Cari proprietari, oggi la nostra nutrizionista Dott.ssa Angela Ghiraldelli ci parlerà degli accorgimenti da tenere in considerazione nell’ alimentazione del cane anziano. La vita media dei nostri cani infatti è aumentata notevolmente negli ultimi anni grazie anche ad una maggior attenzione alla loro alimentazione. La nutrizione gioca infatti un ruolo fondamentale nel controllo dell’invecchiamento, prevenendo o rallentando l’insorgenza di malattie associate all’età e migliorando la qualità di vita.
A che età il cane diventa anziano?
E’ difficile definire esattamente quando un cane diventa anziano in quanto ci sono fattori da prendere in considerazione come la razza o la taglia; un cane solitamente viene considerato anziano dopo i 9anni di età (anche se cani di taglia grande es Alano, Bovaro del Bernese etc. lo diventano più precocemente). Abbiamo parlato più approfonditamente di questo argomento nell’articolo su come si calcola l’età del cane rapportatata a quella dell’uomo.
Metabolismo del cane anziano
Durante la “terza età” vi è una naturale diminuzione dell’attività fisica ed una modificazione della composizione corporea, del tessuto grasso a favore di quello magro. Ciò comporta una riduzione del fabbisogno giornaliero della dieta anche del 30-40%. Pertanto nel cane anziano, in una prima fase, bisogna quindi diminuire la quantità di cibo per evitare sovrappeso, obesità ed altre patologie come il diabete mellito ed in una seconda fase (periodo geriatrico) dovremmo aumentare la quantità di cibo per contrastare la perdita di massa magra tipica dell’animale anziano.
Tenere il peso controllato:
E’ importante rivalutare frequentemente lo stato di salute e nutrizione del nostro cane attraverso la valutazione del peso corporeo (BCS) e della massa muscolare (MCS); a tal riguardo vi sono delle tabelle che aiutano anche voi proprietari a stimare la condizione corporea del vostro animale e capire se è sottopeso o invece sovrappeso.
Quali caratteristiche deve avere l’alimentazione del cane anziano?
Energia:
Deve soddisfare il fabbisogno nutrizionale pertanto essere sufficientemente energetica
Fibra:
Deve contenere un giusto apporto di fibra in quanto spesso i pazienti anziani tendono ad essere più disidratati e ad andare incontro a costipazione. Inoltre le verdure (fibra) permettono un miglior controllo della glicemia e della peristalsi intestinale, migliora la difesa intestinale ed arricchisce la flora intestinale.
Proteine:
Non è assolutamente vero che è necessario attuare una riduzione proteica nei cani anziani! Anzi e’ vero il contrario: bisogno fornire proteine di alto valore biologico e digeribili (es carni bianche, uova) e vanno aumentate anche del 50% rispetto al cane adulto per evitare la perdita di massa magra o patologie cardiache. Vi sono però dei casi in cui il cane è affetto da patologie in cui è necessario invece ridurre la quota proteica come nel paziente con moderata/grave insufficienza renale, per evitare eccessi di azoto e fosforo, già alti, o nei soggetti con gravi problemi al fegato e conseguente encefalopatia epatica.
Acqua:
Un cane anziano beve poco pertanto sono da preferire diete umide rispetto ai croccantini oppure utilizzare brodi o gelatine già pronte per aumentare la quantità di acqua che ingeriscono. Questo consiglio è utilissimo soprattutto per cani con patologie alle vie urinarie per prevenire eventuali formazioni di cristalli o blocchi urinari.
Grassi:
Nelle giuste quantità sono molto importanti nella dieta in quanto la rendono più appetibile; infatti dobbiamo considerare che spesso i nostri animali anziani hanno un appetito capriccioso o tendono a mangiare meno per malattie quali: parodontopatie (problemi dentali), insufficienza renale etcc. La dieta dell’animale anziano deve contenere soprattutto alcuni grassi tra cui acidi grassi omega 3 e a media catena (MCT) che sono molto utili per curare alcune patologie come osteoartriti o disfunzioni cognitive, di cui sono spesso affetti i nostri cani anziani.
Alimentazione del cane anziano e patologie:
L’osteoartrosi è il disturbo articolare più diffuso nei cani, ne colpisce 1 su 5. Per quanto riguarda l’alimentazione è fondamentale integrare la loro dieta con acidi grassi omega 3 di origine animale o vegetale, correggere il sovrappeso e cercare di aumentare il tono muscolare. Inoltre circa il 60% di cani anziani soffre di disfunzione cognitiva quella che volgarmente chiamiamo “demenza senile” che è il risultato di un disturbo cerebrale irreversibile che però può essere rallentato utilizzando integratori alimentari che riducono lo stress ossidativo (omega 3 e vitamine del gruppo b) e correggendo eventuali carenze nutrizionali.
Si può fare la dieta casalinga nel cane anziano?
Se avete un cane anziano è importante rivolgere particolare attenzione a cosa mangia ed in che quantità valutando sempre il suo stato nutrizionale. Pertanto è opportuno rivolgersi ad un veterinario esperto in nutrizione che vi sappia consigliare l’alimentazione più corretta per il vostro animale indicandovi anche quantità precise e tempi di somministrazione ed eventualmente formularvi una dieta personalizzata in caso di patologie.
Bibliografia:
-C. D. Thatcher, m. s. hand, r. l. remillard, small animal clinical nutrition, mosby elsevir, usa, 2015 -D. Guidi, nutrizione dietetica del cane e del gatto, edra edizioni, milano, 2020 -Fediaf. nutritional guidelines for complete and complementary pet fodd for cats and dogs. european pet food industry,2021. -Atti congressuali scivac rimini 2023
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