
Cari proprietari, oggi vi parlo di una delle razze più grandi al mondo: l’Alano, chiamato a volte anche in modo non del tutto corretto Danese o Gran Danese. La diffusione di questa razza in Italia è stata fortemente altalenante, come si evince dal numero di iscrizioni che, sulla base dei dati ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), nel 2012 erano 1047, per poi raggiungere il picco massimo nel 2016 con 1277 esemplari iscritti, scesi a 1034 nel 2021.

Qual è lo standard di razza dell’Alano?
La carta d’identità dell’Alano per quanto riguarda l’aspetto fisico si può riassumere così:
- Peso: 54 – 91 kg (maschio) e 45 – 59 kg (femmina);
- Altezza al garrese: 80 – 90 cm (maschio) e 71 – 84 cm (femmina);
- Standard ENCI/FCI: Gruppo 2 – Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e cani bovari svizzeri.
- Vita media: 8 – 10 anni.
Com’è il pelo dell’Alano?
Il pelo dell’Alano è molto corto ed estremamente lucido, fitto, liscio e aderente al corpo, senza sottopelo. Perde comunque molto pelo, oltre i due periodi di muta in primavera e autunno, e dunque va spazzolato frequentemente nella settimana. Il suo splendido ma cortissimo pelo non riesce a difenderlo né dal freddo, né dal caldo e quando le temperature sono eccessive in entrambi i sensi, va difeso con adeguati strumenti, coprendolo d’inverno all’aperto e riservandogli d’estate un fresco e confortevole spazio insieme a una buona scorta d’acqua. L’Alano a dispetto di quanto si possa pensare, per la sua cute delicata e intolleranza al freddo, è un cane che vive bene in appartamento.

Di che colore è l’Alano?
Secondo quanto stabilito dallo standard FCI, le molteplici varietà di colori che si possono presentare nella razza Alano sono le seguenti:
- Fulvo: questo colore va dal giallo con gradazione oro tendente al chiaro fino all’oro più scuro, in cui il muso deve avere preferibilmente una maschera nera. Non viene considerata desiderabile la tendenza di questa gradazione ad apparire come sfumature di blu, grigio o color fuliggine e non sono previste macchie bianche sul mantello.
- Tigrato: di questo colore sono gli esemplari in cui è mantenuta la colorazione “Fulvo” a cui si aggiunge la presenza di striature nere che disegnano le costole in modo quanto più netto e preciso. Anche in questi animali è preferibile che la maschera sia nera e che non siano presenti macchie bianche.
- Arlecchino bianco e nero (chiamato in passato anche Tigerdoggen): il mantello dell’Alano di colore bianco appare quasi del tutto uniforme e puro, possibilmente privo di moschettature, ma con la presenza di macchie color nero lacca che si evidenziano con un contorno non ben definito ovvero cosiddetto “strappato”, di differenti dimensioni e sparse in modo regolare su tutto il corpo. Macchie grigie o tendenti al marrone, o picchiettature che vadano dal grigio al blu sul mantello bianco sono considerate difetti. Nell’ambito di questa colorazione, sono inseriti anche gli esemplari denominati Grautiger che presentano sul mantello, per lo più grigio, macchie nere con contorno non definito. Questo colore del mantello non è desiderabile, ma comunque non porta a squalifiche.
- Nero: il colore principale di questi animali è definito “nero lacca”, ma sul petto e sui piedi è prevista la presenza di macchie bianche. La colorazione “Nero” non può presentare sfumature di altri colori come il fulvo, il marrone o nero tendente al blu. Nell’ambito di questa varietà vengono inclusi gli alani chiamati Manteltiger, nei quali il colore nero si ritrova su tutto il tronco, mentre di colore bianco possono essere il muso, il collo, il petto, l’addome e la punta della coda.
- Blu: la colorazione principale in questi animali è il blu denominato “acciaio puro”. Possono essere presenti macchie bianche sul petto e sui piedi. Tale colore non può mai contenere sfumature tendenti al fulvo o al nero.

