nervoso, la regolazione del sistema immunitario e dell’infiammazione.
- Quelli più importanti sono: l’acido arachidonico (essenziale nel gatto) presente in alimenti di origine animale, l’acido linoleico (ricco di omega 6) reperibile in diversi oli vegetali (es girasole, lino, mais), l’acido alfa-linoleico (ricco di omega 3) ed infine l’olio di pesce che è un ottima fonte di EPA E DHA.
Come introdurre la nuova alimentazione casalinga del cane?
La dieta casalinga va introdotta in maniera graduale al fine di evitare diarrea da cambio di alimentazione. Ovvero nell’arco di 4-7 giorni si va a diminuire la dose del cibo solito (es croccantini) aumentando la quantità del cibo casalingo. Si può decidere anche di optare per un’alimentazione mista casalinga-crocchette, sempre in accordo con il nutrizionista per ricalcolare dosi, quantità e proporzioni.
Frequenza dei pasti e metodi di conservazione?
Se avete un cane adulto va alimentato due volte al giorno invece un cucciolo almeno tre volte al giorno.
La dieta casalinga può essere preparata due volte alla settimana e può essere conservata in monoprozioni (verdure + carboidrati e carne) da congelare o mantenere a temperatura di frigorifero. L’importante è aggiungere a freddo, cioè al momento del pasto, gli oli e gli integratori.
Ecco gli errori più comuni che si fanno:
- dare un giorno la pasta e un giorno la carne: qualche proprietario ritiene corretto dare un giorno i carboidrati e un giorno le proteine, ma è sbagliato. Ad ogni pasto del cane devono essere presenti sia carboidrati che proteine
- lasciare sempre il cibo a disposizione: per un motivo più che altro di tipo educativo, non va lasciata la ciotola del cibo sempre a disposizione. Questo perché il cane deve capire che siete voi ad avere il controllo sul cibo, non lui. Avete presente quei cani che questo non lo vogliono, l’altro non lo mangiano, vogliono essere imboccati e via dicendo? Ebbene, di solito il proprietario gli lascia sempre la ciotola a disposizione. No, la mattina gli date la ciotola, vi allontanate, gli date 10-15 minuti di tempo e se ha fame, mangia. Altrimenti la ciotola va via e viene ripresentata al pasto successivo. Ovviamente non devono essere allungati cibi fuori pasto: se il cane capisce che facendo un po’ di capricci, ottiene del cibo più buono, avete finito di vivere
- dare cibo dal tavolo: mai dare il cibo dal tavolo al cane. Oltre al fatto che il cibo dal tavolo è stra condito e quindi equiparabile agli avanzi di cui sopra, ricordatevi che non è educativo e non è neanche piacevole avere un cane che mendica.
- dare un solo pasto al giorno: per i cani di grossa taglia, dare un solo pasto al giorno è un invito a nozze a sviluppare la sindrome della dilatazione/torsione dello stomaco. Per i piccola taglia significa costringere lo stomaco al digiuno per 24 ore, con conseguente iper produzione di succhi gastrici che può causare vomito (vomito biliare) e abbuffata veloce all’ora del pasto.
Errori da evitare quando si sceglie l’alimentazione casalinga per il cane:
La dieta casalinga se ben formulata può presentare numerosi vantaggi ed è molto gradita dai nostri amici animali. L’appettibilità infatti è sicuramente un vantaggio della dieta casalinga ma i contro sono il rischio di fare una dieta sbilanciata. Per ciò vi raccomando di evitare le ricette prese da libri, Internet o il fai-da-te
E la BARF?
Si parla molto in questo periodo di dieta Barf per i cani domestici come se si trattasse di una moda del momento, ma in realtà Barf è solo l’acronimo per indicare il cosiddetto “Biologically Appropriate Raw Food“, ovvero cibo crudo, biologico e adatto al sistema digestivo dei cani. Fondamentalmente si basa sul recupero delle abitudini alimentari dei cani a partire da quelle dei loro antenati, i lupi.
Come funziona la dieta Barf
Occorre chiarire subito un aspetto: i lupi, e in generale gli antenati dei moderni cani, non erano esclusivamente carnivori ma si nutrivano di un mix di carne cruda, in quantità preponderante, frutta, verdura e vegetali. Oggi sappiamo anche che per la salute dei cani è opportuno integrare la dieta con minerali, vitamine e oli che contengono gli acidi grassi e l’acido linoleico, ma questo non cambia l’idea alla base della dieta Barf: nutrire il cane con carne cruda, ossa, interiora e frattaglie, frutta e verdura. Se siete degli amanti del “naturale è bello” allora la barf potrebbe fare al caso vostro.
Consigli per la dieta Barf
Come per la dieta casalinga il consiglio è quello di rivolgersi a un nutrizionista esperto per non fare diete squilibrate. Le ossa per il motivo citato prima noi veterinari le sconsigliamo. Siete voi proprietari a prendervi la responsabilità. In fin dei conti noi esistiamo anche per risolvere i blocchi intestinali! Per tutto quello che riguarda il discorso filosofico che sta dietro alla barf non è mio compito giudicare. Vorrei solo ricordarvi che un carlino, un bulldog, un Chihuahua e altre razze sono lontani anni luce dal lupo e la loro bocca e i loro denti non sono più adatti a strappare brandelli di carne. Detto questo dopo aver visto una nostra cliente che al suo carlino dava l’alimentazione barf sotto forma di polpettine macinate monodose le ho viste veramente tutte.

Purtroppo l’ideale di un ritorno alle origini se pur affascinante non lo trovo applicabile nella nostra vita quotidiana, noi stessi viviamo di cibo pronto e in scatola e solo pochi di noi si alimentano con quello che ci procacciamo. I nostri animali volenti o nolenti ci seguono in questa trasformazione. D’altra parte vogliamo che vivano il più possibile, li vacciniamo, facciamo la profilassi per tutte le malattie esistenti e la diagnostica preventiva e anche tutto questo non è naturale. La loro vita così come la nostra si è allungata di parecchi anni e vivono più del doppio di quello che vivono i lupi in natura.
Quali cibi evitare nell’alimentazione casalinga?
Ne abbiamo parlato ampiamente in questo articolo: https://amicaveterinaria.com/cibi-vietati-e-sconsigliati-per-cane-e-gatto/
Ecco qui un elenco di cibi pericolosi di cui abbiamo parlato per esteso nell’articolo linkato qui sopra:
- CIOCCOLATO
- UVA FRESCA ED UVA SULTANINA
- AVOCADO
- NOCI DI MACADAMIA
- AGLIO e CIPOLLA
- XILITOLO
- ALCOOL
- LATTE ALIMENTARE
- OSSA DI VOLATILI E CONIGLI E LISCHE DI PESCE
- PANE FRESCO, PASTA AL DENTE, PATATE POCO COTTE
- IMPASTO DEL PANE
- FRUTTA
- CARNE DI MAIALE CRUDA
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