Di quali taglie esiste l’Alano?
L’Alano è un animale di taglia gigante anche rispetto ad altre razze considerate già grandi, è infatti denominato “il gigante buono” sia per le sue smisurate proporzioni, ma anche per il suo buon carattere. La sua maestosa altezza è dovuta soprattutto alla lunghezza delle zampe che gli consentono velocità e slancio e una non comune agilità, che da una mole del genere non ci si aspetta. Misurarsi con lui nelle corse in campagna non sarà proprio semplice e riposante, ma sicuramente divertente!
Di che colore è il tartufo dell’Alano?
Il tartufo (naso del cane) è in genere abbastanza ampio con narici larghe. Il colore cambia in virtù della tonalità del mantello: per lo più è di colore nero, ma nell’alano di color arlecchino, ovvero con fondo bianco e macchie nere, seppur preferito il nero, potrà però essere sia bianco, sia color carne che con presenza di striature; negli esemplari blu il tartufo sarà nero tendente al grigio scuro ovvero al colore c.d “antracite”.

Quali sono le sue caratteristiche?
L’alano è elegante, fiero e statuario. Altissimo ma anche con un’andatura nobile e allo stesso tempo veloce e fluida, dovuta ad un forte apparato muscolare ben distribuito su tutto il corpo. La testa, grande, rettangolare e molto espressiva, poggia su un collo lungo che gli conferisce sempre uno stato vigile e di pronta allerta. La coda è attaccata abbastanza alta, andando assottigliandosi verso la fine, in movimento ha la forma “a sciabola”, mentre a riposo tende al basso in modo naturale. Una delle sue peculiarità sono proprio le lunghe zampe, probabile retaggio di incroci con levrieri, che gli consentono uno scatto ed una velocità non comuni.
La storia:
Le origini della razza derivano da cani massicci e forti che viaggiavano con gli Alaunt o Alani, popolo nomade che nel periodo intorno al quarto secolo, proveniente dall’Asia, si spinse fino in Europa. Questi esemplari probabilmente derivanti da incroci tra potenti mastini, di cui ereditarono il muso, e veloci levrieri, come dimostrano le lunghe zampe, erano per lo più utilizzati durante le guerre che queste tribù intraprendevano continuamente per la conquista di territori. Dal tardo Medioevo, furono impiegati anche nella caccia per la quale mostrarono grande versatilità. Cacciavano quasi sempre in branco bloccando con la loro forte presa le prede, soprattutto cinghiali, ma anche orsi e cervi, fino all’arrivo dei padroni a cui in tal modo facilitavano la conclusione della caccia. Vigeva purtroppo l’abitudine, ormai fortunatamente superata, di tagliare le orecchie di questi animali affinché le prede non riuscissero ad afferrarli e ferirli. Il coraggio, la forza e la fedeltà fecero di questi animali anche ottimi guardiani sia personali che di terreni e proprietà. Furono queste caratteristiche a portarli in seguito a contatto con la nobiltà, a fianco della quale iniziarono la loro vita non solo in guerra o a caccia, ma anche all’interno dei castelli medievali, dove impararono a preferire il caldo dei camini alle fredde terre circostanti. Per la loro bellezza ed eleganza e per le capacità nella caccia e nella guardiania, durante il Rinascimento divennero tanto famosi da essere i cani preferiti dai nobili e dalle corti europee.

La nascita della razza:
Soltanto nel 1878 un comitato di esperti tedesco riunì sotto un’unica denominazione tutte le varietà ormai esistenti e nacque ufficialmente come razza tedesca la Deutsche Dogge o Alano. Due anni dopo, nel 1880 nell’ambito di una esposizione a Berlino, fu definito il primo standard dell’Alano, che dal 1888 viene tutelato e periodicamente revisionato dal Deutschen Doggen Club (Club Alani Tedeschi). In Italia il nome “Alano” venne riconosciuto nel 1920.
Com’è il carattere dell’Alano?
L’Alano è molto affettuoso, docile, tranquillo e socievole. Ama molto stare in compagnia soprattutto del suo padrone al quale è fedelissimo e da cui non si staccherebbe mai. Da questo punto di vista andrà educato correttamente fin da cucciolo, per fare in modo che non diventi un attaccamento patologico. Legatissimo anche a tutta la famiglia, ama senz’altro le coccole sul divano ma ha bisogno di tanta attività che giova molto al suo scattante fisico. Soffre la solitudine e dunque è consigliabile fare attenzione a non lasciarlo troppo solo perché potrebbe intristirsi. Con gli estranei sarà aperto e socievole, ma solo quando non avvertirà un pericolo per il suo padrone di fronte al quale saprà reagire con prontezza e forza, talvolta anche con una certa determinazione. E’ infatti un cane che tende a fidarsi sia degli umani che degli altri animali, diventa un coraggioso cane da guardia solo se necessario.
L’alano è difficile da gestire?
L’Alano è un cane particolarmente sensibile, docile ed intelligente, apprende molto facilmente i comandi e sarà bene addestrarlo fin da cucciolo ad una sana ed equilibrata convivenza. Dalla famiglia che lo accoglierà avrà bisogno soltanto di attenzione, affetto, comprensione e soprattutto tanta compagnia. Il problema più grande è la gestione in passeggiata: se non viene educato in modo ineccepibile a non tirare al guinzaglio diventa davero complesso trattenerlo. Non è raro vedere proprietari costretti a legare il proprio Alano a pali o alberi quando vedono in lontananza altri cani perchè del tutto incapaci di trattenerlo. Questo è un problema di sicurezza decisamente importante che va valutato in base alle proprie capacità fisiche ed educative.

L’Alano è un cane adatto ai bambini?
Nei confronti di tutta la famiglia, ma soprattutto dei bambini l’Alano si mostra molto tranquillo e paziente, anche quando viene coinvolto nei loro giochi non tende mai ad esagerare, ma è evidente che le sue dimensioni e la sua forza possono involontariamente causare incresciosi incidenti. E’ dunque quanto mai necessaria la presenza costante di un adulto che sappia gestire il rapporto, seppur affettuosissimo, dei piccoli con il loro amico cucciolone, onde evitare che da ciò possano scaturire problemi.
Soffre di malattie particolari?
L’Alano è un cane robusto e forte, ma anche lui ha delle predisposizioni di razza verso alcune patologie:
- Patologie cardiache (Cardiomiopatia dilatativa);
- Patologie Osteoarticolari (Displasia dell’anca, Displasia del gomito, Panosteite, Artrosi, Sindrome di Wobbler, Osteosarcoma);
- Emangiosarcoma
- Patologie Oculari (Glaucoma, Entropion, Ectropion, Cherry Eye);
- Dilatazione e Torsione Gastrica;
- Tiroidite di Hashimoto;
- Igroma del gomito.
Curiosità:
- L’Alano è chiamato anche Danese o Great Dane, ma questo non è assolutamente corretto in quanto la razza ha origine tedesca. I motivi di errore possono essere sia la grande diffusione che questi esemplari ebbero in Danimarca, sia il suo apparire in un lavoro del naturalista francese George Buffon, che gli diede proprio il nome di Grande Danese (Grand Danois).
- Fu uno di questi eleganti animali ad essere proclamato nel 2010 il cane più alto del mondo con ben 109 cm di altezza al garrese.
- Molti alani sono stati protagonisti in vari film o cartoni animati ecco alcuni esempi: Protagonista di un celebre film Disney “Quattro bassotti per un Danese” Brutus era uno splendido esemplare di Alano fulvo bullizzato da 4 bassotti conviventi. Scooby Doo nell’omonima famosissima serie televisiva d’animazione, Danny nel film La carica dei 101 e Einstein nel film Oliver & Company.
- L’Alano è stato soprannominato “l’Apollo delle razze canine”.
1 Comment
4.5